Cronaca
Tensione a Napoli: parenti cercano di aggredire il presunto killer
Nella città di Napoli, un episodio di forte tensione si è verificato recentemente all’ospedale Vecchio Pellegrini. I parenti di un ragazzo ferito in una sparatoria a Secondigliano hanno tentato di aggredire il giovane minorenne accusato di aver sparato, che era stato portato in pronto soccorso per un malore legato alle ferite riportate durante l’episodio. Questo fatto è avvenuto venerdì scorso, ma la notizia è stata resa pubblica solo oggi.
Napoli
Il SAPPE, sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, ha riferito l’accaduto e ha sottolineato le difficoltà logistiche e di sicurezza che il personale di scorta deve affrontare in queste situazioni. Il coordinatore regionale per il settore minorile, Federico Costigliola, ha spiegato che il personale di scorta, composto da sole due unità, si è trovato improvvisamente in pericolo per l’incolumità propria e del detenuto.
La Risposta Delle Autorità
Gli agenti della Polizia di Stato, la squadra mobile dei Falchi e altri colleghi della Penitenziaria sono intervenuti prontamente per riportare la calma e evitare il peggio. Il giovane detenuto, che è costretto a letto e necessita di cure continue, viene frequentemente trasferito in ospedale per controlli, creando notevoli difficoltà logistiche al personale di Nisida.
Criticità Del Sistema Penitenziario
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha denunciato le criticità del sistema penitenziario minorile e la gestione di detenuti stranieri e con fragilità psichiatriche. “Occorre un’analisi seria di quanto sta accadendo nelle strutture minorili, perché i segnali di allarme ci sono da troppo tempo”, ha affermato. Questo episodio evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e risorse per il sistema penitenziario minorile, al fine di garantire la sicurezza e il benessere dei detenuti e del personale di scorta.Fonte