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Cronaca

Banda di napoletani in trasferta in Spagna per rapinare Rolex: 5 arresti

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Banda di napoletani in trasferta in Spagna per rapinare Rolex: 5 arresti

I cinque – quattro uomini e una donna – erano specializzati in rapine di orologi di lusso nella zona di Marbella: sono stati arrestati grazie alla collaborazione tra la polizia spagnola e la Squadra Mobile di Napoli.

Immagine di repertorio

Erano andati in trasferta in Spagna per rapinare Rolex i cinque napoletani – si tratta di quattro uomini e una donna di età compresa tra i 18 e i 52 anni – arrestati nel Paese iberico dalla Policia Nacional grazie alla collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Napoli: i cinque facevano parte di una cellula criminale dedita alle rapine di orologi di lusso nell’area di Marbella. La banda è stata scoperta dopo l’ultimo colpo, la rapina di un Rolex da 50mila euro ai danni di un turista britannico in vacanza a Puerto Banus lo scorso 2 novembre.

Le indagini della polizia spagnola, in collaborazione come detto con quella italiana, hanno permesso di ricostruire il modus operandi utilizzato dalla banda criminale per mettere a segno le rapine, osservato proprio durante l’ultimo colpo. Prima di entrare in azione, gli indagati hanno scelto l’obiettivo e lo hanno pedinato; due di loro, a bordo di una motocicletta, hanno avvicinato il turista britannico e gli hanno strappato il Rolex dal polso.

Gli inquirenti sono riusciti a identificare i veicoli utilizzati durante l’ultima rapina e ne hanno seguito le tracce, che li hanno portati fino a Mijas, nella provincia di Malaga, dove la banda, in una casa della cittadina, aveva allestito la sua centrale operativa. La polizia ha pertanto arrestato i cinque prima che, stando a quanto ricostruito, potessero mettere a segno una nuova rapina;…

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Terremoto a Napoli oggi nel Gran Cono del Vesuvio: magnitudo 2.2 alle ore 8.35

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Terremoto a Napoli oggi nel Gran Cono del Vesuvio: magnitudo 2.2 alle ore 8.35

Lieve scossa nel Vesuvio, magnitudo 2.2. I vulcanologi hanno sempre invitato la cittadinanza a non allarmarsi: si tratta di fenomeni ben noti e monitorati.

Una scossa di terremoto magnitudo 2.2 scala Richter si è verificata oggi, 23 novembre 2024 alle 8.35 nell’area del Gran Cono del Vesuvio, 16 km da Napoli. L’evento tellurico è stato registrato dalla rete di sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che mappa costantemente le aree a rischio della provincia di Napoli: quella del Vesuvio appunto e quella della caldera vulcanica dei Campi Flegrei. La scossa non è stata avvertita dalla popolazione, essendo l’epicentro in una zona isolata, ovvero sul vulcano partenopeo.

Immagine

Perché un terremoto sul Vesuvio? C’è da preoccuparsi?  I vulcanologi che da anni studiano l’area vesuviana hanno sempre bloccato ogni allarmismo:  Si tratta di una scossa che si inscrive nella dinamica delle piccole fratture superficiali del cratere che dopo l’ultima eruzione vesuviana, datata 1944, ovvero 80 anni fa, compatta e raffreddandosi tende ad abbassarsi. È già accaduto in passato che lievi terremoti siano stati segnalati nel Gran Cono e gli studios parlano di «sismicità a bassa energia nell’area del cratere, evento a sua volta causato a fenomeni gravitativi di contrazione del cratere stesso».

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“Il sindaco Angelo Vassallo ucciso dal carabiniere Cioffi”, l’accusa del pentito

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“Il sindaco Angelo Vassallo ucciso dal carabiniere Cioffi”, l’accusa del pentito

Ridosso, interrogato dal pm, ha detto che a sparare fu l’ex carabiniere Cioffi. I due sono tra gli arrestati per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, insieme al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e all’imprenditore Cipriano.

Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica

A sparare ad Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, sarebbe stato Lazzaro Cioffi, ex carabiniere già condannato per stupefacenti. Lo ha detto ai magistrati il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, tra i quattro arrestati per l’omicidio, che ha riferito di un relata refero: lo avrebbe saputo da Giuseppe Cipriano, titolare di un cinema a Scafati (Salerno) e anche lui tra i destinatari della misura.

Vassallo venne ucciso la sera del 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola. Erano da pochi minuti trascorse le 21, il sindaco aveva appena lasciato la piazza di Acciaroli e stava tornando a casa. Secondo gli inquirenti il movente potrebbe essere in un giro di droga che Vassallo riteneva di avere scoperto e di cui aveva già parlato con il procuratore Alfonso Greco, suo amico; il giorno dopo l’omicidio avrebbe dovuto incontrare un carabiniere per raccontare dinamiche e nomi. Il 7 novembre sono scattati gli arresti: oltre a Cioffi, Cipriano e Ridosso, il provvedimento riguarda il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo.

Il pentito: “Vassallo ucciso da Lazzaro Cioffi”

Il contenuto del verbale dell’interrogatorio investigativo di Ridosso, cominciato l’11 novembre e conclusosi il giorno successivo, è stato anticipato da Il Fatto Quotidiano. Le dichiarazioni rilasciate al gip nel carcere di Modena, in sede di interrogatorio di…

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Era il terrore dei minorenni a San Giorgio a Cremano: arrestato rapinatore 38enne

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Era il terrore dei minorenni a San Giorgio a Cremano: arrestato rapinatore 38enne

L’uomo, già agli arresti domiciliari per una precedente disposizione, è finito in carcere. Il sindaco Zinno plaude al lavoro della polizia.

Era il terrore dei minorenni di San Giorgio a Cremano, cittadina all’ombra del Vesuvio, nella provincia di Napoli, tanto da averne rapinati tre lo scorso mese di settembre: un uomo di 38 anni è stato pertanto arrestato per rapina e lesioni personali dalla Polizia di Stato; nei confronti dell’uomo, che era già ristretto agli arresti domiciliari per una precedente disposizione, è stata eseguita una misura di custodia cautelare in carcere. Le indagini, condotte dai poliziotte del locale commissariato, si sono avvalse delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e hanno permesso agli inquirenti di pervenire all’identità del rapinatore.

Un plauso all’operato della Polizia di Stato è arrivato anche dal sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, che su Facebook ha scritto: “Per questa attività, portata a termine dalle nostre forze di Polizia che ringrazio, sono state fondamentali le nostre telecamere di videosorveglianza, strumento essenziale per garantire la sicurezza pubblica e assicurare alla giustizia i responsabili di atti criminali come questi, ma anche la denuncia da parte di coloro che sono oggetto dei furti, cosa che purtroppo non tutti fanno”.

Il primo cittadino prosegue: “Bisogna sempre denunciare qualsiasi atto criminoso perché, come questa notizia dimostra, il lavoro di indagine sul territorio è capillare e può aiutare a debellare certi fenomeni. Complimenti alla squadra investigativa del Commissariato di San Giorgio a Cremano e a tutti gli agenti che lavorano per la…

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