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Cronaca

Polizia Locale interviene su abusi edilizi a Scampia e reati ambientali a San Giovanni, Napoli

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Polizia Locale interviene su abusi edilizi a Scampia e reati ambientali a San Giovanni, Napoli

Interventi della Polizia Locale di Napoli

La Polizia Locale di Napoli ha portato avanti due importanti interventi sul territorio comunale, uno a Scampia e l’altro a San Giovanni, con l’obiettivo di contrastare abusi edilizi e reati ambientali.

Scampia: abusi edilizi e sequestro di volumi

Nel quartiere di Scampia, gli agenti della Unità Operativa, supportati dal Commissariato di Polizia e dal personale ACER, sono intervenuti in via G. Marrazzo dove si trovava un’area porticata di proprietà Acer-Campania. Qui erano stati realizzati abusi edilizi, con la costruzione di due volumi attigui dotati di ingressi separati. I volumi, di dimensioni di circa 12 metri quadrati e 7 metri quadrati rispettivamente, avevano un’altezza di 3,80 metri. In uno dei vani era presente un impianto elettrico e idrico, pavimentazione, un piccolo bagno e due gabbie con volatili, recuperati dal servizio veterinario dell’Asl. Le strutture abusive sono state sottoposte a sequestro in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

San Giovanni: reati ambientali e sequestro di attività

Nel quartiere di San Giovanni, agenti del reparto ambientale della Polizia Locale, insieme a personale dell’esercito italiano e dell’Abc Napoli, hanno condotto un’operazione nell’ambito del patto Terra dei Fuochi. L’ispezione è avvenuta in una ditta di trasporto di prodotti chimici e infiammabili in via Traversa dell’Abbeveratoio. Durante l’ispezione è emerso che l’azienda operava senza l’autorizzazione necessaria, revocata nel 2020. Inoltre, l’impianto dell’autolavaggio gestito dall’azienda non era dotato di un idoneo sistema di depurazione delle acque reflue industriali, che venivano direttamente immesse nella rete fognaria pubblica. L’attività è stata posta sotto sequestro giudiziario e l’amministratore delegato della società è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazioni del codice ambientale.

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Cronaca

Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti

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Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti

Il forte vento che ha soffiato sull’Irpinia ha fatto cadere rami e alberi in tutta la provincia: a Montoro si staccano le lamiere dal tetto di una scuola.

Il forte vento che si è abbattuto oggi su tutta la Campania ha fatto danni soprattutto in Irpinia, dove si registrano diversi rami caduti un po’ ovunque su tutto il territorio e, soprattutto, a Montoro, dove in serata il forte vento ha fatto staccare alcune lamiere dal tetto dell’Istituto Alberghiero, in via Cerreto Cappella. Nonostante l’episodio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all’interno dell’istituto c’erano una ventina di persone, tra frequentatori dei corsi serali e docenti.

Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Montoro, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’istituto. Non si registrano feriti, ma solo tanta paura.

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Cronaca

Picchia la compagna incinta al terzo mese con un bastone: arrestato un 30enne nel Sannio

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Picchia la compagna incinta al terzo mese con un bastone: arrestato un 30enne nel Sannio

Arrestato un 30enne: picchiava la compagna con un bastone mentre lei era incinta. Già in passato era stato condannato per maltrattamenti verso un’altra persona.

Immagine di repertorio

Era arrivato a picchiare la propria compagna, incinta al terzo mese, con un bastone: ma i comportamenti violenti nei suoi confronti erano stati numerosi anche in precedenza. Per lui, un 30enne sannita, sono scattate così le manette con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della compagna. Questa mattina i carabinieri lo hanno raggiunto su mandato della Procura della Repubblica di Benevento, e portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Tutto è iniziato il mese scorso, quando la donna venne aggredita con un bastone di legno riportando varie lesioni, come un ematoma sottocutaneo in regione frontale destra, e una ferita lacero contusa tra l’anulare e il mignolo della mano destra: segni che i militari dell’Arma videro anche chiaramente al momento dell’arresto in flagranza di reato. Dalle dichiarazioni della donna, e dagli accertamenti dei carabinieri, era poi emerso che non si trattasse di un episodio sporadico, ma che fosse solo l’ultimo di una serie di comportamenti vessatori da parte dell’uomo nei confronti della compagna: minacce fisiche, verbali, perfino di morte, nonché ingiurie verso di lei e davanti al figlio minore della donna. Tutti episodi nati per futili motivi, talvolta mentre l’uomo fosse sotto effetto di alcol, durante i quali non avrebbe esitato ad aggredire la donna a calci, tirandole i capelli e sbattendola addirittura con la testa nel muro. L’uomo, che in passato era già stato…

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Cronaca

La casa esplosa ad Ercolano era tornata al proprietario un anno fa grazie alle dirette social

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La casa esplosa ad Ercolano era tornata al proprietario un anno fa grazie alle dirette social

L’immobile della fabbrica di fuochi esplosa ad Ercolano era stato al centro di dirette social e manifestazioni un anno fa. Il proprietario chiedeva aiuto per cacciare un occupante abusivo.

I carabinieri sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano

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Quell’immobile di contrada Patacca, ad Ercolano, solo un anno fa era diventato “famoso”. Prima che diventasse una fabbrica di fuochi d’artificio illegale, quella saltata in aria il 18 novembre uccidendo tre persone, era stata al centro di una storia paradossale che si era trascinata in tribunale, nelle manifestazioni e nelle dirette social: il proprietario, che ora è stato denunciato per omicidio plurimo colposo e disastro colposo, si era battuto a lungo per entrare in possesso dell’appartamento e aveva coinvolto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli e il giornalista Pino Grazioli.

Le dirette sui social per chiedere lo sgombero

In diversi video, risalenti all’estate 2023 e ancora disponibili sul web, si vede il 38enne che si lamenta delle condizioni dell’appartamento al civico 94 di contrada Patacca e afferma di essere costretto a dormire in automobile. L’uomo, documenti alla mano, sosteneva di averlo acquistato, ma un anziano si era infilato dentro dicendo di avere un contratto d’affitto stipulato con l’ex proprietario. A favor di telecamera (anzi, di telefonino), l’uomo ribadiva che quella casa era intestata alla figlia di 12 anni e di essere stato sbattuto fuori insieme alla bambina e alla moglie incinta.

Per la sua situazione si erano mossi anche diversi cittadini, che avevano…

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