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Cronaca

Boscoreale: sequestro di beni per 759mila euro a ditta abbigliamento

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Boscoreale: sequestro di beni per 759mila euro a ditta abbigliamento

<strong>Sequestro di Beni a Boscoreale: Bloccati 759mila Euro a Ditta di Abbigliamento

Boscoreale – Un duro colpo per i rappresentanti legali di una società di abbigliamento, accusati di omessa dichiarazione: scatta il sequestro beni per un valore totale di 759mila euro.

Intervento della Guardia di Finanza

Questa mattina, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, sia in forma diretta che per equivalente. Il sequestro, dell’importo di 759.319,14 euro, è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti della “VI.ELLE GROUP s.r.l.”.

Verifica Fiscale e Risultati

L’operazione è stata avviata in seguito a una verifica fiscale condotta per gli anni di imposta dal 2019 al 2023. Dalla ricostruzione effettuata è emerso che la società, attiva nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento, avrebbe omesso di presentare le dichiarazioni fiscali per diversi anni.

Importi Omessi e Dettagli Fiscali

Le irregolarità riguardano, nello specifico, l’omessa dichiarazione ai fini IRES per gli anni 2019, 2020 e 2021, con un’imposta dovuta pari a 422.713,21 euro. Inoltre, si è rilevata un’ulteriore omissione ai fini IVA per gli anni 2021 e 2022, con un importo dovuto di 336.605,93 euro.

Misura Cautelare e Sequestro

Le prove raccolte durante l’indagine hanno portato all’emissione della misura cautelare reale, in forma diretta e per equivalente, fino a 759.319,14 euro, cifra corrispondente all’importo complessivo sottratto illecitamente all’Erario. L’esecuzione del provvedimento ha interessato le disponibilità finanziarie e le quote societarie riconducibili alla s.r.l. e al suo rappresentante legale.

Implicazioni e Passi Successivi

Quest’azione rappresenta un importante passo nella lotta contro l’evasione fiscale, mirata a recuperare somme indebitamente sottratte allo Stato. Ulteriori sviluppi dell’indagine potranno fornire ulteriori dettagli sugli eventuali responsabili e sulle prossime mosse giudiziarie.

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

L’aggressione nel plesso Scanzano della scuola Salvati di Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.

Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.

Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia

L’insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L’aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.

I genitori, però, avevano chiesto l’allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall’istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per…

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Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga

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Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga

Due giovani di 21 e 28 anni sono stati arrestati sull’A30, all’altezza dello svincolo di Nola: avevano droga e soldi, in casa di uno trovate anche munizioni.

Stavano percorrendo l’autostrada ad alta velocità, sorpassando diverse automobili sulla destra. Di certo non un modo per passare inosservato, quello dei due giovani della provincia di Caserta che, proprio per queste manovre, sono stati fermati dalla Polizia Stradale. E, controllati, sono stati trovati in possesso di centinaia di pasticche di ecstasy e altro stupefacente, oltre che di denaro in contante: per entrambi sono scattate le manette, con destinazione carcere in attesa dell’udienza di convalida.

I due, un 21enne e un 28enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per possesso di armi, sono stati notati venerdì pomeriggio, 15 novembre, dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Caserta Nord lungo l’autostrada A30, all’altezza dello svincolo di Nola. I poliziotti, insospettiti dalla velocità e dalle manovre pericolose tra gli altri automobilisti, ipotizzando che stessero nascondendo qualcosa hanno imposto l’alt per procedere con un controllo.

Nel corso dell’ispezione dell’autovettura sono stati trovati 1.960 euro in contanti, diverse dosi tra cocaina e crack e centinaia di pasticche di ecstasy e MDMA. Gli agenti sono quindi passati alle perquisizioni domiciliari ed è saltato fuori altro: 4 dosi cocaina e materiale per il confezionamento. Il 21enne aveva, inoltre, quattro cartucce calibro 12, motivo per cui è stato denunciato per detenzione illegale di munizionamento. I due arrestati, su disposizione del pm di turno della Procura di…

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Incidente mortale a Nola, 36enne si schianta con l’auto all’ingresso della zona Asi

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Incidente mortale a Nola, 36enne si schianta con l’auto all’ingresso della zona Asi

Un 36enne è morto a seguito di un incidente stradale ieri sera, 16 novembre, in via Ponte di Nola; l’uomo è deceduto in ospedale.

Immagine di repertorio

Un uomo di 36 anni è deceduto nella tarda serata di ieri, 16 novembre, in un incidente stradale a Nola, in provincia di Napoli: si è schiantato contro il guardrail lungo via Ponte di Nola, località Boscofangone, all’altezza dell’ingresso della zona Asi. Inutili i soccorsi: la vittima è stata trasportata d’urgenza in ospedale ma è morta poco dopo. La cause dell’incidente sono per il momento al vaglio.

Sul posto, intorno alle 22.30, sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso e l’avvio delle indagini. Il 36enne si trovava da solo all’interno della sua automobile, una Ford Focus Station Wagon, avrebbe perso il controllo dell’automobile. La dinamica è in fase di ricostruzione ma, stando ai primi elementi su cui stanno lavorando gli investigatori, nell’incidente non sarebbero coinvolti altri veicoli.

Il 36enne, soccorso dal 118, è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola, ma è deceduto poco dopo nonostante gli sforzi dei sanitari. La Focus è stata sequestrata per ulteriori accertamenti. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se procedere con l’autopsia prima di concedere il via libera per i funerali.

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