Cronaca
Scooter senza casco tra via Toledo e piazza del Plebiscito: “Basta!”
Decine di Ragazzini in Scooter Senza Casco tra le Vie del Centro: Turisti Allibiti
Negli ultimi giorni, un fenomeno preoccupante ha colpito il centro di Napoli: decine di giovani sfrecciano sugli scooter senza casco, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli altri. Questo comportamento irresponsabile ha lasciato i turisti sorpresi e preoccupati, mentre le autorità locali stanno cercando di affrontare la situazione. Simeone ha dichiarato: "Intervenga il Prefetto".
L’Allarme delle Autorità
La situazione è divenuta talmente critica che le autorità locali hanno lanciato un allarme e richiamato l’attenzione del Prefetto. Secondo quanto riportato, le principali aree colpite sono via Toledo e piazza del Plebiscito, luoghi simbolici e frequentatissimi del capoluogo partenopeo. Gennaro Simeone, voce autorevole nel panorama cittadino, ha sottolineato l’urgenza di interventi decisi e tempestivi per arginare il fenomeno e garantire la sicurezza pubblica.
Turisti Sorpresi e Preoccupati
La presenza di numerosi giovani, spesso minorenni, che guidano senza indossare il casco ha creato un clima di preoccupazione tra i visitatori della città. Molti turisti, arrivati a Napoli per godersi le bellezze artistiche e culturali, si sono ritrovati davanti a questa scena sconcertante. Le reazioni variano dal semplice stupore alla vera e propria preoccupazione per quella che è percepita come una mancanza di rispetto delle leggi e della sicurezza stradale.
Richieste di Maggiori Controlli
Numerose sono le richieste di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. La cittadinanza chiede pattugliamenti più frequenti e sanzioni severe per coloro che non rispettano le regole del codice della strada. La speranza è che, attraverso un’opera di prevenzione e repressione, si possa ridurre l’incidenza di questi comportamenti pericolosi.
Un Problema di Educazione Civica
Il problema degli scooter senza casco non è solo una questione di sicurezza, ma anche di educazione civica. È fondamentale che i giovani capiscano l’importanza di rispettare le norme non solo per proteggere sé stessi, ma anche gli altri. L’intervento delle scuole e delle famiglie in questo senso può rivelarsi determinante per formare cittadini più consapevoli e responsabili.
Conclusione
L’invasione degli scooter senza casco a Napoli rappresenta una vera emergenza che necessita di risposte immediate da parte delle autorità. Da un lato vi è l’esigenza di aumentare i controlli e le sanzioni, dall’altro è fondamentale promuovere un senso di responsabilità tra i giovani mediante campagne educative. La sicurezza delle strade è un diritto di tutti e va tutelata con decisione e fermezza.
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Cronaca
In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano
Due 21enni arrestati a Brusciano, nel Napoletano: in auto hashish e una pistola col colpo in canna nel cruscotto.
Immagine di repertorio
Erano in auto con una pistola nel cruscotto colpo in canna ed hashish: due le persone arrestate a Brusciano dai carabinieri durante un servizio a lungo raggio nelle aree popolari nella provincia di Napoli. Nel dettaglio, i militari dell’Arma attorno alle due di notte hanno notato un’automobile con all’interno due persone: da un controllo, è emerso che entrambi fossero 21enni già noti alle forze dell’ordine, e così sono scattate le prime perquisizioni, che hanno permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare quattro grammi di hashish, facendo scattare i controlli più approfonditi.
Ed è stato lì che i carabinieri hanno ritrovato nel cruscotto una pistola a tamburo con matricola abrasa e colpo in canna, all’interno del cruscotto. L’arma, subito sequestrata, sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se ci sia stato un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. Per i due, invece, è scattato l’arresto e si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria: dovranno rispondere di detenzione di arma illegale.
Cronaca
Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore
L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.
Immagine di repertorio
Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.
Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore
Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.
Indagini sulla natura del liquido ingerito
Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.
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Cronaca
“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare
Proseguono le indagini sul pestaggio della prof a Castellammare di Stabia; alcune mamme parlano di video espliciti mandati ai bambini, di cui però non è emersa traccia.
L’insegnante di sostegno picchiata da una trentina di genitori giovedì scorso a Castellammare di Stabia (Napoli) sapeva di essere finita “nel mirino” dei genitori, e credeva che fosse successo per una eccessiva confidenza che aveva dato a una delle bambina e che la madre aveva frainteso. Lo si evince da un messaggio vocale che la prof aveva inviato il giorno prima dell’aggressione e nel quale, oltre ad accennare alla vicenda, la donna manifesta l’intenzione di chiedere un trasferimento. L’audio è stato trasmesso da “Ore 14”, il programma condotto dal giornalista Milo Infante su Rai Due.
Il raid risale al 14 novembre. In quella circostanza un gruppo di circa 30 persone aveva fatto irruzione tentando di linciare la prof; la donna era stata salvata dal padre, che nel parapiglia ha rimediato la frattura di un polso. L’insegnante ha dovuto fare ricorso alle cure mediche: trauma cranico, trenta giorni di prognosi.
Le accuse delle mamme di Scanzano
Alcune delle mamme hanno riferito nel corso della trasmissione di avere denunciato l’insegnante martedì, e di avere segnalato mercoledì e giovedì la vicenda ai vertici scolastici. Secondo il loro racconto gli abusi sessuali sarebbero avvenuti ai danni di 5 bambini e sarebbero collegati ad una chat chiamata “La Saletta” dove, a loro dire, la donna avrebbe mostrato video a contenuto sessuale esplicito e di pedofilia; una delle mamme, sentita dal programma, ha detto che l’insegnante avrebbe anche minacciato di morte una bambina che…