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Cronaca

Processo modificato: una nuova versione dell’accaduto

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Processo modificato: una nuova versione dell’accaduto



Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news


28 Marzo 2024


13:02

È stato incriminato per falsa testimonianza il titolare di uno degli chalet di Mergellina, ascoltato nel processo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone.

Francesco Pio Maimone, ucciso il 20 marzo a Mergellina

Francesco Pio Maimone, ucciso il 20 marzo a Mergellina

È stato incriminato per falsa testimonianza Giovanni Nacarlo, titolare dello chalet Agostino, durante l’udienza per la morte di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso da un colpo di pistola a Mergellina nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023: la Corte di Assise ha ritenuto omissivo il suo comportamento durante l’escussione; l’udienza è stata sospesa ed è stato convocato un avvocato d’ufficio che assisterà il testimone. Il pm Antonella Fratello ha deciso di non rivelare l’identità dei prossimi testimoni: una scelta probabilmente dovuta alla necessità di evitare condizionamento.

Incriminato il testimone

Quella notte, ha riferito un agente della Polizia Scientifica durante l’udienza in corso, “Checco” Maimone venne raggiunto al petto da un proiettile esploso da circa 15 metri, sparato non in aria ma ad altezza uomo. Oggi il proprietario dello chalet ha ritrattato alcune dichiarazioni precedentemente rese e si è detto non in grado di riconoscere i partecipanti alla lite: “non ricordo di aver detto questo“, “riconosco le persone in foto, avevano preso una birra ma non hanno partecipato alla lite“, “non so chi ha partecipato al litigio della scarpa“, e “alcuni erano clienti assidui“.

L’omicidio di Francesco Pio Maimone a Mergellina

L’aspirante pizzaiolo venne ucciso, hanno ricostruito le indagini, durante una lite scoppiata tra due comitive, una della periferia Ovest e l’altra della periferia Est di Napoli; del secondo gruppo faceva parte Francesco Pio Valda, sotto processo per omicidio: avrebbe dato inizio alla discussione, e poi avrebbe sparato all’impazzata, perché uno degli altri ragazzi gli aveva involontariamente pestato un piede sporcandogli le scarpe costose. Maimone in quei momenti era seduto con un amico ad uno degli chalet, non faceva parte di nessuno dei due gruppi e non era coinvolto nel litigio.

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Vandali imbrattano Reggia Caserta: Sangiuliano vuole far pagare restauro ai responsabili.

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Vandali imbrattano Reggia Caserta: Sangiuliano vuole far pagare restauro ai responsabili.

La Reggia di Caserta imbrattata dai vandali: il sindaco Sangiuliano interviene

La storica Reggia di Caserta è stata oggetto di un brutto episodio durante la scorsa notte, quando vandali hanno imbrattato la sua facciata con insulti e disegni offensivi. Il sindaco della città, Sangiuliano, ha subito espresso la sua indignazione e ha promesso che i responsabili pagheranno di tasca propria i costi per il restauro dell’edificio.

La reazione del sindaco Sangiuliano

Il sindaco Sangiuliano si è detto profondamente rammaricato per quanto accaduto alla Reggia di Caserta, definendo l’atto vandalico un’offesa per tutta la comunità. Ha sottolineato che l’edificio storico rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore e che sarà fatto tutto il possibile per ripristinarne la bellezza originale.

La promessa di ripristino

Sangiuliano ha assicurato che i responsabili dell’atto vandalico dovranno pagare di tasca propria i costi per il restauro della Reggia di Caserta. Si tratta di un impegno preso per garantire che simili episodi non rimangano impuniti e che il rispetto per la storia e la cultura prevale su atti di vandalismo.

Continua a seguire gli sviluppi

La comunità locale e i visitatori della Reggia di Caserta si augurano che il restauro dell’edificio storico avvenga nel minor tempo possibile, in modo da poter tornare ad ammirare la sua bellezza senza i segni lasciati dai vandali. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi della situazione, continua a seguire gli aggiornamenti su questo episodio e sulle azioni intraprese dal sindaco Sangiuliano.

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Napoli: 10 morti investiti in 5 mesi, metà a piedi (2024)

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Napoli: 10 morti investiti in 5 mesi, metà a piedi (2024)

Nella prima metà del 2024, a Napoli si è registrato un aumento preoccupante di incidenti stradali che hanno causato la morte di 10 persone. Tra aprile e maggio si è assistito a una vera e propria strage di pedoni, con la metà delle vittime decedute proprio mentre si trovavano a piedi per le strade della città.

L’aumento degli incidenti stradali a Napoli

Il numero di incidenti stradali mortali a Napoli si è rivelato particolarmente allarmante nei primi 5 mesi del 2024, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Le vittime sono state principalmente pedoni, colpiti mentre si trovavano ad attraversare la strada o a passeggiare per le vie della città.

La necessità di maggiori misure di sicurezza

Di fronte a questa triste realtà, diventa evidente l’importanza di adottare maggiori misure di sicurezza sulle strade di Napoli. Sistemi di controllo del traffico più efficienti, campagne di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto delle regole stradali e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine potrebbero contribuire a ridurre il numero di incidenti e a rendere le strade più sicure per tutti i cittadini.

Continua a seguire l’evoluzione della situazione

È fondamentale rimanere informati sull’evoluzione della situazione e sull’adozione di eventuali nuove misure per prevenire ulteriori incidenti stradali a Napoli. Continua a leggere gli aggiornamenti su questo tema e contribuisci a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza stradale.

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Accusati di molestie a minore rischiano linciaggio: possibile equivoco?

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Accusati di molestie a minore rischiano linciaggio: possibile equivoco?

La polizia municipale di Napoli si trova al centro di un’indagine che coinvolge due giovani accusati di molestie sessuali nei confronti di una ragazzina. Tuttavia, sembra che possa esserci stato un grave equivoco nella vicenda, che si è svolta al corso Vittorio Emanuele.

Possibile equivoco nella vicenda

Secondo le ultime notizie, la polizia ha arrestato i due giovani dopo che la ragazzina ha denunciato di essere stata molestata da loro. Tuttavia, alcune testimonianze e prove indicano che potrebbe esserci stata una confusione e che i due potrebbero essere innocenti.

L’importanza di approfondire le indagini

È fondamentale che le autorità approfondiscano le indagini per verificare la veridicità delle accuse e accertare se effettivamente ci sia stata una molestia o se si tratti di un malinteso. Il rischio di linciaggio nei confronti dei presunti colpevoli sottolinea l’importanza di una corretta valutazione della situazione.

Conclusione

In situazioni delicate come questa, è fondamentale che la verità emerga e che vengano fatte giuste valutazioni per evitare ingiustizie. È importante che si faccia chiarezza sulla vicenda e che si giunga a una conclusione che rispecchi la realtà dei fatti. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda e a fornire aggiornamenti su quanto accadrà.

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Metro Linea 1 bloccata in ora di punta, caos trasporti serale a Napoli

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Metro Linea 1 bloccata in ora di punta, caos trasporti serale a Napoli

La metropolitana di Napoli fa fronte ad un’altra interruzione durante l’ora di punta, causando caos nei trasporti della città. Gli affollamenti e i ritardi si sono verificati lungo la Linea 1, creando disagi per i pendolari e i viaggiatori che dovevano spostarsi in quel momento.

Problemi tecnici sulla Linea 1

Secondo quanto comunicato dalle autorità competenti, l’interruzione del servizio è stata causata da problemi tecnici che hanno richiesto l’intervento immediato del personale specializzato. Questo ha comportato la sospensione delle corse sulla Linea 1, creando disagi per i passeggeri che si trovavano a bordo dei treni e presso le stazioni della metropolitana.

Ripercussioni sull’intera rete di trasporto

L’interruzione della Linea 1 ha avuto ripercussioni sull’intero sistema di trasporto pubblico di Napoli, con sovraffollamento delle linee alternative e rallentamenti nei tempi di percorrenza. I passeggeri si sono trovati costretti a cercare soluzioni alternative per raggiungere le proprie destinazioni, creando disagi e disguidi a causa della situazione imprevista.

Possibili soluzioni e miglioramenti futuri

Per evitare situazioni simili in futuro, è necessario che vengano implementate misure di manutenzione preventiva e controllo tecnico costante sulla rete metropolitana di Napoli. Inoltre, è importante che vengano previste soluzioni alternative per garantire la continuità del servizio in caso di guasti improvvisi. Soltanto così si potrà ridurre al minimo il rischio di interruzioni e disagi per i passeggeri.

Conclusioni

L’interruzione della Linea 1 della metropolitana di Napoli durante l’ora di punta ha generato caos e disagi per i pendolari e i viaggiatori che si trovavano in viaggio. È necessario adottare misure preventive e soluzioni alternative per garantire la continuità del servizio e migliorare l’efficienza del trasporto pubblico nella città partenopea.

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Auriemma (M5S): “Manifesto per Pomigliano d’Arco dopo inchiesta Fanpage.it”

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Auriemma (M5S): “Manifesto per Pomigliano d’Arco dopo inchiesta Fanpage.it”

La deputata del Movimento 5 Stelle, Aurora Aurimma, ha lanciato una mobilitazione a Pomigliano d’Arco in segno di solidarietà nei confronti di Ciro Maiello e contro l’attuale amministrazione guidata da Lello Russo.

La mobilitazione di Aurora Aurimma

La presenza della deputata del Movimento 5 Stelle, Aurora Aurimma, ha dato il via a una protesta che ha animato le strade di Pomigliano d’Arco. La mobilitazione è stata organizzatati in seguito alle criticità emerse riguardo all’amministrazione comunale e alle difficoltà che la popolazione locale sta affrontando.

Contro l’amministrazione guidata da Lello Russo

La presenza della deputata Aurimma è stata un segnale forte di opposizione nei confronti dell’attuale amministrazione comunale guidata da Lello Russo. Le polemiche e le tensioni in città hanno raggiunto livelli insostenibili e la mobilitazione ha dimostrato la volontà dei cittadini di manifestare il loro malcontento.

Il sostegno a Ciro Maiello

La presenza di Aurora Aurimma è stata anche un gesto di solidarietà nei confronti di Ciro Maiello, una figura molto discussa nel panorama locale. La deputata ha voluto esprimere il suo sostegno e la sua vicinanza a Maiello, sottolineando l’importanza di difendere i diritti e gli interessi della comunità.

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Corteo a Napoli per la Palestina e la Nakba 1948: esodo forzato

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Corteo a Napoli per la Palestina e la Nakba 1948: esodo forzato

Napoli si mobilita per ricordare la Nakba del 1948

Nel cuore di Napoli, attivisti, giovani e studenti si sono riuniti in una manifestazione pacifica per commemorare la Nakba, l’esodo forzato del popolo palestinese avvenuto il 15 maggio 1948. Il corteo si è svolto con determinazione e passione, con i partecipanti che hanno mostrato il loro sostegno alla causa palestinese.

Un segnale di solidarietà

La presenza di così tante persone in piazza è stata un segnale di solidarietà e impegno verso il popolo palestinese, che continua a lottare per i propri diritti e per il riconoscimento della propria identità. Le bandiere e gli striscioni esposti durante la manifestazione hanno dimostrato la determinazione di coloro che erano presenti a Napoli per ricordare un evento storico che ha segnato profondamente la vita di migliaia di persone.

La memoria come arma di lotta

Ricordare la Nakba del 1948 significa non dimenticare le sofferenze e le ingiustizie subite dal popolo palestinese, ma anche significa riaffermare il diritto alla propria storia e alla propria terra. La memoria è stata quindi considerata come un’arma di lotta pacifica, utilizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica e per promuovere la pace e la giustizia in una regione tormentata da decenni di conflitti e divisioni.

Un momento di riflessione e di speranza

La manifestazione a Napoli è stata anche un momento di riflessione e di speranza per un futuro migliore, in cui tutti i popoli possano convivere in pace e rispetto reciproco. I partecipanti hanno espresso la loro solidarietà al popolo palestinese e hanno ribadito l’importanza di continuare a sensibilizzare e a mobilitare l’opinione pubblica sulla questione palestinese.

Continua a leggere per saperne di più sulla manifestazione a Napoli e sull’impegno dei partecipanti a ricordare la Nakba del 1948.

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Violenze in carcere: testimone minaccia avvocato con “due buchi in testa”

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Violenze in carcere: testimone minaccia avvocato con “due buchi in testa”

Le violenze in carcere: testimonianze contrastanti e minacce in aula

Il dibattimento sulle violenze avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ha visto protagonisti alcuni testimoni che hanno reso dichiarazioni contrastanti. In particolare, un testimone ha ritrattato la sua precedente testimonianza affermando di non ricordare di essere stato picchiato. Questo repentino cambio di versione ha sollevato dubbi sulla veridicità dei fatti accaduti dietro le sbarre.

Minacce in aula al difensore degli agenti

Durante il processo, il difensore di alcuni degli agenti imputati ha denunciato di aver ricevuto delle minacce in aula. La gravità di tali minacce è emersa quando l’avvocato ha dichiarato di essere stato minacciato di essere fatto fuori con “due buchi in testa”. Un episodio che ha sollevato preoccupazione e ha evidenziato la tensione presente durante il processo riguardante le violenze in carcere.

Se vuoi approfondire l’argomento e scoprire ulteriori dettagli su questa vicenda, puoi continuare a leggere l’articolo a questo link: [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/violenze-in-carcere-testimone-minaccia-avvocato-ti-faccio-due-buchi-in-testa/)

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Auto in fiamme con bambino: tragedia sfiorata a Mondragone

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Auto in fiamme con bambino: tragedia sfiorata a Mondragone

Nella cittadina del Casertano si è verificato un incendio che ha distrutto un’automobile con a bordo un bambino, fortunatamente salvato dal padre. Le autorità stanno conducendo delle indagini per scoprire le cause dell’accaduto.

Incidente stradale nella cittadina del Casertano

La tragedia è stata evitata grazie all’intervento tempestivo del padre del piccolo, che è riuscito a metterlo in salvo prima che le fiamme avvolgessero l’auto completamente. L’incendio ha distrutto completamente il veicolo, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze per il bambino.

Indagini in corso sulle cause dell’incendio

Le autorità locali hanno avviato delle indagini per fare luce sulle cause dell’incendio dell’automobile. Al momento non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un gesto doloso, ma gli investigatori stanno lavorando per scoprire la verità. Si tratta di un episodio che ha scosso la comunità locale, che attende con ansia ulteriori sviluppi sull’accaduto.

Continua a leggere su Fanpage per tutti gli aggiornamenti sull’incidente avvenuto nella cittadina del Casertano.

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Navi bloccate a Napoli: problematiche strutturali e sicurezza.

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Navi bloccate a Napoli: problematiche strutturali e sicurezza.

La Capitaneria di Porto ha preso il provvedimento di sottoporre a fermo amministrativo due navi nel porto di Napoli. Si tratta di una portacontainer e di una nave per il trasporto di grano. Queste navi potranno lasciare il porto solo dopo che sarà stata completata una successiva ispezione approfondita.

Problemi strutturali e di sicurezza

Le autorità hanno rilevato delle problematiche legate alla struttura e alla sicurezza delle due navi fermate nel porto di Napoli. Si tratta di problemi che devono essere risolti prima che le navi possano riprendere la navigazione. La situazione è stata gestita prontamente dalla Capitaneria di Porto al fine di tutelare la sicurezza dei marinai e dell’ambiente marino.

Controlli rigorosi per garantire la sicurezza marittima

I controlli effettuati dalla Capitaneria di Porto fanno parte delle attività di routine finalizzate a garantire la sicurezza della navigazione marittima. Le ispezioni approfondite sono fondamentali per individuare eventuali criticità e prevenire potenziali situazioni pericolose in mare. La Capitaneria di Porto svolge un ruolo di fondamentale importanza nel monitorare e regolare le attività portuali per garantire il rispetto delle normative di sicurezza.

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Incendio a Portici, abitazione in fiamme: palazzo evacuato, intervento dei pompieri.

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Incendio a Portici, abitazione in fiamme: palazzo evacuato, intervento dei pompieri.

Un incendio violento ha devastato un appartamento a Portici, nella provincia di Napoli. Le forze dell’ordine e i pompieri sono immediatamente intervenuti sulla scena per domare le fiamme e garantire la sicurezza dei residenti.

L’intervento delle forze dell’ordine e dei pompieri

Le immagini dell’incendio mostrano le fiamme alte che avvolgono l’appartamento, mentre polizia e vigili del fuoco lavorano freneticamente per spegnerle e impedire che si propaghino ad altre unità abitative. L’evacuazione dell’intero palazzo è stata necessaria per garantire la sicurezza di tutti i residenti e delle persone presenti nell’edificio.

L’importanza della prevenzione degli incendi

È fondamentale ricordare l’importanza della prevenzione degli incendi, attraverso l’installazione di dispositivi di sicurezza come estintori, rilevatori di fumo e di gas. In caso di emergenza, è essenziale seguire le procedure di evacuazione e allertare immediatamente le autorità competenti per limitare danni e proteggere vite umane.

Conclusione

L’incendio a Portici è stato un duro colpo per la comunità locale, ma grazie all’intervento tempestivo di forze dell’ordine e pompieri, è stato possibile evitare conseguenze più gravi. È importante ricordare sempre di prestare attenzione alla sicurezza in casa e di essere pronti a fronteggiare situazioni di emergenza in modo rapido ed efficace.

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