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Cronaca

Citroen C3 rubata a Qualiano trovata a Quarto con targa polacca due anni dopo il furto

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Citroen C3 rubata a Qualiano trovata a Quarto con targa polacca due anni dopo il furto

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L'automobile rubata nel 2022 a Qualiano e ritrovata oggi a Quarto con targa polacca

L’automobile rubata nel 2022 a Qualiano e ritrovata oggi a Quarto con targa polacca

Un’automobile “sparita” dopo un furto e riapparsa due anni dopo, con targa polacca, a Quarto Flegreo, a pochi chilometri di distanza. Il viaggio di una Citroen C3 si è concluso così, dopo un lungo giro partito da Qualiano, nella provincia di Napoli, dove era stata rubata, passando per la Polonia dove era stata nuovamente immatricolata prima di tornare nuovamente nella provincia di Napoli, stavolta a Quarto.

La Polizia Metropolitana continua dunque a setacciare il territorio della provincia partenopea alla ricerca di automobili che, dopo essere state rubate, sono di fatto state rimesse in circolazione con nuove targhe, per lo più straniere. Anche nel caso della Citroen C3 ritrovata a Quarto, è stato essenziale il riconoscimento del numero di telaio dell’automobile, che i poliziotti hanno scoperto appartenesse ad un’automobile immatricolata nel 2018 e rubata nel 2022 a Qualiano, nell’hinterland partenopeo. L’autovettura, del valore di circa 12mila euro, è stata sequestrata e, al termine degli accertamenti della Procura, sarà restituita al legittimo proprietario.

Come spiegato a Fanpage.it, sono in corso ulteriori indagini da parte delle donne e degli uomini del Corpo di piazza Matteotti per cercare di risalire all’intera organizzazione, il cui modus operandi appare analogo in ogni caso: sostituire sui veicoli rubati il telaio originale con uno contraffatto, per poi immatricolare il veicolo all’estero e venderlo o noleggiarlo, spesso, a ignari cittadini. Un fenomeno sempre più diffuso di cui aveva parlato, sempre a Fanpage.it, il comandante Lucia Rea, in una intervista nei giorni scorsi.


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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.

Immagine di repertorio

Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.

Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…

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