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Cronaca

Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

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Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

Momenti di pericolo in via Leopardi, nel cuore del quartiere Fuorigrotta, dove qualcuno ha esploso fuochi d’artificio proprio al centro della strada, in mezzo ai palazzi.

Fuochi d’artificio esplosi tra i palazzi in via Leopardi a Napoli (Foto: Fanpage.it)

Momenti di follia quelli che si sono vissuti nella tarda serata di oggi, lunedì 11 novembre, a Fuorigrotta, alla periferia occidentale di Napoli. In via Leopardi, nel cuore del quartiere, sono stati molti i residenti che sono stati turbati da boati molto ravvicinati: proprio al centro della strada, infatti, ignoti hanno fatto esplodere dei fuochi d’artificio. Chi ha pensato che non ci fosse alcun problema a posizionare e a far esplodere dei botti pirotecnici proprio in mezzo alla strada, non ha fatto i conti non soltanto con le auto parcheggiate, ma anche con quelle in transito che, impossibilitate a proseguire oltre, hanno dovuto modificare il loro tragitto; soprattutto, però, i fuochi sono stati esplosi proprio tra i palazzi che sorgono sulla strada, senza badare non soltanto al forte rumore della deflagrazione e al fumo provocato, quanto all’eventuale pericolo che avrebbero potuto arrecare ai condomini.

Proprio per questo, nel vademecum del Ministero dell’Interno sul corretto utilizzo dei fuochi d’artificio, si legge: “Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi”. Inoltre, si legge ancora: “Non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in…

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Cronaca

Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

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Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

Uno dei rapinatori accusato del colpo a David Neres, intercettato, dice di voler usare la stessa tecnica che aveva adottato quando aveva portato via l’orologio a Camilo Zuniga.

David Neres e Camilo Zuniga

“A questo lo seguivo già prima perché giocava nel Benfica, è forte come giocatore, tiene i mostri…”. A parlare, intercettato, è Giuseppe Vecchione, uno dei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita oggi dai carabinieri per la rapina all’attaccante brasiliano David Neres. L’interlocutore è Gianluca Cuomo, anche lui in manette questa mattina insieme al terzo presunto complice, Giuseppe Vitale. I “mostri” sono gli orologi preziosi: quello che il calciatore porta al polso, dal valore di oltre centomila euro, ma anche quello che, sempre su Internet, hanno visto indossato dalla moglie.

Nel dialogo Vecchione fa riferimento a un vecchio episodio, a quando il calciatore Camilo Zuniga venne rapinato dell’orologio. E se ne assume la responsabilità, con orgoglio, dicendo di voler usare la stessa tecnica.

L’orologio “studiato” sui video su Internet

Quell’orologio, un Patek Philippe da oltre centomila euro, i rapinatori lo avevano notato guardando un video pubblicato da una testata giornalistica specializzata in notizie sul Calcio Napoli. Osservando il video di Neres che usciva dal minivan avevano riconosciuto la marca, ma non il modello preciso, tanto che la conferma l’avevano avuta (e con gioia) soltanto dopo il raid: era la versione ancora più preziosa.

Neres rapinato in inglese. Tra i complici due dipendenti Asia, i vestiti nel camion dei rifiuti

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Cronaca

“Le sceneggiature attingono dalla realtà, non il contrario: vi spiego perché attaccare Gomorra non ha senso”

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“Le sceneggiature attingono dalla realtà, non il contrario: vi spiego perché attaccare Gomorra non ha senso”

Lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci risponde alle accuse della destra a “Gomorra” che avrebbe influenzato negativamente i ragazzi.

Intervista a Maurizio Braucci

Scrittore e sceneggiatore

Maurizio Braucci / foto Fanpage.it

Dopo l’impressionante sequenza di giovanissimi uccisi a colpi d’arma da fuoco a Napoli e provincia, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, ha attaccato pesantemente Roberto Saviano dai suoi account social. Il partito di governo ha rivolto allo scrittore offese come “Sciacallo”, sostenendo che la violenza tra i giovani si starebbe diffondendo per emulazione dei personaggi di “Gomorra”, il cui film ricordiamolo è uscito nel 2008 e la serie Tv nel 2014. Un attacco non nuovo quello rivolto a Saviano, ma che assume contorni più drammatici davanti a quello che sta avvenendo nelle strade di Napoli e provincia.

Fanpage.it ha intervistato Maurizio Braucci, sceneggiatore di “Gomorra”, così come de “La paranza dei bambini” altro film incentrato proprio sulla violenza criminale dei giovanissimi. Braucci, che per la lavorazione delle sceneggiature ha sempre lavorato su fatti di cronaca reale, documentandosi anche tra gli operatori di strada, che materialmente intervengono sui minori provando a mostrargli una strada migliore, ha replicato agli esponenti del partito di Meloni ricordano le responsabilità di chi sta al governo, rispetto ad una situazione che ha radici lontane.

Braucci, ha letto i post di Fratelli d’Italia, l’ennesimo attacco a Gomorra ed a Roberto Saviano, ancora una volta si capovolge realtà e fiction, cosa ne pensa?

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Cronaca

Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato

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Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato

� accaduto nella provincia di Avellino, dove un giovane di 23 anni è stato denunciato dai carabinieri per tentata estorsione: ha preteso mille euro da un giovane conosciuto online per non rendere pubbliche le foto hot che quest’ultimo gli aveva inviato.

Una importante attività investigativa quella condotta dai carabinieri di Mirabella Eclano, nella provincia di Avellino, che hanno attentamente monitorato il web, scoprendo così diversi reati perpetrati online. L’indagini più complessa e articolata ha portato i militari dell’Arma a individuare un giovane di 23 anni e a denunciarlo alla competente Autorità Giudiziaria per tentata estorsione. Il 23enne, dopo aver conosciuto un ragazzo online, ha conquistato la sua fiducia, tanto da indurlo a inviargli foto hot: ha così potuto minacciarlo, pretendendo da lui mille euro per non pubblicare quelle immagini intime. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l’autore del reato, che è stato come detto denunciato; i militari dell’Arma hanno oscurato gli account coinvolti.

Due giovani denunciati per truffa

Le indagini dei carabinieri di Mirabella Eclano hanno portato anche alla denuncia di due giovani residenti in Lombardia, accusati di truffa. I due hanno pubblicato online l’annuncio di vendita di un’automobile, a un prezzo particolarmente vantaggioso, riuscendo così a farsi pagare 8mila euro da un 32enne irpino. L’automobile acquistata dall’uomo, però, era intestata a un terzo soggetto, ignaro della vicenda. Le carte prepagate utilizzate per la truffa sono state bloccate.

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