Cronaca
Condannati a 18 anni di carcere membri del Clan della 167 per attività criminali
A Arzano, è stata emessa recentemente la sentenza con la formula del rito abbreviato per quattro esponenti del clan della 167, accusati di tentata estorsione aggravata al bar Bellagio. Tra i condannati ci sono Davide Pescatore, Giuseppe Bussola, Salvatore Lupoli e Antonio Alterio, tutti condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione. La denuncia del commerciante e le immagini della videosorveglianza hanno giocato un ruolo chiave nel processo.
I quattro detenuti erano stati arrestati lo scorso aprile dopo la denuncia del titolare del bar Bellagio che aveva rifiutato di pagare una tangente mensile di 2mila euro. Mentre Bussola, Alterio e Lupoli erano stati arrestati, Davide Pescatore era riuscito a sfuggire alla cattura fino a quando è stato arrestato dai carabinieri di Castello di Cisterna.
Il clan della 167 di Arzano è considerato attivo sul territorio, con legami con il capoclan Giuseppe Monfregolo. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal commissariato di Frattamaggiore con la supervisione della Direzione Distrettuale Antimafia hanno portato alla luce la rete di estorsione guidata dai quattro individui condannati.
I quattro condannati, tra cui Antonio Alterio, fratello di Gennaro e Raffaele entrambi arrestati in passato, sono considerati esponenti di alto livello del clan della 167. La loro azione intimidatoria verso i commercianti di Arzano è stata fermata grazie all’operato della Polizia di Stato. Inoltre, il commerciante che ha denunciato l’estorsione ha chiesto il supporto della comunità affinché altri commercianti non restino isolati di fronte alle pressioni della camorra.
Nella città di Arzano, la continua escalation di furti evidenzia la presenza costante della criminalità organizzata. La situazione rimane critica e la comunità locale è chiamata a reagire unita contro il racket e le estorsioni.
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