Cronaca
Inaugurato parco pubblico di Miseno a Bacoli: Della Ragione felice per il sogno realizzato.
A Bacoli, tra gli applausi scroscianti dei presenti, si è tenuta l’inaugurazione del parco pubblico di Miseno. Si tratta di una vasta area che da decenni era stata sottratta alla collettività a causa dell’abusivismo e del degrado. Ora l’amministrazione comunale guidata dal giovane sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha restituito il parco al popolo bacolese, dopo che nel 2004 la giunta regionale del Governatore Antonio Bassolino abbatté un ecomostro edilizio speculativo. Il parco è anche il sito della Villa romana risalente ai tempi del Porto Militare di Misenum e al comandante Plinio il Vecchio.
Il primo cittadino bacolese ha sottolineato l’importanza del protocollo istituzionale firmato tra il Comune di Bacoli e quello di Pompei. Questo accordo significa che Bacoli e Pompei diventano ancor di più attrattori culturali nazionali, promuovendo la ripristino della legalità e offrendo spazi per tutti.
All’inaugurazione è intervenuto anche l’Assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci. Ha parlato di una bella storia di sinergia istituzionale tra il Comune, la Regione, le Soprintendenze e le Amministrazioni militari. La mattinata di inaugurazione di festa è stata aperta presso la scuola materna ed elementare “Plinio il Vecchio” con gli alunni che hanno intonato l’inno nazionale.
Gennaro Savio
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Cronaca
Prende fuoco il presepe, chiesa invasa dal fumo: paura nel Salernitano, la messa si celebra all’aperto
L’incendio questa mattina nella chiesa di Materdomini, a Nocera Superiore; il rogo sarebbe causato da un cortocircuito dell’impianto che illumina il presepe.
Immagine di repertorio
Momenti di paura nella mattinata di oggi, domenica 24 novembre, nella chiesa di Materdomini a Nocera Superiore, nella provincia di Salerno: proprio mentre si stava celebrando la messa di mezzogiorno, un incendio ha interessato il presepe allestito per il Natale all’interno di una cappella della chiesa.
Durante la celebrazione eucaristica delle ore 12, come detto, alcuni fedeli hanno cominciato a sentire in chiesa un odore pungente; dalla navata laterale in cui era stato allestito il presepe, poi, si è levato del fumo, che ha invaso anche le altre navate della chiesa. Alla funzione erano già presenti gli agenti della Polizia Municipale che, vedendo il fumo e le fiamme avviluppare il presepe, hanno prontamente allertato i vigili del fuoco: giunti sul posto, i pompieri si sono subito adoperati per estinguere l’incendio; fortunatamente, non si registrano feriti né intossicati.
Passato lo spavento e domate le fiamme, la messa si è celebrata all’aria aperta, davanti alla chiesa. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per determinare le cause del rogo; da una prima ricostruzione, ci sarebbe stato un cortocircuito nell’impianto utilizzato per l’illuminazione del presepe.
Cronaca
È ubriaco e lei non lo fa guidare, lui la rinchiude nel garage e va a farsi un giro: donna liberata dai carabinieri
Accade a Mondragone, nel Casertano. L’uomo ha richiuso la compagna nel box auto e ha poi portato il cane a passeggio; al ritorno ha trovato i carabinieri, che lo hanno arrestato.
La compagna gli ha impedito di guidare l’auto visto che aveva bevuto troppo ed era ubriaco. E così, una volta tornati a casa, lui l’ha rinchiusa nel garage ed è poi andato a farsi un giro, portando il cane a passeggio. È accaduto oggi, domenica 24 novembre, a Mondragone, nella provincia di Caserta, dove è stato necessario l’intervento dei carabinieri per liberare la donna, mentre l’uomo, un 45enne del posto, è stato arrestato.
Stando a quanto si apprende, la coppia era andata a fare la spesa: la donna si è opposta fermamente a che il compagno, visto il suo stato di alterazione dovuto all’alcol, si mettesse alla guida. Una volta tornati a casa, così, il 45enne ha rinchiuso la donna all’interno del box auto e poi ha portato il cane a spasso.
Nel frattempo, una telefonata al 112 della sorella della donna ha allertato i carabinieri: sul posto sono intervenuti i militari del Reparto Territoriale di Mondragone, che hanno liberato la malcapitata. Il 45enne, invece, al suo ritorno a casa ha trovato i carabinieri, che lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia: per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ai militari dell’Arma la donna ha raccontato che, in 15 anni di convivenza, l’uomo si era limitato ad aggressioni verbali che non erano mai diventate, come in questo caso, fisiche.
Cronaca
Entra in casa della vicina, la spinge sul letto e la picchia: intervengono i carabinieri, arrestato anziano
�� accaduto a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta: i carabinieri hanno arrestato un 78enne, che da qualche tempo perseguitava la vicina di casa, arrivando ad aggredirla fisicamente.
Immagine di repertorio
Da qualche tempo le sue attenzioni nei confronti della vicina di casa erano diventate morbose, tanto da arrivare a perseguitarla e persino ad aggredirla fisicamente: a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 78 anni. L’anziano si è introdotto nell’abitazione della donna, l’ha scaraventata sul letto e ha cominciato a schiaffeggiarla; quando sul posto sono arrivati i carabinieri della locale stazione, hanno trovato il 78enne ancora che inveiva contro la donna, all’esterno dell’abitazione.
I militari dell’Arma hanno ricostruito quanto accaduto, nonché l’excursus che ha poi portato all’aggressione. L’anziano e la vittima si sono conosciuti quando quest’ultima si è trasferita nel condominio. Tra i due è nato un rapporto di amicizia e fiducia a tal punto che, ogni giorno, la donna si recava nell’appartamento del 78enne e gli preparava da mangiare, ricevendo la somma di 150 euro al mese. Presto, però, il sentimento dell’uomo è mutato e la donna, accortasene, ha smesso di frequentare l’abitazione; è stato a questo punto che il 78enne ha cominciato a perseguitarla, fino all’aggressione.
I carabinieri, pertanto, hanno arrestato il 78enne con l’accusa di lesioni personali e atti persecutori; al termine delle formalità di rito, l’anziano è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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