Cronaca
Vela Celeste di Scampia: sicurezza continua, proteste per fondi
Continuano senza sosta i lavori per mettere in sicurezza la Vela Celeste di Scampia, teatro del tragico crollo di un ballatoio che ha causato la morte di tre persone lo scorso mese. Le operazioni di messa in sicurezza sono cruciali per evitare ulteriori tragedie.
credits: Vela Celeste di Scampia, prosegue opera messa in sicurezza. Proteste per il mancato arrivo dei contributi 2
Abbattimento delle passerelle di accesso
È stata abbattuta l’ultima passerella di accesso dall’esterno, rendendo l’edificio completamente inaccessibile se non attraverso l’area cantiere, che è rigorosamente sorvegliata e chiusa. Le passerelle interne, invece, rimarranno operative per permettere alle ditte incaricate di trasportare mobili e altri oggetti pesanti appartenenti alle famiglie sfollate. Queste famiglie non hanno avuto la possibilità di prelevare i propri effetti personali nelle settimane immediatamente successive al crollo.
Le famiglie, intanto, restano senza risposte
Mentre i lavori procedono, le famiglie colpite dal disastro si trovano ancora in una situazione di grande precarietà. L’avvocato Angelo Pisani, legale di alcune delle vittime e dei sopravvissuti, denuncia che queste persone "sono state abbandonate al loro destino". Nonostante sia passato un mese dal tragico crollo, non sono stati ancora messi in atto provvedimenti concreti per aiutare le famiglie a trovare una nuova casa e un sostegno economico.
Mancanza di supporto per le vittime e feriti
"È paradossale che non ci sia stato alcun supporto per le vittime e i feriti", tuona l’avvocato Pisani. "Nulla potrà restituire ciò che hanno perso, ma è inaccettabile che siano lasciati soli a far fronte a questa tragedia". Le vittime sono ancora senza un alloggio sicuro e abitabile e senza alcun sostegno economico adeguato. Inoltre, i parenti delle vittime decedute e, particolarmente, i feriti non hanno ancora ricevuto un’indennità economica sufficiente per poter ricominciare e curarsi dignitosamente.
Critiche al comune di Napoli
Pisani ha criticato duramente il comune di Napoli, accusandolo di abbandonare le famiglie nel momento del bisogno. "Sono stati abbandonati dal comune di Napoli che prima chiedeva anche il canone di locazione in quelle vele. Tutti, dagli sfollati ai familiari delle vittime, hanno diritto a un risarcimento danni". Le parole dell’avvocato risuonano come un appello disperato alla giustizia e all’umanità, nella speranza che le autorità locali intervengano finalmente per alleviare le sofferenze di chi è stato colpito da questa immane tragedia.
Richiesta di risarcimento danni
Angelo Pisani continua a sostenere che le famiglie colpite devono ricevere un risarcimento adeguato. "Il comune deve agire subito per fornire il sostegno necessario. È inaccettabile che le vittime e i sopravvissuti siano lasciati soli". La situazione rimane critica e la speranza è che le autorità locali possano intervenire tempestivamente per risolvere questa emergenza sociale.
L’evolversi di questa situazione sarà seguito con attenzione, nella speranza che finalmente venga fatta giustizia per le vittime della Vela Celeste di Scampia.