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Cronaca

Bimba morta in casa a Tufino, mamma avvertita oltre 12 ore dopo. Disposta autopsia

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Bimba morta in casa a Tufino, mamma avvertita oltre 12 ore dopo. Disposta autopsia

La Procura di Nola ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte della bambina caduta dalle scale della casa di una zia a Tufino (Napoli); la tragedia alle prime ore di sabato 14 dicembre.

L’abitazione dove si è verificata la tragedia, a Tufino (Napoli)

È stata disposta l’autopsia sul corpo della bambina di 4 anni deceduta nella notte tra venerdì e sabato a Tufino, in provincia di Napoli, a seguito della caduta da una scala a chiocciola all’interno dell’abitazione di una cugina del padre a cui era affidata. L’esame sarà necessario per stabilire le cause e la dinamica del decesso, per capire se la piccola sia morta sul colpo o se, come sarebbe emerso, si sarebbe sentita male alcune ore dopo. A quanto apprende Fanpage.it, la madre della bimba ha saputo della tragedia oltre 12 ore dopo.

Disposta l’autopsia sulla bimba morta a Tufino

La dinamica resta uno dei punti cruciali delle indagini, affidate ai carabinieri e coordinate dalla Procura di Nola. Secondo le ricostruzioni, che restano al momento al vaglio, la piccola si sarebbe alzata dal letto di notte e, cercando di raggiungere il piano inferiore al buio, avrebbe perso l’equilibrio sulla scala. Nella caduta avrebbe più volte battuto rovinosamente la testa contro la ringhiera in ferro. Gli adulti in casa avrebbero sottostimato la gravità delle ferite e avrebbero chiamato il 118 soltanto alcune ore dopo, quando la piccola si sarebbe sentita male; a quel punto i sanitari non avrebbero potuto fare altro che constatare il decesso, all’1.30 circa di sabato 14 dicembre. La casa di via Roma, dove vivono la cugina del padre, il marito e i due figli piccoli della coppia, è stata…

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Operaio di 70 anni precipita dal balcone a San Sebastiano al Vesuvio, è grave

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Operaio di 70 anni precipita dal balcone a San Sebastiano al Vesuvio, è grave

Un 70enne è stato ricoverato nell’Ospedale del Mare dopo un incidente sul lavoro: è caduto dal balcone del secondo piano dell’appartamento che stava ristrutturando a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli).

I carabinieri sul luogo dell’incidente, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli)

Sarebbe precipitato dal balcone di un appartamento al secondo piano di uno stabile mentre era al lavoro: dinamica, in via di definizione, del grave ferimento di un operaio di 70 anni, ricoverato in codice rosso all’Ospedale del Mare di Ponticelli, Napoli Est. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale, sono in corso indagini per ricostruire la circostanze e per chiarire la posizione lavorativa dell’uomo.

L’incidente è avvenuto in via Leonardo Da Vinci intorno alle 14.30 di oggi, 17 dicembre. L’uomo, hanno ricostruito i carabinieri, si stava occupando dei lavori di ristrutturazione dell’abitazione; potrebbe avere perso l’equilibrio mentre si trovava in bilico sul balcone, per un movimento avventato o per un capogiro. Il 70enne, soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in ambulanza e in codice rosso all’Ospedale del Mare, dove i medici hanno disposto il ricovero. Parallelamente sono in corso indagini per chiarire la posizione lavorativa della vittima e se al momento dell’incidente rispettava le norme sulla sicurezza sul lavoro.

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Ginecologo arrestato a Cava de’ Tirreni: violenza sessuale su una paziente

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Ginecologo arrestato a Cava de’ Tirreni: violenza sessuale su una paziente

Un medico, A. P., è stato arrestato dai carabinieri a Cava de’ Tirreni (Salerno) per violenza sessuale su una paziente; il ginecologo è stato rinchiuso nel carcere di Salerno.

Un ginecologo è stato arrestato dai carabinieri a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, con l’accusa di violenza sessuale: avrebbe abusato di una sua paziente. L’uomo, A. P., è finito in manette in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare personale in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della locale Procura. Il provvedimento è stato eseguito oggi, 17 dicembre, dai carabinieri della tenenza locale; dopo le formalità di rito il medico è stato condotto nella casa circondariale di Salerno.

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Banda del buco scoperta nel Napoletano: entrano in banca dalle fogne e sequestrano clienti e dipendenti

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Banda del buco scoperta nel Napoletano: entrano in banca dalle fogne e sequestrano clienti e dipendenti

Banda del buco scoperta nella provincia di Napoli: i malviventi hanno fatto irruzione dalle fogne in una banca di Grumo Nevano, sequestrando clienti e dipendenti per due ore e portando via 160mila euro; due sono stati fermati dai carabinieri.

I malviventi sequestrano clienti e dipendenti durante la rapina

Banda del buco in aziona nel Napoletano: avevano scavato dei tunnel nella rete fognaria e, da lì, lo scorso 19 luglio, avevano fatto irruzione in una banca di Grumo Nevano, nella provincia di Napoli e, dopo aver sequestrato clienti e dipendenti, erano riusciti a rubare 160mila euro, oltre al contenuto di quasi tutte le cassette di sicurezza. Quasi sei mesi più tardi, i carabinieri della compagnia di Caivano hanno sottoposto a fermo due persone, indiziate unitamente ad altri complici, ancora in via di identificazione, della rapina aggravata con sequestro di persona: per loro si sono aperte le porte del carcere, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

Il tunnel scavato dai rapinatori nelle fogne

Il tunnel scavato dai rapinatori nelle fogne

I malviventi avevano affittato un locale di fianco alla banca per scavare i tunnel

Dalle investigazioni dei militari dell’Arma è stato possibile individuare il cosiddetto palo della rapina che, stando a quanto emerso, nei mesi precedenti al raid in banca avrebbe affittato un locale di fianco all’istituto di credito per far sì che i lavori di scavo dei tunnel nella rete fognaria procedessero senza intoppi.

Clienti e dipendenti sequestrati per due ore

Così i malviventi, quasi indisturbati, sono riusciti a scavare un tunnel nel sottosuolo, grazie al quale sono poi riusciti a praticare un buco nella parete della banca, utilizzato per…

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