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21enne arrestato per truffa anziana a Napoli, Pistoia.

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21enne arrestato per truffa anziana a Napoli, Pistoia.

Un giovane di 21 anni proveniente da Napoli è stato arrestato a Pistoia dalla squadra mobile e dalla polizia ferroviaria per il presunto reato di truffa ai danni di persone anziane. La vittima, una donna di 83 anni, è stata contattata telefonicamente da un individuo che si è spacciato per maresciallo dei carabinieri, affermando che la figlia era coinvolta in un grave incidente e che doveva pagare una somma di denaro per evitare il suo arresto. La donna ha consegnato circa 1.000 euro in contanti e gioielli in oro a un giovane che si è presentato alla sua porta, credendo alla truffa.

Il 21enne è stato fermato dalla Polfer prima di poter fuggire in treno per Napoli, trovato con il denaro e i gioielli rubati nascosti nel cappotto. Attualmente si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

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Arrestato 33enne per accoltellamento e aggressione nella Galleria Principe di Napoli

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Arrestato 33enne per accoltellamento e aggressione nella Galleria Principe di Napoli

Un uomo proveniente dal Burkina Faso è stato arrestato dopo aver accoltellato un’altra persona nella Galleria Principe di Napoli. L’uomo era già soggetto a un decreto di espulsione dal territorio italiano, che non era mai stato rispettato.

Accoltella un uomo e picchia i poliziotti

Dopo aver accoltellato la vittima, l’uomo ha cercato di fuggire ma è stato immediatamente fermato dalla polizia. Durante l’arresto, l’uomo ha opposto resistenza e ha picchiato i poliziotti che cercavano di bloccarlo. La situazione è stata risolta solo grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

Leggi la notizia completa

Per ulteriori dettagli sull’arresto dell’uomo proveniente dal Burkina Faso e sull’accaduto nella Galleria Principe di Napoli, puoi continuare a leggere l’articolo originale su Fanpage.it. La violenza gratuita e l’atteggiamento ostile verso le forze dell’ordine sono comportamenti inaccettabili che devono essere puniti secondo la legge.

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Paura a bordo del traghetto Positano-Sorrento: imbarca acqua con 100 persone a bordo

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Paura a bordo del traghetto Positano-Sorrento: imbarca acqua con 100 persone a bordo

Un traghetto che trasportava 100 passeggeri da Positano a Sorrento ha vissuto momenti di panico durante la traversata a causa di un’avaria che ha provocato l’imbarco d’acqua a bordo. Nonostante l’incidente, si registrano solo feriti lievi tra i passeggeri.

Soccorso al porto di Sorrento

I passeggeri a bordo del traghetto sono stati prontamente soccorsi dalla Polizia di Stato una volta arrivati al porto di Sorrento. I passeggeri, bagnati e infreddoliti, sono stati assistiti e portati in luoghi sicuri per ricevere le cure necessarie.

Le cause dell’incidente

Al momento, le cause esatte dell’avaria che ha provocato l’imbarco d’acqua sul traghetto non sono ancora chiare. Le autorità competenti stanno indagando sull’accaduto per comprendere cosa abbia portato a questo rischio per i passeggeri a bordo.

Sicurezza in mare

L’incidente del traghetto da Positano a Sorrento pone l’attenzione sulla sicurezza delle traversate in mare e sottolinea l’importanza di avere protocolli di sicurezza rigorosi per evitare situazioni pericolose. Sono fondamentali controlli regolari sulle imbarcazioni e una rapida risposta in caso di emergenza per garantire la massima sicurezza ai viaggiatori.

Conclusioni

Nonostante l’incidente, fortunatamente nessun passeggero ha riportato ferite gravi e tutti sono stati prontamente soccorsi e assistiti una volta arrivati a Sorrento. L’episodio serve da monito sull’importanza di mantenere elevati standard di sicurezza durante le traversate in mare e di essere pronti ad affrontare situazioni di emergenza in qualsiasi momento.

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Imprenditore napoletano in difficoltà: vittima di usura, interessi al 40%

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Imprenditore napoletano in difficoltà: vittima di usura, interessi al 40%

L’imprenditore napoletano in grave difficoltà finanziaria

Un imprenditore napoletano si è trovato in una situazione finanziaria disperata dopo aver preso in prestito circa 6mila euro da un usuraio. Tuttavia, a causa degli interessi esorbitanti, si è ritrovato a dover restituire oltre 26mila euro al suo aguzzino. Stanco di essere sfruttato, l’uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per denunciare la situazione e chiedere aiuto.

Le conseguenze dell’usura

L’usura è un reato grave che può portare a conseguenze devastanti per le vittime coinvolte. Nel caso dell’imprenditore napoletano, l’enorme somma di denaro richiesta dal suo usuraio ha messo a rischio la sua attività e la sua stessa vita.

L’intervento delle autorità

Fortunatamente, l’imprenditore ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, che hanno prontamente arrestato l’usuraio responsabile della sua difficile situazione. Grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, l’uomo ha potuto liberarsi dal giogo dell’usura e tornare a gestire la sua attività in modo legale e trasparente.

La lezione appresa

Questo caso dimostra quanto sia importante vigilare sui propri conti e fare attenzione a chi si chiede denaro in prestito. L’usura è un reato grave che può compromettere seriamente la vita di chi ne è vittima. È fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e non esitare a chiedere aiuto alle autorità competenti in caso di sfruttamento finanziario.

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Rapinatore saluta, tiene in ostaggio per 40 minuti: video rapina banca Napoli.

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Rapinatore saluta, tiene in ostaggio per 40 minuti: video rapina banca Napoli.

La rapina in banca a Chiaiano: un uomo e la sua compagna compiono una rapina sorprendente

Le telecamere di videosorveglianza hanno catturato le fasi di una rapina avvenuta in una banca a Chiaiano, compiuta da un uomo e dalla sua compagna. Il malvivente, prima di andare via, ha sorpreso tutti salutando dipendenti e clienti, tenuti in ostaggio per 40 minuti.

Dettagli sulla rapina in banca

La scena della rapina in banca a Chiaiano ha lasciato tutti senza parole, con il rapinatore che ha mostrato un comportamento insolito nel salutare dipendenti e clienti prima di abbandonare la banca. Le immagini delle telecamere di sicurezza testimoniano il momento in cui l’uomo e la sua compagna hanno messo in atto il colpo, mantenendo sotto controllo le persone presenti.

Le reazioni alla rapina insolita

La rapina ha destato grande stupore per il comportamento inusuale del rapinatore, che ha deciso di salutare tutti prima di darsi alla fuga. Le reazioni della comunità locale e delle autorità competenti non si sono fatte attendere, con un’indagine in corso per risalire all’identità dei responsabili. La storia della rapina insolita si è diffusa rapidamente sui media e sui social network, generando dibattiti e discussioni sulla sicurezza nelle banche e sulle modalità con cui vengono affrontate le situazioni di emergenza.

Conclusioni

La rapina in banca a Chiaiano ha lasciato un segno indelebile nella memoria di coloro che erano presenti durante l’episodio. L’atteggiamento inaspettato del rapinatore ha scatenato una serie di reazioni e riflessioni sul tema della sicurezza e della gestione delle situazioni di emergenza. La speranza è che episodi simili possano essere evitati in futuro, garantendo la protezione e la tranquillità di dipendenti e clienti delle istituzioni finanziarie.

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Prima confisca criptovalute a Napoli: carabinieri convertono monete digitali in euro

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Prima confisca criptovalute a Napoli: carabinieri convertono monete digitali in euro

Nel mese di gennaio del 2023, a Napoli, si è registrata la prima confisca di criptovalute nella storia della città. Le autorità hanno scoperto che le criptovalute erano state utilizzate per pagare banconote false che circolavano sul dark web. I carabinieri hanno quindi proceduto a convertire la moneta elettronica in euro per porre fine a questa attività illegale.

La scoperta della truffa

Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno rivelato un traffico illegale di banconote false, che venivano messe in circolazione tramite il dark web. I truffatori si avvalevano delle criptovalute per effettuare i pagamenti, pensando di rimanere nell’anonimato. Tuttavia, l’intervento tempestivo delle autorità ha permesso di smascherare il tutto e agire di conseguenza.

La conversione delle criptovalute

Una volta sequestrate le criptovalute, i carabinieri hanno proceduto alla conversione in euro. Questa operazione è stata fondamentale per porre fine all’attività criminale, e allo stesso tempo ha dimostrato la capacità delle forze dell’ordine di adattarsi ai mezzi di pagamento digitali utilizzati dai malviventi.

Conclusioni

La confisca di criptovalute a Napoli rappresenta un importante precedente nella lotta contro le attività illegali che sfruttano le nuove tecnologie finanziarie. Grazie all’intervento delle autorità e alla loro capacità di intercettare e contrastare le attività criminali, è possibile mantenere la legalità e la sicurezza nelle transazioni finanziarie, anche in un contesto digitale in continua evoluzione. È importante che le autorità continueranno a monitorare da vicino i possibili utilizzi criminali delle criptovalute e siano pronte a intervenire prontamente nel caso di attività illecite.

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Rapina in banca Napoli: dipendenti e clienti sequestrati, arrestati ladri.

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Rapina in banca Napoli: dipendenti e clienti sequestrati, arrestati ladri.

Napoli, rapina in banca: coppia arrestata dai carabinieri

Un uomo di 38 anni e la sua compagna di 40 sono stati arrestati dai carabinieri un’ora dopo aver rapinato una banca a Chiaiano. La coppia ha compiuto la rapina indossando passamontagna e armati di pistola, tenendo dipendenti e clienti della banca in ostaggio per ben 40 minuti.

La rapina in banca e l’arresto della coppia

La rapina in banca è avvenuta in maniera veloce e decisa, con la coppia che ha agito con estrema violenza e determinazione. Dopo aver minacciato dipendenti e clienti con la pistola, sono riusciti a impossessarsi di una somma di denaro e a mettersi in fuga. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, i due sono stati rintracciati e arrestati poco dopo la fuga.

L’impatto sulla comunità e le indagini in corso

La rapina ha provocato paura e agitazione tra i presenti in banca, con alcune persone che hanno riportato un forte stato di shock. Le indagini sono ancora in corso per fare luce su eventuali complici o retroscena legati alla rapina. Al momento, la coppia si trova in custodia cautelare in attesa del processo.

L’appello alle autorità e la sicurezza dei luoghi pubblici

L’episodio di rapina in banca evidenzia l’importanza di garantire la sicurezza nei luoghi pubblici e la prontezza delle forze dell’ordine nel contrastare atti criminali. È fondamentale che le autorità competenti lavorino costantemente per prevenire e reprimere fenomeni criminali che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.

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Nova neanche ferito spinto a Napoli, figlio spera: “Papà resisti!”

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Nova neanche ferito spinto a Napoli, figlio spera: “Papà resisti!”

Vincenzo Fiorillo, il noto commerciante di piazza Bellini a Napoli, si trova attualmente in condizioni stazionarie dopo essere stato spinto da un giovane senza fissa dimora. L’anziano è stato ricoverato in ospedale e il figlio ha espresso preoccupazione per la situazione. Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire cosa abbia spinto il giovane a compiere tale gesto.

La situazione attuale di Vincenzo Fiorillo

Attualmente, Vincenzo Fiorillo si trova stabilmente in ospedale, sotto osservazione medica costante. La sua famiglia e gli amici si sono stretti attorno a lui durante questo momento difficile, sperando in una pronta guarigione. Sono in corso visite e controlli per monitorare il suo stato di salute e garantire il suo benessere.

Indagine in corso sul giovane aggressore

Le autorità stanno indagando sull’aggressione subita da Vincenzo Fiorillo, per comprendere le ragioni che hanno portato il giovane senza fissa dimora a spingerlo. Si sta cercando di ricostruire l’accaduto per fare luce sulla vicenda e assicurare giustizia. La comunità locale si è mobilitata per sostenere l’anziano commerciante e chiedere risposte alle autorità competenti.

Messaggio di solidarietà e sostegno per Vincenzo Fiorillo

La comunità di Napoli si è unita nel manifestare solidarietà e sostegno a Vincenzo Fiorillo e alla sua famiglia in questo momento difficile. Numerose persone si sono mobilitate per offrire aiuto e supporto, dimostrando che la solidarietà e la compassione sono valori fondamentali nella società. L’anziano commerciante è molto amato e rispettato in città, e la sua vicinanza suscita un forte senso di comunità e appartenenza.

Per ulteriori aggiornamenti sulla situazione di Vincenzo Fiorillo e per mostrare solidarietà alla sua famiglia, è possibile continuare a seguire le notizie locali e le informazioni ufficiali sul caso. La speranza è che l’anziano commerciante possa riprendersi presto e tornare a svolgere le sue attività quotidiane a piazza Bellini, rispettato e ammirato dalla comunità locale.

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Da condominio a piazza di spaccio: anche i vicini coinvolti

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Da condominio a piazza di spaccio: anche i vicini coinvolti

A Castel San Giorgio (Salerno) sono stati arrestati una donna e i suoi due figli, in seguito all’arresto del compagno. Le indagini hanno coinvolto anche diversi condomini del quartiere.

Piazza di spaccio in condominio

Le autorità hanno scoperto che nel condominio in cui risiedevano la donna e i suoi familiari, si era trasformata in una vera e propria piazza di spaccio. I vicini di casa sono stati coinvolti nel traffico di droga e hanno contribuito alla diffusione della stessa all’interno del complesso residenziale.

Coinvolgimento delle autorità

Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine approfondita che ha portato agli arresti dei responsabili e dei complici coinvolti nella gestione della piazza di spaccio all’interno del condominio. La situazione è stata monitorata attentamente per garantire la sicurezza e il benessere della comunità locale.

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I tassisti abusivi a Napoli Capodichino, interviene Polizia Municipale

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I tassisti abusivi a Napoli Capodichino, interviene Polizia Municipale

Nuova operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino

La Polizia Locale di Napoli ha individuato altri tre tassisti senza licenza che operavano all’esterno dell’aeroporto di Capodichino. Questo intervento fa parte di una serie di controlli mirati per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi nelle aree turistiche della città.

Lotta al fenomeno dei tassisti abusivi

La presenza di tassisti senza licenza all’aeroporto di Capodichino rappresenta un problema non solo per l’evasione fiscale e la concorrenza sleale nei confronti dei tassisti regolarmente autorizzati, ma anche per la sicurezza dei passeggeri. La Polizia Locale si impegna a continuare i controlli e adottare misure per contrastare questo fenomeno.

Azioni di contrasto e prevenzione

L’operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino è solo uno dei tanti interventi messi in atto dalla Polizia Locale di Napoli per garantire una maggiore sicurezza e legalità nelle aree turistiche della città. I controlli continueranno ad essere intensificati per prevenire e reprimere ogni forma di abusivismo.

Collaborazione con le istituzioni

La Polizia Locale collabora attivamente con le istituzioni e le autorità competenti per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi e per garantire un servizio di trasporto pubblico conforme alle normative vigenti. La collaborazione tra le varie forze dell’ordine è fondamentale per garantire la legalità e la sicurezza in città.

Per ulteriori dettagli sull’operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino, è possibile leggere l’articolo completo su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/tassisti-senza-licenza-allaeroporto-di-napoli-capodichino-arriva-la-polizia-municipale/).

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Chiuso l’Arenile, pensiero ai feriti: niente serate minori.

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Chiuso l’Arenile, pensiero ai feriti: niente serate minori.

Il proprietario dell’Arenile di Bagnoli, Umberto Frenna, ha dichiarato a Fanpage.it che la sua principale preoccupazione è per i due ragazzi feriti durante una rissa avvenuta all’interno della struttura. Frenna ha dichiarato: “Aspettiamo che i due ragazzi si riprendano. Da domani, però, 60 lavoratori resteranno fermi: il provvedimento blocca tutte le attività”.

La situazione attuale dell’Arenile di Bagnoli

Dopo l’incidente che ha coinvolto i due giovani, il proprietario dell’Arenile ha annunciato che tutte le attività all’interno della struttura verranno bloccate per permettere ai ragazzi di riprendersi e per garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano il locale. Questa decisione avrà delle ripercussioni non solo sul piano economico, ma anche sull’occupazione di 60 lavoratori che dovranno restare fermi fino a quando non sarà possibile riprendere le attività.

La solidarietà per i due ragazzi feriti

Umberto Frenna ha espresso tutta la sua solidarietà e il suo pensiero per i due ragazzi feriti durante la rissa avvenuta all’Arenile. Il proprietario ha sottolineato l’importanza di garantire un ambiente sicuro e controllato all’interno della struttura, per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro. La priorità al momento è quindi quella di assicurarsi che i due giovani si riprendano completamente e che vengano prese tutte le misure necessarie per evitare che incidenti del genere si ripetano.

Conclusioni

In conclusione, l’Arenile di Bagnoli si trova in una situazione delicata dopo l’incidente che ha coinvolto due ragazzi durante una rissa all’interno della struttura. Il proprietario Umberto Frenna ha deciso di bloccare tutte le attività per garantire la sicurezza di tutti e permettere ai due giovani di riprendersi. La solidarietà e la preoccupazione per i feriti sono al centro delle dichiarazioni del proprietario, che si impegna a fare tutto il possibile per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro.

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