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Cronaca

Vasto incendio in un deposito a Pagani, bruciano cassette di plastica e legno: sul posto i vigili del fuoco

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Vasto incendio in un deposito a Pagani, bruciano cassette di plastica e legno: sul posto i vigili del fuoco

Il rogo, divampato intorno alle 4, è divampato in un deposito di cassette di plastica e legno a Pagani, nella provincia di Salerno. Sul posto i vigili del fuoco, che si sono adoperati per estinguere le fiamme.

Un vasto incendio è scoppiato nella notte a Pagani, nella provincia di Salerno: il rogo, divampato intorno alle 4, ha interessato un deposito nel quale erano stipate cassette di plastica e legno. Sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Salerno, nella fattispecie con sei mezzi dai distaccamenti di Nocera e Sarno e con un’autobotte proveniente da Salerno: i pompieri si sono adoperati per estinguere le fiamme e sono ancora al lavoro per raffreddare le braci ancora attive.

Fortunatamente, l’incendio non ha fatto registrare feriti, ma si contano ingenti danni alla struttura, che tuttavia non sono ancora stati quantificati. Non è ancora noto, inoltre, se, vista la natura del materiale andato in fumo – tra cui, ricordiamo, c’era anche della plastica – saranno effettuati rilievi da parte dell’Arpac per monitorare la qualità dell’aria.

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Cronaca

Denunciato l’uomo che ha colpito con un martello in testa un 51enne in Zona Ospedaliera

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Denunciato l’uomo che ha colpito con un martello in testa un 51enne in Zona Ospedaliera

Denunciato ai carabinieri e segnalato all’Asl il presunto aggressore che avrebbe picchiato un uomo di 51 anni, senza motivo, mentre andava a lavoro, colpendolo con una chiave inglese in testa e procurandogli un trauma cranico.

Immagine di repertorio

Un 51enne viene assalito mentre va al lavoro la mattina, picchiato ripetutamente e colpito con una chiave inglese alla testa. Una violenza cieca e senza motivo. L’uomo cerca di difendersi, scappa, inseguito, chiama aiuto, sviene per le botte subite. Viene soccorso da un passante che chiama la Polizia di Stato e il 118 e portato all’ospedale Cto dove gli vengono diagnosticati un trauma cranico e lesioni al braccio. L’aggressione inspiegabile è avvenuta il 10 novembre scorso attorno alle 7 del mattino nella Zona Ospedaliera, nella V Municipalità Vomero-Arenella. L’uomo, vittima di aggressione, ha poi sporto denuncia ai carabinieri contro il presunto aggressore.

Il caso segnalato a Questura, Asl e servizi sociali

La vicenda è stata segnalata dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, che ha inviato una lettera alla Questura di Napoli ed ai Commissariati di Chiaiano e Arenella: “Ho segnalato la presenza in Zona Ospedaliera di un soggetto pericoloso che, senza alcun motivo, aggredisce i passanti e i residenti. Il soggetto in questione, da quanto appreso per le vie brevi, soffrirebbe di disturbi mentali, che lo rendono particolarmente pericoloso per il prossimo, visto che gli episodi segnalati pare siano numerosi. Questi casi di fragilità vanno affrontati con cura a attenzione a tutela della salute dei pazienti e dell’incolumità delle persone. Per questo, abbiamo segnalato la vicenda, oltre…

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Cronaca

Fugge all’alt, 19enne arrestato a Napoli dopo inseguimento: in auto aveva più di 60mila euro

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Fugge all’alt, 19enne arrestato a Napoli dopo inseguimento: in auto aveva più di 60mila euro

Il 19enne è stato intercettato dalla polizia nel quartiere Barra e arrestato dopo un lungo inseguimento, durante il quale ha anche danneggiato l’auto di servizio.

Immagine di repertorio

Quando ha visto il posto di blocco dei poliziotti, si è dato prontamente alla fuga: bloccato dopo un lungo inseguimento, in auto gli hanno trovato più di 60mila euro. È accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 novembre, a Barra, quartiere della periferie orientale di Napoli, dove gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra della Polizia di Stato hanno arrestato un ragazzo di 19 anni.

I poliziotti, durante un servizio di controllo del territorio, mentre percorrevano via Chiaromonte, hanno notato sopraggiungere un’auto e uno scooter i cui conducenti, alla loro vista, si sono dati prontamente alla fuga nonostante gli agenti gli avessero intimato l’alt. Pertanto, gli operatori di polizia hanno deciso di inseguire l’automobile, il cui conducente ha effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale e per l’incolumità degli altri automobilisti, impattando anche contro la volante; giunto in piazzetta Spinelli, il fuggitivo è stato costretto a fermarsi a causa della foratura di uno pneumatico.

Non senza difficoltà, gli agenti hanno bloccato il conducente dell’auto, che ha tentato la fuga a piedi: si tratta di un 19enne, con precedenti, che è stato trovato in possesso di 1.075 euro. La scoperta più consistente è stata effettuata nell’abitacolo, dove i poliziotti hanno scoperto 62.750 euro, suddivisi in banconote di vario taglio, dei quali il giovane non ha saputo spiegare la provenienza; il 19enne è stato così arrestato per lesioni…

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Cronaca

Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

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Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

Uno dei rapinatori accusato del colpo a David Neres, intercettato, dice di voler usare la stessa tecnica che aveva adottato quando aveva portato via l’orologio a Camilo Zuniga.

David Neres e Camilo Zuniga

“A questo lo seguivo già prima perché giocava nel Benfica, è forte come giocatore, tiene i mostri…”. A parlare, intercettato, è Giuseppe Vecchione, uno dei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita oggi dai carabinieri per la rapina all’attaccante brasiliano David Neres. L’interlocutore è Gianluca Cuomo, anche lui in manette questa mattina insieme al terzo presunto complice, Giuseppe Vitale. I “mostri” sono gli orologi preziosi: quello che il calciatore porta al polso, dal valore di oltre centomila euro, ma anche quello che, sempre su Internet, hanno visto indossato dalla moglie.

Nel dialogo Vecchione fa riferimento a un vecchio episodio, a quando il calciatore Camilo Zuniga venne rapinato dell’orologio. E se ne assume la responsabilità, con orgoglio, dicendo di voler usare la stessa tecnica.

L’orologio “studiato” sui video su Internet

Quell’orologio, un Patek Philippe da oltre centomila euro, i rapinatori lo avevano notato guardando un video pubblicato da una testata giornalistica specializzata in notizie sul Calcio Napoli. Osservando il video di Neres che usciva dal minivan avevano riconosciuto la marca, ma non il modello preciso, tanto che la conferma l’avevano avuta (e con gioia) soltanto dopo il raid: era la versione ancora più preziosa.

Neres rapinato in inglese. Tra i complici due dipendenti Asia, i vestiti nel camion dei rifiuti

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