Cronaca
Veterano lavoratore, non senza casa dopo 20 anni
 
																								
												
												
											Il 66enne Domenico Sibilio è morto a causa dell’incendio che è divampato in un garage a Napoli, dove lavorava da oltre vent’anni. Suo figlio, Antonio Sibilio, ha voluto chiarire che il padre non era un senzatetto, ma un lavoratore. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo e le indagini sono in corso per accertare le cause dell’incendio e la morte dell’uomo.
Secondo quanto emerso, l’incendio è scoppiato nel cuore della notte e potrebbe essere stato causato da un corto circuito alle casse automatiche. Si ritiene che Sibilio sia stato sorpreso dal fumo mentre si trovava all’interno del garage. I Vigili del Fuoco hanno trovato il suo corpo mentre spegnevano le fiamme, senza segni di ustioni, il che fa ipotizzare che sia morto per asfissia. Il garage è stato sequestrato e la salma sarà sottoposta ad autopsia per accertare le cause della morte.
Il figlio potrebbe essere sentito dalla polizia per fare chiarezza sulla posizione lavorativa del padre. Intervistato dal Tgr Campania, Antonio Sibilio ha sottolineato che suo padre era un onesto lavoratore e definirlo un senzatetto è un oltraggio alla sua memoria.
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