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Cronaca

70 anni di carcere al clan Carillo: una lunga storia di criminalità

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70 anni di carcere al clan Carillo: una lunga storia di criminalità

La Corte d’Appello di Napoli ha riformulato le condanne per i nove imputati coinvolti nel processo sui nuovi ras e affiliati alla camorra di Pianura. Il processo si inserisce in un’inchiesta più ampia che ha portato all’arresto di oltre 50 persone nel luglio 2022. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla DDA, hanno fatto luce sulle attività dei clan Carillo e Calone. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno permesso di ricostruire la tensione tra i due gruppi, sfociata in scontri a fuoco e atti intimidatori. Il teatro principale della faida è stata via Evangelista Torricelli.

Le indagini hanno inoltre documentato il traffico di droga, le estorsioni alle piazze di spaccio, i tentativi di estorsione ai danni di attività imprenditoriali e la detenzione di armi da sparo.

La sentenza di appello – come ha anticipato Il Roma – pur confermando la responsabilità degli imputati, ha riconosciuto le attenuanti generiche e ridotto le condanne.

Le pene sono state ridotte rispetto al primo grado di giudizio:
– Antonio Carillo: da 18 a 14 anni di reclusione
– Pasquale Carillo: 9 anni e 8 mesi (in continuazione con altra sentenza)
– Francesco Capuozzo: 9 anni e 4 mesi (escluso il ruolo di capo)
– Elisabetta Carillo: 6 anni
– Luigi Di Lorenzo: 9 anni e 4 mesi
– Giovanna Improta: 6 anni e 1 mese
– Ciro Pagano: 6 anni e 2 mesi
– Rosaria Brandi: 6 anni
– Antonio Luongo: 2 anni e 8 mesi

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