Cronaca
Blackout all’Arenella: centinaia senza corrente elettrica
Blackout nella Zona Collinare di Napoli: Centinaia di Residenti Senza Corrente
Nella serata del 10 luglio, una serie di guasti ha causato un blackout nella zona collinare di Napoli, lasciando centinaia di persone senza corrente elettrica. Inoltre, l’interruzione di energia ha fatto sì che molti non potessero utilizzare i condizionatori in una serata particolarmente afosa, aumentando così il disagio tra i residenti.
I Dettagli del Blackout
Il blackout si è verificato nell’area dell’Arenella, colpendo numerosi edifici e lasciando le persone senza luce e refrigerazione in una delle serate più calde dell’estate. Le cause precise del blackout sono ancora in fase di indagine, ma i primi rapporti indicano una serie di guasti che hanno colpito la rete elettrica locale.
Impatti sulla Comunità
La mancanza di corrente durante una sera così calda ha creato notevoli disagi per i residenti. La temperatura e l’umidità elevate hanno reso la situazione particolarmente difficile, essendo impossibile utilizzare i condizionatori d’aria. Molte famiglie hanno dovuto ricorrere a ventagli manuali o tentare di trovare refrigerio all’aperto.
Interventi in Corso
Le squadre tecniche sono immediatamente intervenute per risolvere i guasti e ripristinare la corrente il più rapidamente possibile. Tuttavia, per alcune famiglie, il ripristino dell’elettricità ha richiesto diverse ore. Le autorità locali hanno chiesto pazienza e comprensione da parte dei residenti, assicurando che stanno facendo tutto il possibile per risolvere la situazione.
Prevenzione di Futuri Blackout
Questo incidente mette in luce l’importanza di aggiornare e mantenere la rete elettrica per prevenire futuri blackout. Le autorità stanno già considerando misure preventive per evitare che simili disagi si ripetano, soprattutto nei mesi estivi quando la domanda di energia raggiunge il picco.
Per ulteriori dettagli su questo blackout, si prega di consultare l’articolo completo su Fanpage: Continua a leggere
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…