Cronaca
Scomparsa anziano a San Giuseppe Vesuviano: preoccupazione per Aniello Ambrosio 71enne
Aniello Ambrosio, un anziano di 71 anni, è stato segnalato come scomparso da San Giuseppe Vesuviano. La sua famiglia è molto preoccupata in quanto è uscito di casa senza il cellulare e i documenti personali e non ha dato sue notizie da quattro giorni. L’appello per trovarlo è stato lanciato sui social media dal 20 febbraio e la trasmissione televisiva “Chi l’Ha Visto” ha trattato del caso di recente.
Ambrosio è alto 1,65 metri, ha gli occhi castani e capelli bianchi. Al momento della scomparsa indossava un giubbotto e un maglione blu, una camicia bianca di cotone, pantaloni di velluto blu e scarpe da ginnastica grigie e bianche. Presenta alcune cicatrici chirurgiche nei polmoni e nell’addome ed è un pensionato che viveva con la moglie a San Giuseppe Vesuviano.
Il 20 febbraio alle 12, Ambrosio è uscito di casa a piedi senza portare con sé il telefono cellulare o i documenti. Dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla famiglia, sono stati diffusi appelli sui social media alla ricerca di informazioni. Secondo alcuni parenti, l’ultimo avvistamento di Ambrosio sarebbe stato in via Lavinaio, vicino a un bar e un distributore di benzina.
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Cronaca
Giovani e pistole, padre Alex Zanotelli: “La borghesia napoletana odia le periferie”
Il padre comboniano lancia un appello ai giovani: “Dovete cambiare un sistema”. Non serve un nuovo “Decreto Caivano” ma che le istituzioni e la borghesia rispondano alle esigenze delle periferie.
Aveva già celebrato i funerali di Genny Cesarano, vittima innocente della camorra, ucciso a 17 anni durante una stesa nel Rione Sanità nel 2015, padre Alex Zanotelli ha celebrato, insieme agli altri parroci del territorio ed il vescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, i funerali di Emanuele Tufano, ucciso a 15 anni con un colpo di pistola. Dopo pochi giorni da quell’omicidio frutto di uno scontro tra giovanissimi armati di pistole, a perdere la vita è stato Santo Romano, a San Sebastiano al Vesuvio, un ragazzo di 19 anni ucciso da un altro giovanissimo a colpi d’arma da fuoco per futili motivi. Più che un’emergenza la diffusione di armi e di fatti di sangue commessi da giovanissimi nell’area metropolitana di Napoli, ha il carattere di un fenomeno sociale vero e proprio. Padre Zanotelli, da sempre vicino agli ultimi, si batte con costanza per chiedere alle istituzioni interventi concreti in città in favore dei minori per combattere attraverso politiche inclusive e di recupero, il dilagare dei fenomeni criminali tra le giovani generazioni.
Padre Alex che effetto le ha fatto l’ennesimo giovanissimo ucciso a colpi di pistola?
Sono rimasto profondamente scosso da questa ennesima morte. Avevo tra l’altro celebrato già i funerali di Genny (Cesarano ndr), e già allora avevo pianto, lui aveva 17 anni. Emanuele ne aveva 15,…
Cronaca
Automedica si schianta contro il muro del centro commerciale a Qualiano: ferito l’equipaggio
Un’automedica si è schiantata contro il muro del centro commerciale “Grande Sud” a Qualiano, nella provincia di Napoli. Ferito, per fortuna solo lievemente, l’equipaggio a bordo.
Spaventoso incidente, che per fortuna, oltre allo spavento appunto, non ha avuto gravi conseguenze, quello che si è verificato nella notte appena trascorsa a Qualiano, nella provincia di Napoli: un’automedica si è schiantata contro il muro del centro commerciale “Grande Sud”. Per fortuna, come detto, non ci sono state conseguenze per l’equipaggio a bordo, che è rimasto soltanto lievemente ferito.
A rendere noto l’accaduto è stata l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, da sempre in prima linea nel denunciare quanto accade al personale sanitario, spesso purtroppo aggressioni, che sulla sua pagina Facebook ha scritto:
Stanotte, intorno alle 2, l’automedica di Varcaturo è scivolata su una macchia di olio nei pressi del centro commerciale “Grande Sud” a Qualiano. La macchia d’olio era stata causata da un precedente incidente avvenuto sul posto. L’equipaggio risulta ferito lievemente. Solidarietà e sostegno ai membri dell’equipaggio da parte della nostra associazione. Per fortuna solo tanta paura!
Cronaca
A Bagnoli furti d’auto e bande di giovanissimi dopo l’arresto del boss “Scognato”
Vuoto di potere nel quartiere napoletano dopo gli arresti nel clan Esposito: altri gruppi starebbero tentando di appropriarsi del racket dei parcheggi abusivi.
Furti d’auto in aumento, schermaglie tra bande di giovanissimi che cercano di imporsi, l’automobile di un pregiudicato che prende fuoco nella notte: la situazione di Bagnoli è costantemente monitorata dalle forze dell’ordine nei giorni successivi all’arresto del boss Massimiliano Esposito “lo Scognato”, rintracciato dalla Polizia dopo un mese di latitanza e ora in carcere. Il quartiere è piombato in un vuoto di potere camorristico, entrando nelle mire di chi vorrebbe mettere le mani su uno degli affari più redditizi, ovvero il racket dei parcheggi abusivi. Una situazione in piena evoluzione e costantemente monitorata dalle forze dell’ordine: un eventuale tentativo di infiltrazione dei Mazzarella in un’area controllata dall’Alleanza di Secondigliano potrebbe portare al caos.
Le bande di giovanissimi dopo l’arresto del boss
Con Massimiliano Esposito tornato in carcere, i due figli e la moglie già detenuti, e il gotha del clan dietro le sbarre, il gruppo criminale che negli ultimi tempi aveva preso il controllo del quartiere è stato fortemente indebolito. In questo contesto si sarebbero fatte avanti bande di giovanissimi composte da parenti di pregiudicati del posto, anche minorenni, che avrebbero tentato di imporsi come riferimento criminale.
Ci sarebbero state anche delle schermaglie, anche delle intimidazioni verso parenti di affiliati al gruppo dello…