Connect with us

Politica

La Campania revoca l’incarico a Oddati dopo l’arresto

Published

on

La Campania revoca l’incarico a Oddati dopo l’arresto

Nicola Oddati è stato revocato dall’incarico presso la Regione Campania dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sui legami tra politici e imprenditori in relazione ad alcuni appalti per il rilancio del Rione Terra di Pozzuoli.

Fino a stamattina, Oddati era dirigente dell’Ufficio di Rappresentanza istituzionale della Giunta regionale della Campania e rapporti con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, occupandosi del corretto funzionamento della sede di Roma della Regione.

Oddati è stato un delfino di Antonio Bassolino e ha ricoperto il ruolo di assessore nella sua giunta comunale negli anni Novanta. Successivamente ha preso le distanze da Bassolino e è diventato una figura importante dell’entourage dell’ex segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

Nel 2011 si è candidato alle primarie per sindaco di Napoli contestando il risultato delle stesse, che ha portato a polemiche e accuse di brogli. Questo ha spinto il leader del Pd Pierluigi Bersani a nominare un commissario e ha visto Mario Morcone uscire come candidato sindaco al primo turno.

Oddati è stato anche coinvolto in un braccio di ferro sulla segreteria del Pd napoletano nel 2017, presentando ricorso contro il congresso provinciale che aveva incoronato Massimo Costa. Nel 2019 il Tribunale civile ha accolto il suo ricorso e annullato il voto.

A livello nazionale, Oddati ha avuto successo grazie al suo legame con Zingaretti, entrando nella direzione nazionale del Pd e venendo indicato come responsabile delle Agorà democratiche da Enrico Letta. Tuttavia, è stato costretto a lasciare gli incarichi nel Pd nell’aprile dello scorso anno, quando è emersa l’inchiesta che oggi lo ha portato in carcere.
Fonte

Continue Reading

Politica

Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

Published

on

Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

Un Gestore Coraggioso

In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.

Un Passo Coraggioso per il Bene Comune

Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.

Un’Alleanza per il Progresso

La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.

Un Impegno per un’Europa Diversa

Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.

Fonte

Continue Reading

Politica

Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

Published

on

Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino

Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.

Una scelta confermata dal magistrato

Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.

Esperienza e competenza al servizio di Avellino

Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.

Fonte

Continue Reading

Politica

Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

Published

on

Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli

In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.

La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri

Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.

La gestione del processo di assunzione dei magistrati

Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.

L’ottimizzazione del testo per il SEO includerà l’utilizzo di parole chiave pertinenti come “Ministro della Giustizia”, “procuratore di Napoli”, “test psico-attitudinale”, “Associazione Nazionale Magistrati”, “processo di assunzione dei magistrati”, ecc. In questo modo, il testo sarà più facilmente individuato dai motori di ricerca quando gli utenti cercano informazioni su questi argomenti.

Fonte

Continue Reading

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]