Cronaca
Ciro Vecchione: sparato da lui?
Giuseppe Nicola Moffa, un giovane di 18 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli e dalla Dda della città. L’accusa nei suoi confronti riguarda un raid avvenuto l’11 dicembre, durante il quale sono rimasti feriti Ciro Vecchione, attore nel film “La paranza dei bambini”, e la sua fidanzata.
Il raid si è verificato nella zona delle “Case Nuove” a Napoli, quando Moffa, a bordo di uno scooter, ha sparato contro la Smart in cui viaggiavano Vecchione e la sua fidanzata. Entrambi sono rimasti feriti, ma non in modo grave.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Dda hanno portato all’arresto di Moffa. Secondo gli inquirenti, il raid sarebbe stato un atto di ritorsione da parte del clan Contini, a cui Moffa è affiliato, nei confronti di Vecchione, presumibilmente legato a un gruppo criminale rivale.
Moffa è stato arrestato mercoledì scorso, sempre nella zona delle “Case Nuove”. Nonostante il pesante fuoco aperto durante il raid (sono stati esplosi circa 80 proiettili di vario calibro), Moffa è stato colpito solo una volta, ma è rimasto lievemente ferito a una gamba. Durante l’agguato, una donna di 68 anni è stata ferita al gluteo mentre si trovava in strada.
L’arresto di Moffa rappresenta un duro colpo per il clan Contini e rappresenta anche un segnale importante nella lotta della polizia di Napoli contro la criminalità organizzata nella città, soprattutto in seguito alle numerose proteste dei cittadini dopo la sparatoria avvenuta al Corso Arnaldo Lucci a due passi dalla stazione centrale.
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Cronaca
Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.
Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere
L’arresto dei due boss
Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.
Omicidio di Tommaso Covito
Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.
Cronaca
Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia
Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.
L’incidente sull’autobus
Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.
L’arresto
Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.
Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere
Cronaca
Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi
È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.
Condizioni critiche della paziente
La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.
Investigazioni in corso
La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.