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Cronaca

Airpods rubati localizzati: Carabinieri recuperano. Un caso di successo!

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Airpods rubati localizzati: Carabinieri recuperano. Un caso di successo!

I carabinieri recuperano auricolari Apple sottratti da un ufficio
Il recupero di un paio di auricolari Apple da parte dei carabinieri ha fatto scalpore, poiché gli accessori erano stati sottratti da un ufficio e ritrovati grazie alla funzione di geolocalizzazione. La persona che li stava utilizzando è stata denunciata per ricettazione. Questo caso è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per risolvere furti e recuperare oggetti rubati.

Il recupero attraverso la geolocalizzazione

Il recupero degli auricolari è avvenuto grazie alla geolocalizzazione, una funzionalità presente in molti dispositivi elettronici che consente di localizzare la posizione di un oggetto o di una persona. In questo caso, la vittima del furto ha attivato la funzione sul proprio smartphone e ha fornito ai carabinieri le informazioni necessarie per individuare la posizione esatta degli auricolari.

La denuncia per ricettazione

Una volta individuati gli auricolari e identificata la persona che li stava utilizzando, i carabinieri hanno proceduto con la denuncia per ricettazione. Questo reato consiste nell’acquisto, ricezione o detenzione di beni provenienti da un furto o da un altro reato con l’intento di trarne un profitto. La persona denunciata rischia una sanzione penale e il sequestro degli oggetti rubati.

Il ruolo della tecnologia nella lotta contro i furti

Questo caso dimostra l’importanza della tecnologia nella lotta contro i furti e nella tutela dei cittadini. Grazie alla geolocalizzazione e alla collaborazione tra vittime e forze dell’ordine, è possibile recuperare oggetti rubati e identificare i responsabili dei reati. La consapevolezza dell’esistenza di queste funzionalità può essere un deterrente per i potenziali ladri e un aiuto per le autorità nella risoluzione dei casi di furto.

Conclusioni

Il caso del recupero degli auricolari sottratti dall’ufficio e ritrovati grazie alla geolocalizzazione è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata a fin di bene per garantire la sicurezza e la tutela dei beni delle persone. La collaborazione tra le vittime dei furti e le forze dell’ordine è fondamentale per contrastare la criminalità e assicurare giustizia.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda

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Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda

Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

21 Novembre 2024

13:46

La pm Antonella Fratello, al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ha chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, accusato del delitto.

Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda

Chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli, la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023. Nel chiedere il carcere a vita per il presunto assassino di Maimone, il pubblico ministero dell’antimafia Antonella Fratello ha usato le stesse espressioni gergali contenute nelle intercettazioni, asserendo che Valda uscisse sempre armato allo scopo di creare “tarantelle” (problemi, in dialetto napoletano) e di “schiattare” (uccidere).

Le richieste di condanna per gli altri imputati

Davanti alla Corte d’Assise di Napoli, la pm Fratello ha richiesto inoltre 8 anni di carcere per Giuseppina Valda, sorella del presunto killer e per lo zio, Giuseppe Perna; per Alessandra Clemente, cugina di Valda e Pasquale Saiz ha invece chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione; 6 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, mentre 3 anni per Salvatore Mancini.

La lite per una scarpa, Maimone ucciso da un proiettile vagante

Nel corso del processo di primo grado che vede…

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Napoli, la sede del PD vicino la Stazione Centrale devastata durante la notte: indagano i carabinieri

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Napoli, la sede del PD vicino la Stazione Centrale devastata durante la notte: indagano i carabinieri

Ignoti hanno fatto irruzione nella notte all’interno della sede del PD di San Lorenzo, nei pressi della Stazione Centrale di Napoli, mettendola a soqquadro. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

La sede del PD San Lorenzo devastata (Foto: Marco Sarracino)

È stata completamente devastata, messa a soqquadro, la sede del Partito Democratico di San Lorenzo, in via Domenico Cirillo, a due passi dalla Stazione Centrale di Napoli. Da quanto si apprende, nella notte appena trascorsa, ignoti hanno fatto irruzione negli uffici del PD, distruggendo alcuni arredi; al momento, pare non sia stato portato via nulla. Sul posto, allertati dal 112, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e avviato le indagini per risalire alle motivazioni del raid e ai responsabili.

L'ingresso della sede del circolo PD di San Lorenzo

L’ingresso della sede del circolo PD di San Lorenzo

Marco Sarracino (PD): “Non ci intimidiscono”

Solidarietà al circolo di San Lorenzo è stata espressa dal deputato del PD Marco Sarracino, che su Facebook ha pubblicato le foto della sede messa a soqquadro e ha scritto:

Solidarietà e vicinanza al circolo del PD San Lorenzo di Napoli. Purtroppo non è la prima volta che questa sede viene attaccata e devastata. Il segnale, chiarissimo, che la nostra presenza, il nostro lavoro e il nostro radicamento in quel quartiere infastidisce qualcuno. Ma se pensano di intimidire una delle migliori realtà del PD Napoli, sbagliano di grosso

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Riabbraccia la mamma il bimbo di 6 mesi portato via dal papà in America: consegnato dalle autorità Usa

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Riabbraccia la mamma il bimbo di 6 mesi portato via dal papà in America: consegnato dalle autorità Usa

Il bimbo di 6 mesi è stato consegnato alla mamma Claudia Ciampa dalle autorità della California. Ieri il piccolo era stato individuato negli Stati Uniti d’America.

Ha riabbracciato oggi la mamma, Claudia Ciampa, il bimbo portato via da di 6 mesi portato via dal papà americano negli Stati Uniti. Questa mattina, giovedì 21 novembre 2024, le autorità della California hanno consegnato il piccolo alla madre originaria di Piano di Sorrento, in provincia di Napoli. La donna aveva denunciato la scomparsa del suo figlioletto durante una vacanza in Puglia, il 30 agosto scorso. La storia della mamma della costiera sorrentina ha sconvolto tutta l’Italia ed è stata al centro anche di trasmissioni Tv, come la Vita in diretta. La donna si era rivolta anche a Papa Francesco e alle autorità italiane per ritrovare il suo bimbo. Per una soluzione della vicenda si era attivato anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.

L’annuncio del Ministero degli Esteri italiano: “Ha riabbracciato la mamma”

L’annuncio del sospirato abbraccio è stato dato questa mattina proprio dalla Farnesina: “Il bimbo è nelle braccia della madre!”, il messaggio ricevuto dal Ministero degli Esteri dalla console d’Italia a Los Angeles. Il bimbo è stato temporaneamente consegnato alla madre. Il ministero degli Esteri ha confermato la vicenda. Il bimbo sta bene e ha potuto riabbracciare la mamma italiana dopo 3 mesi. Il piccolo era stato individuato due giorni fa in California, Stato della costa orientale statunitense, dalle autorità americane.

Il giudice, ieri sera, aveva deciso l’affido temporaneo e la signora Ciampa si era immediatamente recata negli Stati…

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