Cronaca
Uccide connazionale filorusso durante lite sulla guerra, ucraino ricorre a Cassazione per domiciliari
Il 27enne ucraino Oleh Kurk è stato condannato in primo e secondo grado per aver ucciso un connazionale di 40 anni durante un litigio sulla guerra tra Russia e Ucraina. Kurk, che ha colpito l’altro con pugni alla testa, è stato riconosciuto colpevole di omicidio preterintenzionale aggravato. La vittima aveva sostenuto le ragioni del governo di Putin, provocando la reazione di Kurk che si è sentito molto offeso.
La morte del 40enne è avvenuta a causa di una “emorragia subaracnoidea dell’emisfero cerebrale di destra” tre giorni dopo l’aggressione avvenuta il 18 agosto 2022. Dopo essere stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione in primo grado, la pena è stata confermata in appello il 22 marzo. Kurk ora intende ricorrere in Cassazione per chiedere gli arresti domiciliari.
Durante il litigio, la presenza di alcol e la discussione sulla guerra in Ucraina hanno contribuito a far degenerare la situazione. La vittima aveva anche sferrato uno schiaffo a Kurk, scatenando la sua reazione. Il giovane è stato rintracciato grazie alle dichiarazioni della vittima durante il ricovero in ospedale.
Il processo nei confronti di Kurk è stato seguito attentamente da avvocati come Fabrizio De Maio, che ora agisce per ottenere gli arresti domiciliari per il suo cliente. Si spera che la giustizia possa fare luce su questo tragico evento e che si possano trarre le dovute responsabilità.
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