Cronaca
22 arrestati, tra loro il “mago” dei droni
Ventidue persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, riguardante l’introduzione di armi da fuoco, droga e telefoni cellulari in diverse carceri in tutta Italia, alcune delle quali ospitano detenuti classificati come massima sicurezza. Tra gli arrestati vi è un uomo, definito il “mago dei droni”, capace di modificare droni per il trasporto di carichi più pesanti.
L’ordinanza del giudice istruttore di Napoli è stata eseguita da diverse forze dell’ordine, tra cui il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Gli indagati sono coinvolti in reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso al traffico di droga, alla detenzione di armi da fuoco e all’accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte dei detenuti.
L’indagine è partita nell’aprile del 2021 dopo il ritrovamento di cellulari nel carcere di Secondigliano, coinvolgendo il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. Successivamente, si è unita a un’altra inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone su un episodio avvenuto nel carcere di Frosinone il 19 settembre 2021. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di una rete criminale che favoriva detenuti con approvvigionamento di telefoni e droga in diverse carceri italiane, gestita da organizzazioni camorristiche.
Un uomo di 52 anni è stato individuato come responsabile della modifica dei droni per il trasporto di carichi più pesanti. Durante una perquisizione congiunta condotta dalle forze di polizia, è stata scoperta una grande quantità di cocaina grazie al cane antidroga Spike. I vertici dell’Uspp hanno elogiato l’operazione, sottolineando l’importanza di dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologici come i jammer per contrastare il traffico di droga nelle carceri.
L’Uspp, rappresentata da Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, ha enfatizzato l’importanza del contributo del cane Spike nel contrastare il traffico di droga nelle carceri. Hanno sottolineato la necessità di strumenti tecnologicamente avanzati come i jammer per combattere efficacemente questa piaga.
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Cronaca
Coi soldi di Sma Campania pagavano anche la musica online: indagine su 6 milioni di euro sperperati
La Guardia di Finanza ha ricostruito lo sperpero di 6 milioni di fondi pubblici; invito a dedurre per amministratori e dipendenti di Sma Campania Spa.
Un invito a dedurre è stato notificato a 9 amministratori, dirigenti e dipendenti di Sma Campania Spa, la società in house della Regione che si occupa, tra le altre cose, di prevenzione incendi, risanamento ambientale e gestione rifiuti: secondo le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ci sarebbe stato un “sistematico sperpero di fondi pubblici”, che avrebbe portato ad un danno erariale di quasi sei milioni di euro.
I fondi pubblici per lo streaming musicale
I provvedimenti, emessi dalla Corte dei Conti (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono stati notificati dalle fiamme gialle; l’indagine riguarda gli anni dal 2012 al 2022.
In particolare, è emerso che le carte ricaricabili, le cosiddette “flash card”, istituite per acquisti urgenti inferiori ai mille euro, venivano utilizzate per scopi che nulla avevano a che fare con le attività della Sma Campania: alcuni dei pagamenti erano stati effettuati per finalità personale e ludico/ricreative, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale, e anche a notte fonda, quindi in orari non compatibili con lo svolgimento dell’attività amministrativa.
Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato
Le fiamme gialle hanno inoltre appurato che la società ha utilizzato servizi…
Cronaca
Crolla solaio in appartamento a Scampia, ragazzo ferito
Un 17enne è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio nel suo appartamento a Scampia, a Napoli; sul posto la Polizia, i vigili del fuoco e il 118.
Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio della sua abitazione a Scampia, nella periferia nord di Napoli; il giovane è stato accompagnato in ospedale, dove è stato trattenuto in osservazione ma avrebbe riportato soltanto delle escoriazioni e delle contusioni dovute ai calcinacci. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato, i motivi del crollo sono al vaglio.
L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri, 19 novembre; i soccorsi sono intervenuti poco prima della mezzanotte nell’appartamento in via Roma verso Scampia, prosecuzione del corso Secondigliano che congiunge i due quartieri napoletani. Insieme agli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli sono arrivati i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.
Il crollo è avvenuto nella camera da letto, nella stanza in quel momento si trovava soltanto il 17enne; il ragazzo è stato accompagnato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale “Cardarelli”, dove i medici hanno deciso di trattenerlo per monitorare le sue condizioni; non avrebbe, comunque, riportato lesioni gravi. Il cedimento avrebbe interessato soltanto il solaio ma sono in corso ulteriori accertamenti per appurare eventuali problematiche legate al resto della struttura.
Cronaca
Incendio distrugge appartamento a San Giuseppe Vesuviano, le fiamme partite dal camino
Due coniugi in ospedale a San Giuseppe Vesuviano (Napoli): il loro appartamento ha preso fuoco, l’incendio sarebbe collegato all’accensione del camino.
Immagine di repertorio
Le fiamme sarebbero partite dal camino, avrebbero raggiunto le tende e gli altri arredi, divorando in pochi minuti i mobili: sono ancora in corso accertamenti per l’incendio che, nel tardo pomeriggio di ieri, 19 novembre, ha distrutto completamente un appartamento a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli; dentro c’erano due coniugi di 62 e 59 anni, rimasti intossicati e accompagnati in ospedale ma le cui condizioni non destano preoccupazione.
Sul posto, a seguito dell’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano della Polizia di Stato. L’incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe collegato all’accensione del camino; non è chiaro se si sia trattato di una distrazione o se, al contrario, possa essere riconducibile ad un malfunzionamento.
Al termine delle operazioni di spegnimento la casa era distrutta: le fiamme avevano raggiunto in pochissimo tempo anche le altre stanze, avvolgendo mobilia e suppellettili. Le due persone all’interno, un uomo di 62 anni e la moglie di 59 anni, sono state soccorse e accompagnate all’ospedale di Nola; non hanno riportato ferite di rilievo ma sono state trattenute in osservazione per intossicazione e affidate alle cure mediche.