Cronaca
Giugliano: controlli al parco acquatico per vietare cibo esterno
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Polemiche per le Perquisizioni Al Parco Acquatico AcquaFlash di Giugliano
Un video che riprende alcuni clienti perquisiti all’ingresso del parco acquatico AcquaFlash di Giugliano ha rapidamente scatenato forti polemiche e si è diffuso virale sui social media, causando indignazione tra gli utenti.
Perquisizioni Contestate al Parco Acquatico
Nel filmato postato dal deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, si vedono clienti costretti ad aprire le proprie borse per dimostrare di non introdurre cibo nella struttura. Le perquisizioni sono effettuate da personale non qualificato, obbligando i visitatori ad acquistare cibo e bevande all’interno del parco.
Le Parole del Deputato Francesco Emilio Borrelli
“Pagare il biglietto d’ingresso ad AcquaFlash non è sufficiente; tutto ciò che può essere necessario durante una giornata in piscina deve essere comprato all’interno della struttura”, ha osservato Borrelli.
Un Costo Esorbitante per le Famiglie
Borrelli ha aggiunto: “Quanto può costare, dunque, ad una famiglia portare i bambini in piscina? Siamo di fronte a un vero e proprio abuso. Bisogna chiarire che le perquisizioni personali sono consentite solo agli uomini delle forze dell’ordine. Inoltre, è assolutamente illegale vietare l’introduzione di cibi e bevande da casa”.
Verso Regole Più Civili e Meno Invasive
Nel suo intervento, Borrelli ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio: “È comprensibile la necessità di evitare gli eccessi e di stabilire regole che consentano una convivenza civile all’interno del parco, evitando che si trasformi in un bivacco. Tuttavia, è fondamentale non superare i limiti e non attuare forme di prevaricazione”.
Le polemiche scaturite da questo episodio hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità, evidenziando la necessità di una regolamentazione più chiara e rispettosa dei diritti dei cittadini.
Cronaca
“Otto ragazzini mi hanno devastato l’auto, uno aveva una pistola”: la denuncia di un tassista a Napoli
Il tassista si è rivolto al deputato Francesco Emilio Borrelli per denunciare la devastazione della sua vettura da parte di un gruppo di giovanissimi.
È diventata virale la denuncia di un tassista napoletano che, con tanto di foto, ha documentato i danni arrecati al suo taxi da un gruppo di ragazzini che, entrati nell’abitacolo da clienti, hanno devastato gli interni della vettura. Stando a quanto racconta l’uomo, in piazza Plebiscito otto giovanissimi hanno chiesto al tassista di portarli a San Giovanni a Teduccio. Una volta all’interno del taxi, però, hanno distrutto gli interni, andando via poi senza pagare la corsa.
Nel tentativo che la sua denuncia avesse una eco più forte, il tassista si è rivolto al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato le parole del malcapitato, ma soprattutto le foto degli interni del taxi devastati, sui suoi profili social. Il tassista ha scritto al deputato:
Signor Borrelli, sono un tassista vittima della follia dei ragazzini. L’altra notte avevo caricato sul mio taxi dei ragazzi a piazza a piazza del Plebiscito per andare a San Giovanni a Teduccio. Erano in 8 e mi hanno devastato tutti gli interni e poi sono scappati senza nemmeno pagarmi la corsa. Ho allertato il 112 che è intervenuto senza riuscire ad acciuffarli. Tra quei balordi ce n’era anche uno armato di pistola
Cronaca
Picchia la compagna fino a farla svenire, arrestato. Era già finito in manette per stalking alla ex
In carcere un trentenne dello Sri Lanka, rintracciato dalla Polizia di Stato a Napoli: aveva picchiato la donna provocandole gravi lesioni e si era reso irreperibile.
Immagine di repertorio
Aveva aggredito la compagna, l’aveva presa a calci e pugni fino a farle perdere i sensi e poi era scappato. E, è emerso dalle indagini, anche in passato si era reso responsabile di violenze, nei confronti della ex. Protagonista un cittadino dello Sri Lanka, non ancora trentenne, che è stato rintracciato dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi, destinatario di una ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere: dovrà rispondere di lesioni gravi aggravate da futili motivi, commesse nei confronti della compagna connazionale.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, è arrivato in conseguenza dell’ultimo episodio, datato 13 ottobre: quel giorno la compagna era finita in ospedale in gravi condizioni, selvaggiamente picchiata fino a farla svenire. Quando la donna era stata soccorsa, dell’uomo ormai non c’era traccia. Delle indagini si erano occupati gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dalla 4^ Sezione della Procura di Napoli – Violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione; dagli accertamenti è emerso che a causare quelle lesioni era stato il compagno, connazionale della vittima.
Ed era venuto fuori che l’uomo, pluripregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio, era già finito in manette per una situazione simile: era stato arrestato per atti persecutori ai danni della ex compagna. Il “grave e allarmante…
Cronaca
Il cane che aspetta ogni giorno il padrone nel cimitero di Castel Volturno: il video finisce in Rete
A Castel Volturno, un cane torna tutti i giorni al cimitero alla “ricerca” del suo padrone. E il video diventa virale su Tik Tok e in Rete.
Un cane che, ogni giorno, arriva nel cimitero di Castel Volturno e attende il ritorno del suo padrone tra le bare dei defunti. Il tutto immortalato da un telefonino, con le immagini diffuse in Rete e subito diventate virali. Una storia particolare, quella che arriva dalla provincia di Caserta, e che ricorda in parte quella di Hachiko e di altri cani che, anche dopo la morte dei propri padroni, dimostrano una fedeltà ed un attaccamento che va oltre ogni barriera.
Nel suo caso, il cane non torna sulla tomba dei propri padroni, ma si aggira per le varie lapidi del cimitero di Castel Volturno alla ricerca di chi lo aveva allevato: l’ex guardiano del cimitero. La storia, rimbalzata in Rete, è quella di un cane che è stato cresciuto proprio là, nel cimitero locale, dall’allora guardiano. E che anche ora che lui non c’è, torna sempre sul posto dove è cresciuto, nell’attesa che lui riappaia. In tanti su Tik Tok e gli altri social media sono rimasti stupiti di fronte a questa fedeltà. “Molto più fedele di tanti esseri umani”, “Questo sì che è amore”, e così via. Tante frasi, tutte a celebrare l’incredibile affetto di questo cane per il suo padrone.
E c’è anche chi ora propone di costruirgli una cuccia. “Non potrà restare sempre all’aperto ora che arriva l’inverno”, sottolineano nei commenti al video. E in tanti si sono detti disponibili a portare…