Seguici sui Social

Cronaca

Recuperati smartphone e microtelefoni dal carcere di Secondigliano: indagine in corso

Pubblicato

il

Recuperati smartphone e microtelefoni dal carcere di Secondigliano: indagine in corso

La Polizia Penitenziaria del Carcere di Secondigliano ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria, durante la quale sono stati rinvenuti otto smartphone e due microtelefoni nascosti in un’intercapedine di una sezione detentiva. Inoltre, durante una perquisizione con il metal detector, è stato scoperto un altro microtelefono nascosto da un detenuto nelle parti intime.

L’operazione è stata diretta dal Comandante di Reparto, Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria, e coordinata dal funzionario Vice Comandante. Tale operazione ha impedito un ennesimo tentativo, sempre più frequente negli istituti penitenziari, di distribuzione ed uso di telefoni cellulari. Si tratta di un’attività di prevenzione e contrasto all’introduzione di oggetti non consentiti all’interno del carcere partenopeo.

Il Si.N.A.P.Pe ha dichiarato attraverso i suoi rappresentanti che il materiale rinvenuto avrebbe consentito ai detenuti di mettersi in contatto con l’esterno in modo fraudolento, se fosse sfuggito agli occhi vigili della Polizia Penitenziaria. Il Si.N.A.P.Pe si è anche complimentato con il personale della Polizia Penitenziaria e ha auspicato che l’Amministrazione Penitenziaria dia un formale riconoscimento a tutti i poliziotti che quotidianamente si sacrificano per garantire l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.

Infine, i due dirigenti sindacali del Si.N.A.P.Pe hanno evidenziato l’importanza di garantire che il rispetto delle norme prevalga sui tentativi di sopraffazione della criminalità organizzata, e hanno elogiato l’alta professionalità del personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano.