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Cronaca

Rinvenuto cadavere in abitazione a Fuorigrotta: si sospetta una colluttazione con il coinquilino.

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Rinvenuto cadavere in abitazione a Fuorigrotta: si sospetta una colluttazione con il coinquilino.

Nella serata di ieri, un uomo di 63 anni è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Fuorigrotta. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe avuto una colluttazione poco prima con il suo coinquilino, un uomo di 46 anni, che è stato successivamente bloccato dai carabinieri intervenuti sul posto.

La Scena del Crimine

La scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione di un vicino, allarmato dai rumori provenienti dall’appartamento della vittima. I carabinieri, giunti sul luogo, hanno trovato il 63enne ormai privo di sensi e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La scena all’interno dell’appartamento mostrava segni evidenti di una lite violenta.

Il Fermato

Il coinquilino della vittima, un uomo di 46 anni, è stato fermato dai carabinieri poco dopo il ritrovamento del corpo. In evidente stato di agitazione, non è stato in grado di fornire dettagli utili agli investigatori su quanto fosse accaduto. Al momento, è sotto interrogatorio per chiarire la sua posizione e il possibile coinvolgimento nella morte del 63enne.

Indagini in Corso

Le forze dell’ordine stanno ora conducendo una serie di indagini per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. Gli inquirenti stanno anche esaminando eventuali telecamere di sorveglianza installate nelle vicinanze e ascoltando le testimonianze dei vicini di casa. L’obiettivo è chiarire se la lite sfociata nella tragica conclusione abbia motivazioni premeditate o sia frutto di un’escalation improvvisa.

Le Reazioni del Quartiere

La notizia ha scosso profondamente la comunità di Fuorigrotta, un quartiere generalmente considerato tranquillo. Molti residenti descrivono la vittima come una persona riservata ma cordiale. Le autorità locali hanno assicurato che verranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la tranquillità degli abitanti.

Per ulteriori dettagli sull’evoluzione di questa tragica vicenda, è possibile seguire il link fornito: Continua a leggere.

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Cronaca

Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro

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Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro

Riaperta dopo un mese via Kagoshima al Vomero: era stata chiusa per i lavori di messa in sicurezza del terrapieno sovrastante, a rischio crolli.

Dopo i lavori, ha riaperto al traffico via Kagoshima a Napoli, la strada nel quartiere del Vomero chiusa lo scorso 14 ottobre per il crollo di un muro pericolante. Dopo aver terminato l’opera di consolidamento, la strada è stata riaperta nelle scorse ore: si tratta di una arteria cruciale che collega la parte alta del quartiere collinare a via Aniello Falcone con via Tasso, evitando così che il traffico congestionasse tutta la parte bassa della collina.

La chiusura è durata poco più di un mese: come aveva appreso Fanpage.it da fonti qualificate, si era trattato di una chiusura a tempo indefinito, ovvero fino a quando non sarebbe stato messo in sicurezza il terrapieno, ovvero il muro soprastante la strada, dove col tempo sono cresciuti arbusti, cespugli e piante, con il rischio di dissesti e di calcinacci che potrebbero cadere sulle automobili in transito o sui pedoni di passaggio. Un bel caos in zona, vista l’importanza strategica della strada per il traffico veicolare.

Via Kagoshima è anche molto nota per essere la strada intitolata alla omonima città giapponese gemellata con Napoli, che viene celebrata ogni 3 maggio dal 1960 ad oggi. Una somiglianza tale che anche Kagoshima, in Giappone, ha dedicato una lunga strada intitolata a Napoli e al gemellaggio con la città partenopea, che il prossimo anno festeggerà il 65esimo anno di esistenza.

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

L’aggressione nel plesso Scanzano della scuola Salvati di Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.

Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.

Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia

L’insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L’aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.

I genitori, però, avevano chiesto l’allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall’istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per…

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Cronaca

Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga

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Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga

Due giovani di 21 e 28 anni sono stati arrestati sull’A30, all’altezza dello svincolo di Nola: avevano droga e soldi, in casa di uno trovate anche munizioni.

Stavano percorrendo l’autostrada ad alta velocità, sorpassando diverse automobili sulla destra. Di certo non un modo per passare inosservato, quello dei due giovani della provincia di Caserta che, proprio per queste manovre, sono stati fermati dalla Polizia Stradale. E, controllati, sono stati trovati in possesso di centinaia di pasticche di ecstasy e altro stupefacente, oltre che di denaro in contante: per entrambi sono scattate le manette, con destinazione carcere in attesa dell’udienza di convalida.

I due, un 21enne e un 28enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per possesso di armi, sono stati notati venerdì pomeriggio, 15 novembre, dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Caserta Nord lungo l’autostrada A30, all’altezza dello svincolo di Nola. I poliziotti, insospettiti dalla velocità e dalle manovre pericolose tra gli altri automobilisti, ipotizzando che stessero nascondendo qualcosa hanno imposto l’alt per procedere con un controllo.

Nel corso dell’ispezione dell’autovettura sono stati trovati 1.960 euro in contanti, diverse dosi tra cocaina e crack e centinaia di pasticche di ecstasy e MDMA. Gli agenti sono quindi passati alle perquisizioni domiciliari ed è saltato fuori altro: 4 dosi cocaina e materiale per il confezionamento. Il 21enne aveva, inoltre, quattro cartucce calibro 12, motivo per cui è stato denunciato per detenzione illegale di munizionamento. I due arrestati, su disposizione del pm di turno della Procura di…

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