Cronaca
Arzano: cavallo salvato dalla polizia, due uomini denunciati

La Storia di Rocky: Un Cavallo Abbandonato a Arzano
Un Incidente Shoccante
La comunità di Arzano è stata scossa da una vicenda incredibile che coinvolge Rocky, un cavallo tragicamente trascinato sull’asfalto da un’automobile alla quale era legato. Questo brutale atto ha causato a Rocky gravi lesioni e traumi, mentre i suoi responsabili, anziché soccorrerlo, lo hanno abbandonato a un palo della pubblica illuminazione, fuggendo con un altro equino.
Il Cruciale Intervento della Polizia Locale
Fortunatamente, il tempestivo intervento della Polizia Locale di Arzano, sotto la direzione del colonnello Biagio Chiariello, ha evitato il peggio. I cittadini, preoccupati per la sorte di Rocky, hanno allertato le autorità, e gli agenti sono giunti sul posto trovando il cavallo in evidente sofferenza, con ferite gravi. I funzionari della polizia hanno contattato immediatamente i veterinari e avviato le indagini per identificare i colpevoli.
Identificazione dei Colpevoli
Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ai due uomini responsabili dell’orribile gesto. Uno di loro è un ex consigliere comunale con un passato di problemi legali. Interrogati, non hanno fornito giustificazioni credibili per le loro azioni. Il personale dell’ASL ha anche rintracciato l’altro cavallo coinvolto, che si trovava per fortuna in buone condizioni.
Conseguenze Legali e Reazioni della Comunità
I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per maltrattamento e abbandono di animali. Rocky, nel frattempo, è stato posto sotto sequestro e affidato alle cure di esperti veterinari. La reazione sui social media è stata di sdegno e indignazione; cittadini e associazioni animaliste hanno manifestato solidarietà agli agenti e chiesto pene più severe per chi maltratta gli animali, affinché episodi del genere non si ripetano mai più.
Rocky, grazie all’azione tempestiva delle forze dell’ordine, ha ricevuto la possibilità di guarire e speriamo che la sua storia serva come monito per sensibilizzare la società sulla protezione degli animali.
Cronaca
Scoperta una gigantesca barriera corallina nel Golfo di Napoli

Scoperta Sott’acqua nel Golfo di Napoli: una Barriera Corallina Inedita
Nel profondo del Golfo di Napoli, a ben 500 metri sotto la superficie, i ricercatori hanno fatto una scoperta straordinaria. Durante la missione scientifica “Demetra”, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è emerso un ecosistema marino affascinante nel Canyon Dohrn, a pochi chilometri da Napoli. Questa spedizione ha rivelato una vasta barriera corallina, un fenomeno raro e mai documentato precedentemente in queste acque.
Rivelazioni nel Canyon Dohrn
La missione, condotta in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine del CNR e altre istituzioni accademiche come la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Università Federico II, ha impiegato sofisticati veicoli sottomarini per esplorare le profondità del canyon. Grazie a queste tecnologie, i ricercatori sono riusciti a trasmettere immagini sorprendenti di una parete verticale di oltre ottanta metri, ricoperta da coralli duri, noti come “coralli bianchi” (come il Desmophyllum pertusum e il Madrepora oculata).
Un Ecosistema di Biodiversità Unica
La scoperta non si limita solo ai coralli. La scogliera ospita una sorprendente varietà di vita marina, tra cui coralli neri, spugne e organismi rari come il bivalve Acesta excavata e l’ostrica di profondità Neopycnodonte zibrowii. Inoltre, i ricercatori hanno trovato aggregazioni fossili che fungono da archivi naturali, documentando l’evoluzione del canyon attraverso i secoli.
Importanza Ecologica e Tutela Ambientale
Frine Cardone della Stazione Zoologica Anton Dohrn ha sottolineato l’importanza scientifica di quest’area, dichiarandola un ecosistema profondo di rilevante valore naturalistico. Il Canyon Dohrn, già riconosciuto come sito pilota per progetti europei come Life Dream e REDRESS, è ora candidato a diventare parte della rete Natura 2000 come nuova area marina protetta, un passo fondamentale per la sua preservazione.
Conclusione
Questa scoperta eccezionale nel Golfo di Napoli non solo arricchisce la conoscenza scientifica, ma offre anche opportunità uniche per la conservazione dell’ecosistema marino. La ricerca continua a mettere in luce la straordinaria biodiversità dei mari italiani e l’importanza di azioni di tutela e restauro per proteggere questi habitat preziosi.
Articolo pubblicato il 10 Ottobre 2025 – 12:17 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Ercolano: donna picchiata ogni sera dal marito, arrestato 63enne

Violenza Domestica a Ercolano: Un Inquietante Risveglio
Un drammatico episodio di violenza domestica è stato recentemente scoperto a Ercolano, dove i Carabinieri hanno fatto irruzione in un’abitazione, trovando una donna di 60 anni in condizioni critiche. Il marito, ubriaco e noto alle forze dell’ordine, l’ha aggredita, dando il via a un’investigazione che ha rivelato un calvario di abusi.
Un Improvviso Intervento delle Forze dell’Ordine
L’allerta è scattata intorno alle 22 di sera, quando una chiamata al 112 ha segnalato una “lite in famiglia”. Alla Tenenza di Ercolano, i militari, supportati dalla stazione di Portici, sono intervenuti prontamente. La vittima, con il volto coperto di sangue, ha aperto la porta, impotente e incapace di comunicare. Sul pavimento, segni di violenza testimoniavano un quadro agghiacciante.
Un Calvario di Abusi e Umiliazioni
Durante il fermo del marito, che continuava a lanciarsi in farneticazioni anche di fronte ai Carabinieri, la donna e i suoi tre figli maggiorenni hanno trovato la forza di testimoniare. Quella che è emersa non era una semplice lite, ma una realtà quotidiana fatta di botte e silenzi. Ogni sera, la donna veniva picchiata, colpevole solo di esistere. Anche i figli, nel tentativo di difenderla, diventavano bersaglio dell’ira del genitore.
La Goccia che ha Fatto Traboccare il Vaso
L’ultimo episodio che ha scatenato l’arresto è stata l’aggressione a uno dei figli. La madre, intervenuta per proteggerlo, ha subito il peso della furia del marito, subendo insulti e colpi. Questo tragico evento ha finalmente portato alla luce la verità su anni di sofferenze taciute.
Ferite Invisibili e Omertà Familiare
Il racconto della donna ha rivelato un passato di abusi inconfessabili. Spesso costretta a ricorrere al pronto soccorso per lesioni gravi, quali fratture e traumi cranici, era sempre accompagnata dal marito, il quale garantiva che l’omertà rimanesse intatta. Le ferite erano sempre giustificate da incidenti domestici, silenzi che proteggevano il suo aguzzino.
Un Nuovo Inizio per la Famiglia
Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, che già monitoravano la famiglia, il ciclo di violenze è stato interrotto. L’uomo di 63 anni è stato arrestato e portato in carcere, dando finalmente alla donna e ai suoi figli la possibilità di iniziare una nuova vita, libera dal terrore.
La storia di questa famiglia mette in luce l’importanza di denunciare la violenza e il silenzio che la circonda. È essenziale che chiunque viva situazioni simili sappia che ci sono risorse e forze dell’ordine pronte ad aiutare.
Conclusione
La violenza domestica è un problema serio e diffuso, ma il primo passo verso la liberazione è il coraggio di parlare. L’intervento delle autorità e la consapevolezza della comunità possono spezzare la catena del silenzio.
Cronaca
Blitz ecologico a Cercola e Pollena Trocchia: denunciati 3 imprenditori

Blitz Ambientale a Cercola e Pollena Trocchia: Tre Imprenditori Denunciati
I carabinieri intensificano la lotta contro l’illegalità ambientale nella zona ai piedi del Vesuvio, precisamente nei comuni di Cercola e Pollena Trocchia. Questa operazione ha portato alla denuncia di tre imprenditori, seguita dal sequestro delle loro attività commerciali, un’azione di grande rilievo per la tutela dell’ambiente.
Controllo Ambientale: I Dettagli dell’Operazione
L’operazione, frutto di una collaborazione tra la Tenenza di Cercola, il Nucleo Forestale di Napoli e il Nucleo Parco di San Sebastiano al Vesuvio, ha messo in luce gravi violazioni delle normative ambientali. In particolare, sono stati presi di mira due autolavaggi e un’officina meccanica, dove si sospetta l’illegale smaltimento di acque reflue industriali. Questo comportamento irresponsabile mette a serio rischio l’ecosistema locale e la salute dei cittadini.
Le Accuse: Scarico Illegale e Gestione Impropria dei Rifiuti
Durante le ispezioni, si è riscontrato che i liquidi di scarto provenienti dai lavaggi di veicoli e dalle operazioni meccaniche venivano smaltiti in modo non autorizzato. Gli imprenditori, identificati come i titolari delle attività, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, accusati di scarico non autorizzato di acque reflue e gestione illecita dei rifiuti. Questa situazione non solo danneggia l’ambiente, ma rappresenta anche una violazione delle leggi in materia di tutela ambientale.
Conseguenze Economiche e Sequestro delle Attività
Le ripercussioni economiche sono state immediate. I tre imprenditori hanno ricevuto sanzioni amministrative ammontanti a quasi ottomila euro, precisamente 7.833 euro. Tuttavia, la misura più drastica è stata senza dubbio il sequestro delle aziende, un passo significativo per combattere le attività irregolari. Questo intervento delle forze dell’ordine sottolinea l’importanza di garantire un ambiente sano e di seguire le normative vigenti.
Un Impegno Continuo per la Legalità Ambientale
Questa operazione è parte di un ampio programma di controlli effettuato per garantire la sicurezza e la legalità ambientale nella regione. I carabinieri si stanno impegnando attivamente per combattere l’abusivismo che continua a diffondersi, contribuendo così alla salvaguardia del territorio vesuviano, già così vulnerabile.
La lotta contro l’illegalità ambientale è un obiettivo fondamentale per il benessere delle comunità locali e per la preservazione dell’ecosistema naturale.