Cronaca
Alcol non commestibile dall’Est Europa trasformato per cocktail in Italia
La Guardia di Finanza Scopre una Frode Fiscale sull’Alcol Etilico a Benevento
La Guardia di Finanza di Benevento ha svelato un sofisticato sistema di evasione fiscale legato all’alcol etilico, utilizzato nella produzione di bevande alcoliche. La frode consisteva nell’importazione di alcol etilico non commestibile dall’Est Europa, che veniva poi trasformato in Italia per essere utilizzato nella preparazione di cocktail.
Il Modus Operandi della Frode
Le indagini condotte dalle autorità hanno rivelato che il sistema di frode implicava l’importazione di alcol etilico non commestibile. Questo prodotto, proveniente principalmente dai paesi dell’Est Europa, veniva successivamente modificato illegalmente sul territorio italiano per renderlo adatto al consumo umano. In questo modo, i frodatori potevano evitare il pagamento delle tasse dovute su questo tipo di alcol, che sono notoriamente elevate.
L’Impeto delle Indagini
La scoperta del sistema di frode ha richiesto un’accurata indagine da parte della Guardia di Finanza, che ha monitorato diversi punti di ingresso e distribuzione della merce sospetta. Attraverso una serie di controlli e verifiche incrociate, è stato possibile risalire alla rete di trafficanti e ai metodi utilizzati per la trasformazione illegale dell’alcol etilico.
Conseguenze della Frode
Le conseguenze di questa operazione sono significative, non solo dal punto di vista fiscale ma anche per la sicurezza dei consumatori. L’uso di alcol etilico non destinato al consumo umano potrebbe rappresentare un grave rischio per la salute, considerato che queste sostanze non subiscono i rigidi controlli di qualità previsti per i prodotti alimentari. L’operazione ha portato all’arresto di diverse persone coinvolte e al sequestro di numerose quantità di alcol.
La Reazione delle Autorità
Le autorità locali hanno espresso soddisfazione per il successo dell’operazione, sottolineando l’importanza di proseguire con le indagini per garantire la sicurezza alimentare e la correttezza fiscale. Inoltre, hanno annunciato l’intenzione di intensificare i controlli sui prodotti importati dall’Est Europa, al fine di prevenire ulteriori frodi di questo genere.
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Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…
Cronaca
Prima la lite, poi l’inseguimento in auto e l’accoltellamento: fermato 20enne nel Casertano
Prima la lite, poi le coltellate dopo un inseguimento nel Casertano: fermato il presunto responsabile, la lite per futili motivi.
Immagine di repertorio
Una lite per futili motivi sfociata in accoltellamento: ancora violenza tra giovani, stavolta nel Casertano. Un ventenne è finito così in carcere a Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. Il giovane ferito se la caverà con ferite all’avambraccio destro.
Tutto è iniziato la sera del 15 novembre scorso, quando si era avuta una violenta lite in via Verga a Casal di Principe, forse scaturita per ragioni sentimentali, tra i due giovani. Uno dei due, resosi conto del pericolo, avrebbe tentato di fuggire a bordo della propria automobile, venendo inseguito dall’aggressore che, una volta raggiunto, lo avrebbe ferito all’avambraccio destro con un coltello a serramanico, minacciandolo anche di nuove aggressioni, stavolta con armi da fuoco, prima di scappare dal posto. La vittima era rimasta ferita all’avambraccio nel tentativo di difendersi dalle coltellate all’addome che l’aggressore tentava di infliggergli nelle fasi concitate dell’aggressione.
Una volta scappato via l’autore delle coltellate, la vittima è stata portata all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato dimesso successivamente alle cure ricevute. Le indagini della Procura della Repubblica di Napoli Nord, intanto, ha emesso questa mattina un fermo nei confronti dell’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, accusato di vari reati tra cui tentato omicidio aggravato da…