Cronaca
Grottaminarda, 50enne trovata morta in casa: indagano i carabinieri
Nel cuore di Grottaminarda, un tragico evento ha scosso la tranquillità della comunità. Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo senza vita di una donna di 50 anni all’interno della sua abitazione situata in via Bisciglieto. L’allarme è stato lanciato dopo che i vicini, preoccupati per il silenzio insolitamente prolungato della donna, hanno deciso di allertare le autorità.
Il Ritrovamento
L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo e preciso. Dopo aver ricevuto la segnalazione, sono giunti prontamente sul posto, forzando la porta dell’abitazione per accedere all’interno. Una volta entrati, hanno individuato il corpo della donna, disteso in una delle stanze dell’appartamento. La scoperta è stata seguita da altrettanta prontezza dell’équipe medica, che purtroppo non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Le Prime Indagini
Non appena confermata la morte, sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri per avviare le indagini del caso. Al momento, non si esclude nessuna pista, sebbene le prime evidenze non segnalino segni evidenti di violenza. L’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore, fornirà ulteriori dettagli utili a chiarire le cause del decesso. Intanto, la comunità locale è sotto shock per quanto accaduto.
Il Ricordo della Donna
La donna deceduta, il cui nome non è stato al momento divulgato, era ben conosciuta e rispettata nel quartiere. I vicini la descrivono come una persona riservata ma gentile, sempre pronta a dare una mano. La notizia della sua morte ha lasciato un grande vuoto nel cuore di tutti coloro che la conoscevano. I social media locali sono stati inondati di messaggi di cordoglio, dimostrando quanto fosse amata dalla comunità.
In attesa di ulteriori dettagli da parte delle autorità competenti, restiamo in attesa di aggiornamenti che possano far luce su questo tragico evento.
Cronaca
Salvatore Cannova, scomparso in centro a Napoli e trovato morto dopo qualche ora: cosa è successo al 50enne?
L’uomo, che viveva in un basso nel cuore di Napoli, è scomparso lo scorso 8 novembre e poi è stato trovato morto quella stessa notte con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia chiede di sapere cosa gli sia accaduto.
È avvolta dal mistero la morte di Salvatore Cannova, un uomo di 50 anni, dapprima scomparso nel cuore di Napoli e poi ritrovato morto qualche ora dopo, con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia del 50enne vuole sapere cosa sia accaduto a Salvatore Cannova e si è rivolta all’associazione “Penelope”, che si sta adoperando per fare piena luce sulla vicenda: “L’associazione Penelope è accanto alla famiglia di Salvatore Cannova per fare chiarezza su quanto gli è accaduto. Chiunque abbia informazioni a riguardo ci può contattare, anche in anonimo” scrive l’associazione.
Sulla vicenda indaga la polizia di stato, per comprendere cosa sia successo al 50enne, se sia rimasto vittima di un incidente o se possa essersi invece trattato di un omicidio, avvenuto magari in seguito a una lite. In questo senso, molto importanti saranno gli esiti dell’autopsia, che dovrebbero chiarire la precise cause della morte di Salvatore Cannova.
La scomparsa di Salvatore Cannova e il ritrovamento del cadavere
Le tracce di Salvatore Cannova si sono perse lo scorso 8 novembre, quando il 50enne si è allontanato, insieme al suo cane, dal basso in cui viveva nella zona di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli, alla quale aveva fatto ritorno soltanto l’animale. La famiglia, allarmata dalla scomparsa, si era rivolta alle autorità e anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si era occupata della…
Cronaca
Lungomare di Napoli, prende a pugni i passanti, poi lancia un uomo sugli scogli: arrestato per tentato omicidio
Un uomo di 53 anni è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio; una volta portato in commissariato, non ha esitato a minacciare e aggredire anche i poliziotti.
Momenti di follia nella mattinata di ieri, venerdì 15 novembre, sul Lungomare di Napoli, dove un uomo ha cominciato a prendere a pugni i passanti che gli capitavano a tiro e ha poi scaraventato un uomo sugli scogli sottostanti: per questo motivo, un 53enne originario del Venezuela è stato arrestato dalla Polizia di Stato con le accuse di tentato omicidio e lesioni personali.
I poliziotti delle Unità Operative Pronto Intervento del Reparto Prevenzione Crimine Campania, mentre transitavano in via Partenope, hanno notato un uomo mentre aggrediva alcuni passanti con pugni e calci, per poi spintonare un uomo, che in quel momento era seduto sul muretto, facendolo cadere sugli scogli sottostanti. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, ma ciononostante l’uomo ha sferrato un pugno a un altro passante, mandandolo al tappeto; i poliziotti, grazie all’aiuto del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con non poche difficoltà, sono riusciti a bloccare il 53enne.
Anche una volta portato in commissariato, l’uomo ha proseguito nella sua condotta violenta, minacciando e aggredendo più volte i poliziotti; pertanto, è stato arrestato dagli operatori.
Cronaca
“Il cellulare ha il silenzioso, mi nascondi qualcosa” e prende a pugni la fidanzata per strada
Nei confronti di un 28enne è scattato il divieto di avvicinamento alla fidanzata e il divieto di dimore a Fontanarosa, nella provincia di Avellino.
È bastato un piccolo particolare, il cellulare settato in modalità silenziosa, a scatenare la gelosia e la violenza di un uomo di 28 anni, che ha colpito con schiaffi e pugni la fidanzata mentre si trovavano per strada: nei confronti del 28enne, nella tarda serata di ieri, venerdì 15 novembre, i carabinieri hanno eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ragazza e ai luoghi da lei frequentati, nonché del divieto di dimora nel Comune di Fontanarosa, nella provincia di Avellino.
Qualche giorno fa, infatti, i carabinieri della stazione di Fontanarosa erano intervenuti dopo la segnalazione di una lite avvenuta sulla pubblica via e avevano accertato che il 28enne, dopo aver preteso di controllare il cellulare della fidanzata, si era accorto che lo stesso era stato impostato in modalità silenziosa e aveva aggredito con pugni e schiaffi la giovane donna.
Pertanto, la Procura di Benevento, che ha coordinato le indagini, ha raccolto a carico del 28enne gravi indizi di colpevolezza in ordini ai reati di lesioni personali e minacce aggravate. Sulla base delle evidenze raccolte, il gip del Tribunale di Benevento ha ritenuto necessarie le misure disposte in quanto sussistevano fondati motivi per ritenere che il 28enne potesse reiterare i comportamenti violenti nei confronti della fidanzata.