Cronaca
Incendio auto azienda ristorazione a Torre Annunziata
A Torre Annunziata, le autorità stanno indagando su un incendio che ha distrutto il parco auto di una ditta di ristorazione. Anche se al momento non ci sono prove concrete, gli investigatori sospettano che dietro l’incendio possa esserci una motivazione dolosa, forse legata al racket.
I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata sono stati allertati da una chiamata al 112 e sono intervenuti intorno alle 22 di ieri sera in via Capuozzo 26. L’incendio ha coinvolto 3 Fiat Doblò e 1 Opel Combo di proprietà della ditta di ristorazione. I vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme, ma ora sono in corso indagini da parte dei carabinieri per comprendere le cause dell’incendio.
Il titolare della ditta è stato interrogato e ha affermato di non aver mai ricevuto minacce o richieste di estorsione e di non poter dare spiegazioni sul gesto.
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Cronaca
Pulcini morti in frigo e cibi scaduti da 2 anni, chiuso locale a Benevento
Chiuso dalle forze dell’ordine un locale della periferia di Benevento. Pulcini morti trovati nei frigoriferi attigui alla cucina.
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Pulcini morti congelati in frigo attiguo alla cucina e cibi scaduti da due anni. Chiuso un locale nella periferia di Benevento per scarsa igiene. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Benevento, dalla Polizia municipale e dal personale sanitario della Asl di Benevento, impegnati in un servizio mirato a verificare la regolarità amministrativa e sanitaria delle attività di ristorazione e intrattenimento nelle zone della movida notturna.
Cibi scaduti da due anni
L’ispezione ha portato a scoprire alimenti che erano scaduti nel 2022 ed erano conservati assieme ad altri alimenti, senza rispettare le norme sanitarie in materia di tracciabilità e sicurezza. Ma non finisce qui. Gli ispettori, infatti, durante il sopralluogo hanno avvertito un cattivo odore e si sono insospettiti. Seguendo la scia hanno scoperto che nei frigoriferi attigui al locale cucina c’erano pulcini morti e congelati. A questo punto, le forze dell’ordine hanno richiesto l’intervento dell’ufficio veterinario dell’Asl per ulteriori e approfonditi accertamenti.
Il locale sarebbe risultato inoltre sprovvisto del documento obbligatorio di valutazione dei rischi sul lavoro a garanzia della sicurezza dei dipendenti. L’intervento delle forze dell’ordine ha quindi portato al sequestro penale del locale cucina, delle attrezzature presenti, nonché degli alimenti presenti.
Funicolare di Montesanto chiude 3…
Cronaca
Banda di napoletani in trasferta in Spagna per rapinare Rolex: 5 arresti
I cinque – quattro uomini e una donna – erano specializzati in rapine di orologi di lusso nella zona di Marbella: sono stati arrestati grazie alla collaborazione tra la polizia spagnola e la Squadra Mobile di Napoli.
Immagine di repertorio
Erano andati in trasferta in Spagna per rapinare Rolex i cinque napoletani – si tratta di quattro uomini e una donna di età compresa tra i 18 e i 52 anni – arrestati nel Paese iberico dalla Policia Nacional grazie alla collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Napoli: i cinque facevano parte di una cellula criminale dedita alle rapine di orologi di lusso nell’area di Marbella. La banda è stata scoperta dopo l’ultimo colpo, la rapina di un Rolex da 50mila euro ai danni di un turista britannico in vacanza a Puerto Banus lo scorso 2 novembre.
Le indagini della polizia spagnola, in collaborazione come detto con quella italiana, hanno permesso di ricostruire il modus operandi utilizzato dalla banda criminale per mettere a segno le rapine, osservato proprio durante l’ultimo colpo. Prima di entrare in azione, gli indagati hanno scelto l’obiettivo e lo hanno pedinato; due di loro, a bordo di una motocicletta, hanno avvicinato il turista britannico e gli hanno strappato il Rolex dal polso.
Gli inquirenti sono riusciti a identificare i veicoli utilizzati durante l’ultima rapina e ne hanno seguito le tracce, che li hanno portati fino a Mijas, nella provincia di Malaga, dove la banda, in una casa della cittadina, aveva allestito la sua centrale operativa. La polizia ha pertanto arrestato i cinque prima che, stando a quanto ricostruito, potessero mettere a segno una nuova rapina;…
Cronaca
Gira con una pistola giocattolo, ma i proiettili sono veri: 19enne incensurato arrestato nel Napoletano
Allarme nel Napoletano per la diffusione di armi tra i giovani. I carabinieri hanno arrestato un 19enne incensurato a Castellammare.
Gira in strada armato con una pistola giocattolo, ma l’arma è modificata e i proiettili sono veri. Nei guai un ragazzo di 19 anni, incensurato, del Napoletano. Il giovane, sorpreso durante un controllo dei carabinieri a Castellammare di Stabia, con l’arma in tasca, pronta a sparare, è stato arrestato. I militari dell’Arma hanno poi deciso di estendere la perquisizione anche a casa del 19enne. Lì sono stati trovati e sequestrati 113 grammi di hashish e un altro caricatore con 7 colpi. A quel punto, per il ragazzo, è scattato l’arresto: dovrà rispondere di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina e detenzione di droga a fini di spaccio.
La pistola giocattolo era modificata
Ed è ancora allarme nel Napoletano per la diffusione di armi micidiali, in particolare tra giovani e giovanissimi. Pistole a volte giocattolo a volte vere, ma tutte in grado di sparare e di uccidere. Nelle ultime settimane nella provincia di Napoli sono morti tre ragazzi con meno di 20 anni, uccisi da colpi di arma da fuoco. Una strage di giovani che ha scosso tutta la comunità. L’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha lanciato un appello per disarmare la città.
L’ultimo sequestro, come detto, è avvenuto nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 novembre, nell’ambito dei controlli dei carabinieri su movida, giovani, armi e droga. I militari sono impegnati nei controlli notturni in tutta la provincia, non solo a Napoli, nell’ambito dei servizi volti al controllo dei giovani per frenare la diffusione di armi. Sono…