Cronaca
di fronte alle politiche governative restrittive, i Comitati organizzano la monta della protesta.
Il caos continua per gli utenti delle linee Eav a causa di ritardi e cancellazioni dovuti alla mancanza di personale disponibile per effettuare ore straordinario. La protesta è iniziata a causa della proposta dell’Ente Autonomo Volturno di modificare i turni di lavoro, rendendo il servizio ancora meno efficiente del solito e creando disagi per i viaggiatori.
L’Ente Autonomo Volturno ha annunciato ieri che la discordia è scoppiata a seguito della proposta aziendale di cambiare i turni di lavoro, con ripercussioni dirette sulle operazioni giornaliere e sull’esperienza dei passeggeri. I portavoce dei gruppi Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”, Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, hanno commentato la situazione attuale dicendo: “Dopo tanto tuonare alla fine è arrivata la tempesta”.
I due portavoce hanno evidenziato come i segni di una gestione fallimentare dell’Eav si siano manifestati oggi, mettendo in luce le lacune nella gestione del servizio ferroviario delle linee della Circumvesuviana. Criticano aspramente un’offerta di servizio che non ha mai soddisfatto le esigenze dei pendolari nel corso degli anni, ignorando le loro richieste.
Ciniglio e Ferraro aggiungono che la gestione fantasiosa con meno corse, tempi di attesa più lunghi, limitazioni alla Sorrento, soppressioni e ritardi ha offeso sia i clienti che i dipendenti. L’esasperazione dei viaggiatori si è ora unita al malcontento dei dipendenti, che hanno rifiutato di effettuare lavoro straordinario di fronte al silenzio dell’azienda riguardo a ogni proposta.
I portavoce continuano dicendo che nonostante più di mille assunzioni, il servizio ferroviario rimane ancorato agli straordinari del personale viaggiante, il che è eccessivo. “La nostra dignità e educazione meritano rispetto da parte di tutti: azienda, Regione, sindaci, prefetto e sindacati. Non occupiamo i binari per viltà, ma per evitare ulteriori danni alla ‘famiglia’ dei viaggiatori. Il treno è un mezzo per raggiungere lavoro e scuola, non per riempire poltrone”.
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