Cronaca
Donna del ras di Marianella trasformò immobile comunale in bunker
Napoli. Un’operazione congiunta tra Carabinieri e Polizia Locale ha portato al sequestro di un appartamento comunale a Napoli, che era stato trasformato in un vero e proprio bunker.
Sequestro di un alloggio comunale trasformato in bunker
L’immobile, situato in vico Torre nel quartiere Marianella, era stato completamente modificato con lavori edili illegali che lo avevano reso autonomo, dotandolo di un cortile di circa 200 metri quadri ottenuto occupando area pubblica.
Accesso al bunker attraverso un cancello abusivo
L’accesso al bunker avveniva tramite un cancello costruito su un muro di cinta, che conduceva a un cortile, permettendo l’ingresso all’alloggio completamente ristrutturato in modo non legale.
Legami con la criminalità organizzata
Le indagini hanno rivelato che l’abitazione era occupata da una donna legata a un esponente di un noto clan camorristico della zona, recentemente incarcerato. Si sospetta che la coppia stesse allestendo il bunker per utilizzarlo come rifugio in caso di necessità.
Dettagli dell’operazione
L’operazione è stata avviata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Vomero durante l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo è stato arrestato in un recente blitz anticamorra.
Intervento della Polizia Locale e conseguenze
Notate le modifiche illegali all’immobile, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento della Polizia Locale, che ha proceduto al sequestro dell’intera struttura per violazioni delle norme edilizie e del codice penale, tra cui l’occupazione abusiva e la trasformazione dello stato dei luoghi.
Ristabilita la legalità
Le forze dell’ordine hanno dunque ripristinato la legalità, sequestrando il bunker abusivo e tutelando il patrimonio pubblico. Questa operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, che cerca di appropriarsi illegalmente dei beni del Comune e radicarsi nel territorio.
Cronaca
Auto contro un motorino, il mezzo sbalzato ne colpisce un altro: tre feriti, uno grave
Incidente a Torre del Greco, nel Vesuviano: un’auto contro un motorino che, sobbalzato, finisce contro un’altra moto. Tre feriti, un 18enne in gravi condizioni.
Una delle due moto incidentate
Tre feriti, uno dei quali in gravi condizioni, a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dopo un incidente che ha visto coinvolti tre mezzi: un’automobile e due motorini. L’impatto è avvenuto in via Purgatorio, la strada che porta in piazza Luigi Palomba, all’altezza del civico 99 dove si trova anche l’incrocio con via Lamaria. Le indagini sono ancora in corso, soprattutto sulla dinamica, ma da quanto ricostruito finora dai carabinieri intervenuti sul posto sembrerebbe che un’utilitaria, guidata da un 21enne del posto, abbia impattato frontalmente contro uno scooter che gli si sarebbe parato contro poco prima, invadendo la corsia di marcia opposta: nell’impatto, il motorino è stato sbalzato di diversi metri, colpendo un altro motorino che in quel momento era in marcia.
Nulla di grave per il 21enne che era alla guida dell’automobile, feriti invece tutti i giovani a bordo dei due motorini: sul primo viaggiavano un 20enne con un passeggero di 18 anni, sul secondo, colpito dall’altro mezzo, un 14enne. Entrambi i guidatori sono rimasti feriti ma non in pericolo di vita, e sono stati portati all’ospedale Maresca di Torre del Greco per le cure del caso. Più gravi le condizioni del 18enne passeggero del primo motoveicolo, quello colpito dall’automobile e poi “volato” su un altro motorino: il ragazzo è stato portato all’Ospedale del…
Cronaca
A Napoli due settimane di sangue, uccisi 3 ventenni. Tanti i feriti minorenni
In due settimane a Napoli sono stati uccisi tre giovanissimi: Arcangelo Correa, Santo Romano ed Emanuele Tufano. Negli ultimi 5 mesi ci sono stati numerosi ferimenti tra giovanissimi, anche legati alla camorra.
Emanuele Tufano, 15 anni, Santo Romano, 19 anni, oggi Angelo Correra, 18 anni da due settimane: in appena due settimane sono tre i giovanissimi uccisi a colpi di pistola tra Napoli e provincia. E il numero aumenta se si considerano anche i feriti, e quelli che sono scampati alla morte per un soffio: almeno un’altra decina di casi soltanto negli ultimi cinque mesi. Storie diverse, ma con un elemento comune: da entrambi i lati della pistola c’è un ragazzo con meno di venti anni, in molti casi minorenne.
Tre omicidi di giovanissimi in due settimane
Emanuele Tufano, 15 anni, è stato ucciso la notte del 24 ottobre, un proiettile mortale lo ha raggiunto alla schiena durante un inseguimento tra via Carminiello al Mercato e il corso Umberto I, nel centro di Napoli. Le ricostruzioni parlano di una sparatoria tra bande di giovanissimi, una proveniente dalla Sanità e l’altra dal quartiere Mercato. Nei due gruppi ci sarebbero stati molti giovanissimi, anche quattordicenni.
Una settimana dopo è stata la volta di Santo Romano, 19 anni. A sparargli è stato un 17enne, individuato poche ore dopo dai carabinieri. L’omicidio sarebbe avvenuto dopo un litigio, nato per una scarpa sporcata, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) nella notte tra il 1 e il 2 novembre. Gli amici della vittima sostengono che il ragazzo avesse fatto da…
Cronaca
Ragazzo ucciso a Napoli, Fratelli d’Italia se la prende con Saviano e Gomorra
aggiornamento
9 Novembre 2024
21:03
La morte del diciottenne Arcangelo Correra a Napoli diventa terreno di scontro politico. Fdi attacca lo scrittore Saviano.
Uno dei protagonisti della serie tv Gomorra, sul set
Fratelli d’Italia in Campania commenta la vicenda dell’ennesimo ragazzo ucciso a colpi di pistola a Napoli, Arcangelo Correra, 18 anni, puntando l’indice accusatorio sulla serie tv “Gomorra”, 5 stagioni andate in onda dal 2014 al 2021 e con l’ispiratore della saga, lo scrittore Roberto Saviano, autore dell’omonimo romanzo-besteller e co-sceneggiatore sia del film di Matteo Garrone che del prodotto televisivo.
A parlare è Antonio Iannone, commissario di Fratelli d’Italia in Campania: «Dobbiamo inevitabilmente constatare che la ‘Gomorra’ di Saviano ha favorito i fenomeni di emulazione criminale rendendo i suoi personaggi eroi o miti tra i più giovani, specie tra quelli delle famiglie più disagiate» accusa.
Saviano aveva accusato il centrodestra e il decreto Caivano sulla devianza giovanile. Iannone replica: «Anche oggi Saviano non ha perso l’occasione per mettersi in mostra di fronte a tragedie giovanili che proprio la sua ‘cultura’ ha contribuito a creare. Di fronte a questi drammatici episodi confermiamo il nostro impegno che si e’ tramutato in provvedimenti come quello su Caivano che, al contrario delle parole pericolose di Saviano, stanno ponendo le basi per…