Cronaca
Crollo Scampia: perito consegna relazione preliminare ai pm
Crollo a Scampia: Consegnata la Relazione Preliminare del Perito al PM
Il fatale crollo del ballatoio nella vela celeste di Scampia, che ha causato la tragica morte di tre persone e il ferimento di dodici altre, tra cui sette bambine, ha portato alla nomina di un perito da parte della procura di Napoli. Questo esperto, un ingegnere incaricato delle indagini, ha già depositato una relazione preliminare agli investigatori.
Relazione Preliminare del Perito: Prime Informazioni
La relazione preliminare funge da base per comprendere meglio le ragioni del crollo e sarà seguita da una definitiva, prevista entro 60 giorni dall’assegnazione dell’incarico. Questo primo documento offre ai pm Manuela Persico e al procuratore aggiunto Sergio Amato delle informazioni cruciali per il proseguimento delle indagini.
Indagini concentrate su Sgombero e Manutenzione
Le ricerche delle autorità si stanno focalizzando sull’ordinanza di sgombero del 2015, mai eseguita, e sugli interventi di manutenzione effettuati negli anni. Questa parte dell’istruttoria è essenziale per determinare se ci siano state negligenze che possano aver favorito il tragico evento.
Ipotesi di Reato: Crollo e Omicidio Colposo
Al momento, l’indagine ipotizza i reati di crollo e omicidio colposo, nonché lesioni colpose, indirizzando le accuse ancora contro ignoti. Le autorità stanno cercando di stabilire fino a che punto l’inosservanza delle direttive di sgombero o eventuali falle nella manutenzione possano essere responsabili della tragedia.
Conclusioni Attese: Il Focus Rimane Alto
La comunità di Scampia e le famiglie colpite attendono con ansia la relazione definitiva, che potrebbe fare luce sulle responsabilità e portare giustizia alle vittime e ai sopravvissuti. Nel frattempo, le indagini continuano con intensità, cercando di svelare ogni dettaglio che possa chiarire le cause del disastro.
Ricerca di Giustizia e Sicurezza
Questo incidente ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare con serietà le questioni legate alla sicurezza delle strutture abitative, specialmente in aree come Scampia. La speranza è che, dalle indagini in corso, emergano soluzioni concrete per prevenire futuri disastri e garantire un ambiente sicuro per tutti i residenti.
L’attesa si concentra ora sulla consegna della relazione definitiva da parte del perito, che rappresenterà un passo decisivo verso la conclusione delle indagini e l’eventuale attribuzione delle responsabilità.
Cronaca
A Cava de’ Tirreni scoperto un garage dove smontavano le auto rubate
Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: la scoperta della polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.
L’attrezzatura recuperata dalla Polizia a Cava de’ Tirreni
Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: lo hanno scoperto gli agenti di Polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, durante un servizio di controllo del territorio. All’interno, anche una vettura rubata pochi giorni prima e già in parte smontata. Recuperate anche le attrezzature, mentre il proprietario dell’area è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di riciclaggio. Indagini che proseguono per scoprire eventuali terzi coinvolti nella vicenda.
Tutto è accaduto durante un servizio straordinario di controllo del territorio di Cava de’ Tirreni disposto dal commissariato di Polizia del comune metelliano, al quale hanno preso parte anche i Reparti Inquadrati della Polizia di Stato. Durante questi controlli, è stato individuato un garage che, dopo i controlli, si è scoperto fosse adibito allo smontaggio di autovetture provento di furto. Non solo: gli agenti hanno anche trovato un’autovettura particolarmente costosa e già in parte smontata, risultata rubata al legittimo proprietario pochi giorni prima, in provincia di Napoli. Oltre a questo, sono stati trovati numerosi attrezzi per lo smontaggio della componentistica ed un apparecchio elettronico che annullava i segnali GPS posti a bordo delle vetture. Tutto materiale sequestrato, mentre per il proprietario dell’area è scatta la segnalazione per…
Cronaca
Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta
Momenti di pericolo in via Leopardi, nel cuore del quartiere Fuorigrotta, dove qualcuno ha esploso fuochi d’artificio proprio al centro della strada, in mezzo ai palazzi.
Fuochi d’artificio esplosi tra i palazzi in via Leopardi a Napoli (Foto: Fanpage.it)
Momenti di follia quelli che si sono vissuti nella tarda serata di oggi, lunedì 11 novembre, a Fuorigrotta, alla periferia occidentale di Napoli. In via Leopardi, nel cuore del quartiere, sono stati molti i residenti che sono stati turbati da boati molto ravvicinati: proprio al centro della strada, infatti, ignoti hanno fatto esplodere dei fuochi d’artificio. Chi ha pensato che non ci fosse alcun problema a posizionare e a far esplodere dei botti pirotecnici proprio in mezzo alla strada, non ha fatto i conti non soltanto con le auto parcheggiate, ma anche con quelle in transito che, impossibilitate a proseguire oltre, hanno dovuto modificare il loro tragitto; soprattutto, però, i fuochi sono stati esplosi proprio tra i palazzi che sorgono sulla strada, senza badare non soltanto al forte rumore della deflagrazione e al fumo provocato, quanto all’eventuale pericolo che avrebbero potuto arrecare ai condomini.
Proprio per questo, nel vademecum del Ministero dell’Interno sul corretto utilizzo dei fuochi d’artificio, si legge: “Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi”. Inoltre, si legge ancora: “Non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in…
Cronaca
Irruzione nella yogurteria armati di fucile per spaventare un gruppo di coetanei: arrestati due giovani
Il raid è avvenuto a Sarno, nella provincia di Salerno, lo scorso 26 febbraio. I due giovani fecero irruzione armati di fucile nella yogurteria dove si trovava un gruppo di coetanei con i quali c’era stato un precedente litigio, esplodendo anche dei colpi in aria.
Dopo circa nove mesi gli inquirenti sono venuti a capo di un vero e proprio raid intimidatorio andato in scena a Sarno, nella provincia di Salerno, la sera dello scorso 26 febbraio: alcuni giovani armati di fucile fecero irruzione in una yogurteria della città soltanto per intimidire un gruppo di coetanei, con il quale c’erano stati dei precedenti dissidi. Pertanto i carabinieri, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, hanno arrestato due giovani, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione e controllo mediante braccialetto elettronico.
Le indagini dei militari dell’Arma, che si sono avvalse delle analisi dei tabulati telefonici dei due indagati, delle informazioni acquisite tramite social, ma soprattutto delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso tutta l’azione criminale, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due giovani.
In particolare, i due, unitamente a un terzo soggetto, non ancora identificato, facevano irruzione nella yogurteria; uno dei due, prima di entrare, esplodeva due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio. Una volta all’interno dell’esercizio commerciale, i due indagati minacciavano i coetanei vittime del raid, nonché gli altri…