Politica
Caramiello: “Che succede a Portici? Ministeri, Prefetto e magistratura facciano luce” – 60 caratteri
Come cittadino porticese, ex consigliere comunale e oggi parlamentare della Repubblica sono molto preoccupato per il terremoto politico che sta colpendo Portici, dove gli organi competenti devono intervenire quanto prima. Proprio nelle ultime ore, nel silenzio dei media, alcune interrogazioni parlamentari presentate dalla maggioranza avrebbero messo a nudo un sistema politico controverso denunciato negli anni dalla minoranza consiliare della città di Portici e che gettano dubbi sull’operato politico, gestionale e amministrativo del Sindaco Vincenzo Cuomo.
Come si evince dalle interrogazioni e carteggi, alcuni ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze starebbero scandagliando le scrivanie della sede comunale e della Leucopetra per una verifica amministrativo contabile, ponendo sotto la lente d’ingrandimento proprio le nomine al vertice del Cda della partecipata Leucopetra Spa e tanto altro. Sembrerebbe che a valle di queste interrogazioni parlamentari siano già arrivate sulla scrivania del Sindaco le prime dimissioni ancora non comunicate alla città.
Ricordo che negli anni, diversi non eletti delle liste a sostegno di Cuomo hanno avuto incarichi per centinaia di migliaia di euro proprio nella partecipata del comune e non solo. Ma le anomalie evidenziate dai colleghi della maggioranza sono tantissime. Ad esempio, come evidenziato negli atti parlamentari, nel 2022 il Comune ha individuato quale ‘organo di supporto agli organi di direzione politica dell’Amministrazione’ l’avvocato Maurizio Capozzo. La stranezza non è tanto che questo soggetto avesse già ricoperto il ruolo di Assessore nella Giunta precedente quanto il fatto che fosse stato proprio Capozzo ad approvare l’incarico che lo stesso avrebbe poi ricoperto nella successiva Amministrazione, sempre retta da Cuomo, nel 2022.
Al vaglio degli organi competenti, si apprende dalle interrogazioni depositate dal deputato Francesco Maria Rubano di Forza Italia, anche la nomina al vertice del Cda della partecipata Leucopetra Spa, dove il Presidente, Raffaele Borrelli, è padre di un consigliere comunale in carica, Davide Borrelli. Qual è l’anomalia? Che nonostante gli altri titolari di incarichi di rilievo avessero dovuto dichiarare di non aver legami di parentela con gli organi politici dell’Amministrazione, sembra che Borrelli avesse candidamente riferito l’insussistenza di cause di incompatibilità/inconferibilità dell’incarico. Come si apprende nelle ultime ore, subito dopo il deposito dell’interrogazione, il Presidente Borrelli si è dimesso, innescando una bomba politica.
In un contesto di opacità politica, tutto questo potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg di un sistema controverso che necessita di essere riportato alla luce da parte di tutti gli organi competenti. I cittadini di Portici meritano e devono pretendere la massima chiarezza e responsabilità da parte delle autorità nazionali e locali. Dichiaro il deputato porticese Alessandro Caramiello (m5s).
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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni
Un Gestore Coraggioso
In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.
Un Passo Coraggioso per il Bene Comune
Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.
Un’Alleanza per il Progresso
La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.
Un Impegno per un’Europa Diversa
Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.
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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino
Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino
Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.
Una scelta confermata dal magistrato
Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.
Esperienza e competenza al servizio di Avellino
Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.
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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”
Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli
In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.
La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri
Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.
La gestione del processo di assunzione dei magistrati
Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.
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