Cronaca
Giugliano: controlli al parco acquatico per vietare cibo esterno
Polemiche per le Perquisizioni Al Parco Acquatico AcquaFlash di Giugliano
Un video che riprende alcuni clienti perquisiti all’ingresso del parco acquatico AcquaFlash di Giugliano ha rapidamente scatenato forti polemiche e si è diffuso virale sui social media, causando indignazione tra gli utenti.
Perquisizioni Contestate al Parco Acquatico
Nel filmato postato dal deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, si vedono clienti costretti ad aprire le proprie borse per dimostrare di non introdurre cibo nella struttura. Le perquisizioni sono effettuate da personale non qualificato, obbligando i visitatori ad acquistare cibo e bevande all’interno del parco.
Le Parole del Deputato Francesco Emilio Borrelli
“Pagare il biglietto d’ingresso ad AcquaFlash non è sufficiente; tutto ciò che può essere necessario durante una giornata in piscina deve essere comprato all’interno della struttura”, ha osservato Borrelli.
Un Costo Esorbitante per le Famiglie
Borrelli ha aggiunto: “Quanto può costare, dunque, ad una famiglia portare i bambini in piscina? Siamo di fronte a un vero e proprio abuso. Bisogna chiarire che le perquisizioni personali sono consentite solo agli uomini delle forze dell’ordine. Inoltre, è assolutamente illegale vietare l’introduzione di cibi e bevande da casa”.
Verso Regole Più Civili e Meno Invasive
Nel suo intervento, Borrelli ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio: “È comprensibile la necessità di evitare gli eccessi e di stabilire regole che consentano una convivenza civile all’interno del parco, evitando che si trasformi in un bivacco. Tuttavia, è fondamentale non superare i limiti e non attuare forme di prevaricazione”.
Le polemiche scaturite da questo episodio hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità, evidenziando la necessità di una regolamentazione più chiara e rispettosa dei diritti dei cittadini.
