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Cronaca

Scoperta una gigantesca barriera corallina nel Golfo di Napoli

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Scoperta una gigantesca barriera corallina nel Golfo di Napoli

Scoperta Sott’acqua nel Golfo di Napoli: una Barriera Corallina Inedita

Nel profondo del Golfo di Napoli, a ben 500 metri sotto la superficie, i ricercatori hanno fatto una scoperta straordinaria. Durante la missione scientifica “Demetra”, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è emerso un ecosistema marino affascinante nel Canyon Dohrn, a pochi chilometri da Napoli. Questa spedizione ha rivelato una vasta barriera corallina, un fenomeno raro e mai documentato precedentemente in queste acque.

Rivelazioni nel Canyon Dohrn

La missione, condotta in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine del CNR e altre istituzioni accademiche come la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Università Federico II, ha impiegato sofisticati veicoli sottomarini per esplorare le profondità del canyon. Grazie a queste tecnologie, i ricercatori sono riusciti a trasmettere immagini sorprendenti di una parete verticale di oltre ottanta metri, ricoperta da coralli duri, noti come “coralli bianchi” (come il Desmophyllum pertusum e il Madrepora oculata).

Un Ecosistema di Biodiversità Unica

La scoperta non si limita solo ai coralli. La scogliera ospita una sorprendente varietà di vita marina, tra cui coralli neri, spugne e organismi rari come il bivalve Acesta excavata e l’ostrica di profondità Neopycnodonte zibrowii. Inoltre, i ricercatori hanno trovato aggregazioni fossili che fungono da archivi naturali, documentando l’evoluzione del canyon attraverso i secoli.

Importanza Ecologica e Tutela Ambientale

Frine Cardone della Stazione Zoologica Anton Dohrn ha sottolineato l’importanza scientifica di quest’area, dichiarandola un ecosistema profondo di rilevante valore naturalistico. Il Canyon Dohrn, già riconosciuto come sito pilota per progetti europei come Life Dream e REDRESS, è ora candidato a diventare parte della rete Natura 2000 come nuova area marina protetta, un passo fondamentale per la sua preservazione.

Conclusione

Questa scoperta eccezionale nel Golfo di Napoli non solo arricchisce la conoscenza scientifica, ma offre anche opportunità uniche per la conservazione dell’ecosistema marino. La ricerca continua a mettere in luce la straordinaria biodiversità dei mari italiani e l’importanza di azioni di tutela e restauro per proteggere questi habitat preziosi.


Articolo pubblicato il 10 Ottobre 2025 – 12:17 – Vincenzo Scarpa

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