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Incontro tra sindaco Napoli e comitato Taverna del Ferro

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Incontro tra sindaco Napoli e comitato Taverna del Ferro

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il vicesindaco, Laura Lieto, si sono incontrati oggi a Palazzo San Giacomo con il Comitato di Lotta Ex Taverna del Ferro. L’incontro è avvenuto in vista dell’inizio dei primi lavori di demolizione dei garage, previsti per il prossimo mese, e ha fornito l’occasione per fare il punto sul lavoro svolto fino ad ora.

Durante la riunione, sono stati discussi e ripercorsi il cronoprogramma dei lavori e le modalità di collaborazione con il Comitato per agevolare il trasferimento delle famiglie nelle nuove abitazioni che verranno realizzate. Il sindaco ha rassicurato il Comitato riguardo al numero di alloggi previsti dal progetto urbano, sufficienti ad accogliere i nuclei familiari precedentemente censiti dall’amministrazione.

Durante l’incontro è stato anche affrontato il tema della demolizione del murale di Maradona, realizzato dall’artista Jorit sulla parete della stecca lato Vesuvio. Il sindaco ha fatto presente che c’è un confronto su questo tema, con l’idea di realizzare un processo partecipativo che coinvolga gli abitanti sia nella fase di demolizione del murale attuale, che avverrà alla fine del cantiere (2027), sia nella fase di realizzazione di una nuova opera dedicata al grande campione nel nuovo quartiere coinvolgendo lo stesso Jorit.

Laura Lieto, Vicesindaco di Napoli, ha dichiarato: “Dopo due anni di preparazione, gli abitanti di Taverna del Ferro e il quartiere di San Giovanni potranno finalmente prendere parte alla trasformazione concreta di questo quartiere. Nelle prossime settimane le prime demolizioni permetteranno di predisporre lo spazio necessario per costruire le prime case”.

Il Comitato Taverna del Ferro ha espresso soddisfazione per l’incontro avuto con il Sindaco e il Vicesindaco di Napoli. Hanno elogiato l’impegno dell’amministrazione nel trovare soluzioni per le problematiche di occupazioni senza titolo e situazioni di morosità, portandole a uno stato di regolarità e garantendo l’assegnazione del nuovo alloggio. Il Comitato si è detto vigile per assicurarsi che tutti gli impegni vengano mantenuti.
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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

Un Gestore Coraggioso

In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.

Un Passo Coraggioso per il Bene Comune

Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.

Un’Alleanza per il Progresso

La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.

Un Impegno per un’Europa Diversa

Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino

Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.

Una scelta confermata dal magistrato

Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.

Esperienza e competenza al servizio di Avellino

Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli

In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.

La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri

Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.

La gestione del processo di assunzione dei magistrati

Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.

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