Bako catturato in custody dopo 10 anni

#GiustiziaFatta: dopo 10 anni di latitanza, cade un pezzo grosso della mafia!

La notizia è scoppiata come un fulmine a ciel sereno: Armando Bako, ricercato dal 2013, è stato finalmente catturato in Albania dopo oltre dieci anni di latitanza. Condannato a 29 anni per mafia e traffico internazionale di stupefacenti, Bako era considerato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia.

La sua fuga era iniziata nel 2013, quando era stato emesso il primo ordine di esecuzione per la carcerazione a seguito di una condanna a 22 anni di reclusione per gli stessi reati. Da allora, Bako aveva fatto perdere ogni traccia, riuscendo a muoversi tra diversi Paesi europei grazie all’utilizzo di numerosi alias e documenti falsi. “_Un vero e proprio fantasma_” lo definiscono gli investigatori, che hanno lavorato senza sosta per catturarlo.

Le indagini sono proseguite con costanza nel corso degli anni, grazie anche alla collaborazione tra le autorità italiane e albanesi. “_La cooperazione internazionale è fondamentale nella lotta contro le organizzazioni criminali_” sottolineano gli inquirenti. E proprio questa cooperazione ha permesso, nelle ultime settimane, di individuare la zona in cui il latitante si era rifugiato.

Quando gli agenti albanesi sono intervenuti, Bako ha tentato per l’ennesima volta di nascondere la propria identità, presentando uno degli pseudonimi già utilizzati in passato. Ma le verifiche biometriche hanno fugato ogni dubbio: era davvero lui, l’uomo che l’Italia cercava da oltre un decennio. “_Un lavoro di squadra_” commentano gli investigatori, “_che ha portato a risultati concreti_”.

Ora, dopo dieci anni di latitanza, Armando Bako è stato assicurato alla giustizia. La sua cattura rappresenta non solo la conclusione di un lungo lavoro investigativo, ma anche un nuovo successo nella lotta contro le organizzazioni criminali internazionali che continuano a intrecciare i propri affari tra Europa e Sud America. “_La giustizia è stata fatta_” commenta un alto funzionario di polizia, “_e questo è un messaggio chiaro a tutti i latitanti: non potete nascondervi per sempre_”.