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Cronaca

Stellantis Pomigliano in pericolo: allarme ad Carlos Taveres

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Stellantis Pomigliano in pericolo: allarme ad Carlos Taveres

Il CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, ha dichiarato che lo stabilimento di Pomigliano d’Arco è a rischio di chiusura, a meno che lo Stato non fornisca nuovi sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici. Questa notizia ha generato preoccupazione tra i lavoratori, i sindacati e le istituzioni italiane. Tavares ha indicato che gli stabilimenti di Mirafiori (Torino) e Pomigliano d’Arco sono i più a rischio.

Il solo stabilimento di Pomigliano d’Arco impiega 4.500 persone, il che significa che un rischio occupazionale avrebbe gravi conseguenze sul tessuto sociale. I sindacati hanno già reagito duramente alle dichiarazioni, con alcune richieste di intervento da parte del governo ai vertici dell’azienda e dei sindacati.

Anche il ministro delle imprese, Adolfo Urso, ha commentato la situazione, affermando che se Stellantis desidera una partecipazione attiva dello Stato italiano nel suo capitale sociale, è disponibile a discuterne. Tuttavia, ha sottolineato che il problema non è del governo, ma dell’azienda, e ha espresso preoccupazione per il fatto che una percentuale significativa degli incentivi concessi a Stellantis sia stata destinata alla produzione di veicoli all’estero.

La notizia ha destato preoccupazione anche tra le istituzioni regionali. Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, ha annunciato che porterà la questione nella Commissione Attività produttive del Consiglio regionale e presenterà un ordine del giorno in aula per sensibilizzare le forze politiche e la Giunta. Il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, ha sottolineato l’importanza di tutelare lo stabilimento di Pomigliano d’Arco e di evitare qualsiasi forma di ridimensionamento.

L’azienda Stellantis ha ricevuto ingenti contributi pubblici nel corso degli anni e l’obiettivo è stabilizzare la situazione economica. La questione viene ora affrontata dal governo nazionale e viene esaminata attentamente dalle autorità regionali, dai sindacati e dagli esponenti politici.

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