Seguici sui Social

Cronaca

Ex Whirlpool investe 75 milioni per fabbrica green 5.0 a Napoli est

Pubblicato

il

Ex Whirlpool investe 75 milioni per fabbrica green 5.0 a Napoli est

L’azienda Italian Green Factory ha pianificato un intervento di rilievo a via Argine, supportata da Intesa Sanpaolo, che comporterà un investimento di circa 72 milioni di euro e trasformerà il sito in una fabbrica aperta alla comunità, la prima fabbrica 5.0 e completamente green. Il CEO di Italian Green Factory, Felice Granisso, ha dichiarato che l’azienda si insedia nel sito napoletano di via Argine, dove precedentemente sorgeva lo stabilimento della Whirlpool.

Il Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, Giuseppe Nargi, ha aggiunto che la banca intende contribuire a tutte le eccellenti iniziative di rivoluzione del territorio. L’area è una zona economica speciale (ZES), ora ZES unica, e l’intervento si inserisce nelle operazioni messe in atto da Intesa Sanpaolo a favore di iniziative green con un forte impatto di sostenibilità.

I dipendenti di Italian Green avranno accesso, su richiesta, agli importi della cassa integrazione grazie al supporto di Intesa Sanpaolo, che ha sviluppato un prodotto finanziario apposito per soddisfare le esigenze economiche dei lavoratori e delle loro famiglie. L’annuncio è stato fatto da Tea Tek durante la conferenza stampa tenutasi oggi presso Italian Green Factory.

Il rifacimento del sito ex Whirlpool a via Argine a Napoli è parte di un progetto di reindustrializzazione guidato dalla nuova azienda Italian Green Factory, con un costo stimato di 72 milioni di euro. Il CEO di Italian Green Factory, Felice Granisso, ha dichiarato che l’azienda è onorata del sostegno di Intesa Sanpaolo, che ha creduto nell’avvio di una nuova stagione per l’industria a Napoli e nel Mezzogiorno. Il progetto consentirà di realizzare una fabbrica moderna, bella e sostenibile. L’investimento è destinato al rifacimento del sito di via Argine, alla realizzazione di nuovi impianti e all’acquisto delle attrezzature. La nuova fabbrica, aperta al territorio, garantirà l’occupazione a centinaia di lavoratori.

Attraverso le modalità indicate da Intesa Sanpaolo, i lavoratori potranno ricevere gli ammortizzatori sociali in modo più veloce, senza alcun onere. Granisso ha sottolineato come Italian Green Factory metta a disposizione dei lavoratori uno strumento veloce e moderno, dimostrando come le criticità possano essere superate con partner che hanno un approccio innovativo e smart. Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato che la collaborazione con Tea Tek rientra nel supporto del Gruppo ai nuovi investimenti nella Zes unica del Mezzogiorno, con un progetto industriale fortemente orientato ai criteri Esg capace di creare valore aggiunto per le filiere di prossimità e di generare uno sviluppo sostenibile per l’intero territorio.

Continua a leggere

Cronaca

Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Pubblicato

il

Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

Pubblicato

il

Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.

Immagine di repertorio

Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.

Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”

Pubblicato

il

Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”

Ennesima aggressione ai sanitari: un infermiere e una guardia giurata sono stati picchiati a Villa Betania; sono stati dimessi con venti giorni di prognosi.

“Siamo in uno stato di guerra, ora basta”: così Vincenzo Bottino, direttore generale di Villa Betania di Ponticelli, Napoli Est, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in una struttura sanitaria. Teatro, questa volta, proprio l’ospedale evangelico: un uomo, in attesa di essere visitato, ha ferito un infermiere la guarda giurata che era intervenuta per difenderlo, causando a entrambi lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Si tratta della quindicesima aggressione avvenuta nello stesso ospedale dall’inizio dell’anno e già diversi operatori, per paura, hanno chiesto di essere trasferiti in altri reparti.

L’episodio risale alla scorsa notte. L’uomo, che è successivamente risultato positivo ad alcol e stupefacenti, era andato in escandescenze mentre attendeva il proprio turno. Se l’era presa prima con un infermiere dell’area emergenza, provocandogli traumi e lesioni gravi, e poi si era scagliato contro il vigilante, picchiando anche lui. È stata presentata denuncia e, in base alle nuove norme, per l’uomo dovrebbe scattare l’arresto.

Ora l’ospedale evangelico, ha detto Bottino parlando all’agenzia Ansa, coi propri fondi si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso ma è necessario che si attui una politica di sicurezza adeguata per tutelare non solo gli operatori ma anche gli altri pazienti. “Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – ha aggiunto – chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]