Cronaca
Scandalo truffa Nanni Loy: genero Bosti invia pasta invece di orologi
La truffa dei preziosi a Napoli
Un’operazione della Dda di Napoli ha scoperto una truffa ai danni di un commerciante indiano di preziosi, messa in atto dalla famiglia Bosti. Questa vicenda sembra essere uscita direttamente da un film, ricordando il famoso “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” di Nanni Loy.
Il protagonista di questa truffa da 300mila euro è Luca Esposito, genero del boss Patrizio Bosti. L’episodio risale all’inizio del 2019 quando l’imprenditore indiano interessato all’acquisto di cinque orologi di lusso contattò Esposito tramite i social network.
Dopo aver concordato il prezzo e inviato un bonifico di oltre 330mila euro, l’imprenditore si è visto recapitare pacchi di pasta al posto degli orologi. Le indagini hanno rilevato che il denaro del bonifico è stato dirottato su conti di società prestanome collegati a Esposito.
Minacce e denunce
Solo una piccola parte della somma è stata restituita all’imprenditore indiano, mentre Esposito ha minacciato un suo collaboratore che aveva scoperto la truffa. Il collaboratore si è recato a casa di Esposito per verificare la veridicità degli orologi e ha subito intimidazioni da parte del genero di Patrizio Bosti.
A seguito di questi avvenimenti, sia Esposito che il suo collaboratore sono stati denunciati a Como per truffa. La vicenda è emersa durante un’operazione interforze che ha portato all’emissione di nuove misure cautelari e accuse nei confronti di Patrizio Bosti, dei suoi figli Ettore e Flora e del genero Luca Esposito.
Questa truffa è solo uno degli episodi contestati al clan Bosti, che nel corso degli anni ha accumulato profitti attraverso attività illecite.
