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Castellammare, tentato omicidio: 64enne ferito al petto ieri sera

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Castellammare, tentato omicidio: 64enne ferito al petto ieri sera

Tentato Omicidio a Castellammare di Stabia: 64enne Ferito al Petto

Nella tarda serata di ieri, a Castellammare di Stabia (provincia di Napoli), un uomo di 64 anni è stato vittima di un tentato omicidio, venendo colpito al petto da un colpo di pistola.

Trasporto d’Urgenza e Ricovero

Dopo essere stato colpito, il 64enne è stato immediatamente trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove ha ricevuto le prime cure di emergenza. A causa delle sue condizioni, i medici hanno deciso di trasferirlo all’Ospedale del Mare di Napoli per ulteriori trattamenti specialistici. Attualmente, l’uomo è ricoverato in prognosi riservata, ma per fortuna non sembra essere in pericolo di vita.

Indagini della Polizia

La Polizia di Stato è attualmente impegnata nelle indagini per identificare l’autore del ferimento. Sebbene non siano stati forniti ulteriori dettagli sulle circostanze esatte dell’incidente o sul possibile movente, gli agenti stanno lavorando intensamente per fare luce su questo grave episodio.

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Inaugurata la nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

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Inaugurata la nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Striano Inaugura la Sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Dopo anni di attesa, Striano celebra l’apertura ufficiale della sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC). Questo evento rappresenta un momento di grande importanza per la comunità locale, che ora dispone di un punto di riferimento fondamentale, dedicato a uno dei simboli più rilevanti dell’Arma dei Carabinieri.

Un Punto di Riferimento per la Comunità

L’inaugurazione della nuova sede, situata in Via Beniamino Marciano presso il Centro Sociale, è stata possibile grazie alla disponibilità dei locali offerti dall’amministrazione comunale. La sezione strianese è guidata da un organigramma di grande esperienza e dedizione:

  • Presidente: Maresciallo Maggiore Catello Capoluongo
  • Vice Presidente: Luogotenente Massimo Braciglianese
  • Segretario: Brigadiere Capo Carmine Macri

Un Omaggio al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa

Intitolata al Generale di Corpo d’Armata Carlo Alberto dalla Chiesa, Medaglia d’Oro al Valor Civile, assassinato dalla mafia a Palermo il 3 settembre 1982, la sede incarna il profondo legame tra il territorio e l’Arma dei Carabinieri, sia in servizio sia in congedo. Questa dedica sottolinea l’importanza della presenza degli uomini della Benemerita come presidio di legalità.

Chi Può Iscriversi all’Associazione?

L’Associazione Nazionale Carabinieri è aperta a diverse categorie di soci, ciascuna con la possibilità di partecipare attivamente alla vita associativa:

  • Soci Effettivi: Militari, inclusi ufficiali di altre armi, corpi e servizi, sia in servizio sia in congedo.
  • Soci Familiari: Membri del nucleo familiare dei militari, tra cui ascendenti, discendenti (figli e nipoti), fratelli, sorelle e rispettivi coniugi.
  • Soci Simpatizzanti: Coloro che condividono i valori, lo spirito e le finalità dell’ANC.

Un particolare rilievo è dato alle sezioni estere, dove i soci discendenti sono equiparati ai soci effettivi con diritto di elettorato attivo e passivo.

Una Rete Globale di Fratellanza

L’ANC, con sede centrale a Roma presso la Caserma della Scuola Allievi Carabinieri di Via Carlo Alberto Dalla Chiesa n.1/A, è presieduta a livello nazionale dal Generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo. L’associazione conta oltre 169.000 sezioni distribuite su quattro continenti, testimoniando la diffusione globale dei valori e degli ideali dell’Arma dei Carabinieri.

Un Invito alla Comunità di Striano

La nuova sede non è soltanto un luogo di ritrovo per i militari in congedo dell’Arma, ma funge anche da centro di aggregazione per tutti coloro che credono nei valori di legalità, giustizia e servizio alla comunità. Partecipare alla vita associativa significa mantenere viva la memoria e l’impegno di chi ha dedicato la propria vita alla difesa della legalità.

Natasha Macri

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Turista accoltellato a Napoli, è grave: indagini in corso

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Turista accoltellato a Napoli, è grave: indagini in corso

Giovane Turista Olandese Accoltellato a Napoli: Prognosi Riservata

Nella notte, un turista olandese di 23 anni è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini con una grave ferita da arma da taglio al petto. Attualmente, il giovane si trova in prognosi riservata. L’accaduto ha scosso la comunità locale e ha messo in moto le autorità competenti per chiarire le circostanze dell’incidente.

Dettagli Dell’Incidente

L’episodio è avvenuto nella tarda serata, in circostanze ancora poco chiare. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane è stato aggredito e ferito al petto con un’arma da taglio. Subito dopo l’accaduto, il 23enne è stato soccorso e trasportato all’ospedale più vicino, dove è stato immediatamente sottoposto a interventi medici d’urgenza.

Stato di Salute del Giovane

Le condizioni del turista olandese sono critiche e al momento i medici hanno disposto la prognosi riservata. La ferita riportata è grave e i professionisti della salute stanno facendo tutto il possibile per stabilizzare il paziente. La famiglia del giovane è stata informata e sta raggiungendo Napoli per stare vicino al proprio caro in questo difficile momento.

Indagini in Corso

Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per fare luce sull’aggressione. Al momento, gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona dell’incidente. La polizia sta lavorando senza sosta per identificare e arrestare l’autore del crimine.

Per ulteriori aggiornamenti, è possibile seguire le ultime notizie sul sito di Fanpage.it. Continua a leggere.

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Bimbo coraggioso fa arrestare papà che picchiava sempre la mamma

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Bimbo coraggioso fa arrestare papà che picchiava sempre la mamma

Coraggioso Bambino di 12 Anni Fa Arrestare il Padre Abusivo

Un episodio di violenza familiare è stato tragicamente smascherato grazie al coraggio di un bambino di 12 anni, che ha denunciato il padre ai Carabinieri della stazione di Casamicciola Terme. "Portate via papà, picchia sempre mia mamma. Aiutatemi!", queste le parole che hanno portato all’arresto del cinquantenne.

Fine di un Incubo a Lacco Ameno

L’incubo di un’intera famiglia dello Sri Lanka, residente a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, è finalmente giunto al termine. La famigerata routine di minacce, percosse e terrore continua da tempo, aggravata dal rischio di perdere il permesso di soggiorno. Ischia, solitamente una meta turistica cosmopolita, si è trasformata nello scenario di questa cupa vicenda.

Un Altro Giorno di Terrore

Quella sera, poco prima delle 21, il marito 50enne, noto per ubriacarsi frequentemente e diventare violento, tornava a casa. La moglie, 46 anni, conosceva già il destino che l’aspettava. La casa risuonava del rumore delle chiavi che aprivano la porta. Ma questa volta, la donna era pronta a difendersi. Aveva il suo smartphone a portata di mano, pronta a filmare ogni atto di violenza come prova.

Violenza Registrata

La tragedia non tardò a realizzarsi. Non passano dieci minuti che l’uomo inizia a urlare e vandalizzare la casa. Le minacce si intensificano: l’uomo ha promesso di bruciare le richieste di permesso di soggiorno. Nonostante gli schiaffi e i pugni, la moglie riesce a recuperare quei documenti preziosi e li affida al figlio di 12 anni per nasconderli.

Il Coraggioso Intervento del Bambino

Il 50enne, accortosi del nascondiglio, fa del bambino il suo nuovo bersaglio. Lo afferra e lo strattona violentemente, distruggendogli il pigiama. In preda alla furia, l’uomo colpisce duramente il figlio alla testa e al collo. Disperata, la madre interviene cercando di proteggere il bambino, subendo ulteriori percosse, tra cui un forte calcio all’addome. Il bambino trova il coraggio di affacciarsi alla finestra e urlare disperatamente per chiedere aiuto.

L’Intervento delle Forze dell’Ordine

Per fortuna, alcuni vigili urbani nelle vicinanze sentono le grida e allertano immediatamente la centrale operativa dei Carabinieri. La gazzella arriva in pochi minuti, ponendo fine all’incubo. Il padre orco viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito nel carcere di Poggioreale.

Condizioni Mediche del Bambino

Mamma e figlio sono stati rapidamente portati all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. La prognosi indica 5 giorni di cure per madre e figlio, ma il bambino, avendo subito numerosi pugni alla testa, resta ricoverato in osservazione per precauzione.

Conclusione

L’incubo per la famiglia dello Sri Lanka ha finalmente trovato la giustizia grazie al coraggio di un bambino di soli 12 anni. Questa vicenda illumina l’importanza di denunciare e intervenire tempestivamente per porre fine alla violenza domestica.

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Napoli: 323 denunce per parcheggiatori abusivi dall’inizio anno

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Napoli: 323 denunce per parcheggiatori abusivi dall’inizio anno

Napoli: Bussiness dei Parcheggiatori Abusivi – 323 Denunce dall’Inizio dell’Anno

Napoli affronta una piaga quotidiana con il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, un’industria sotterranea che genera migliaia di euro di introiti illegali ogni giorno. Gli sforzi dei carabinieri per combattere questa minaccia sono incessanti e sistematici.

Attività di Prevenzione e Repressione

L’evidenza dei rischi derivanti dai parcheggiatori abusivi emerge in testimonianze come quella di una donna di Posillipo, aggredita poiché aveva parcheggiato in un posto pubblico che un abusivo considerava "riservato". Questo solo un esempio di come l’illegalità pervada il tessuto urbano.

Il Ruolo dei Clan nella Gestione dei Parcheggi

Un aspetto ancora più inquietante è emerso da un’indagine di giugno, con l’arresto di 11 persone legate al clan Contini, accusate di associazione mafiosa e di gestire illegalmente il business dei parcheggiatori. Questa inchiesta ha rivelato come queste organizzazioni criminali abbiano il controllo strategico ed economico della città, andando ben oltre il semplice parcheggiatore di strada.

Strategie di Sfruttamento dei Posti di Parcheggio

Nel corso dell’anno, altre operazioni hanno portato all’arresto di molte persone, tutte gravemente indiziate di usare metodi mafiosi per mantenere il controllo del mercato dei parcheggi. Questo "imprenditoria" genera migliaia di euro in nero quotidianamente, sfruttando la necessità degli automobilisti di trovare un posto per i loro veicoli.

Le Tariffe Improvvisate dai Parcheggiatori Abusivi

I parcheggiatori abusivi sfruttano qualsiasi occasione per aumentare le tariffe. Durante le partite o i concerti allo stadio Maradona, i prezzi possono variare dai 15 ai 30 euro, a seconda dell’importanza dell’evento. Non si limitano agli eventi sportivi, ma operano anche in aree come il cimitero di Poggioreale e le spiagge cittadine, nonché durante la movida notturna nei quartieri centrali come il Vomero e Chiaia.

Interventi Costanti delle Forze dell’Ordine

Nonostante gli sforzi delle autorità con denunce e sanzioni, il problema persiste. Da inizio anno a luglio 2023, sono state identificate e denunciate 323 persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine. Quasi tutti sono soggetti a provvedimenti Dacur, che vietano loro di frequentare specifiche aree urbane.

Impatto Economico e Sociale

L’impatto economico di questo fenomeno si estende oltre la perdita di entrate fiscali, colpendo i cittadini che, per necessità o convenienza, pagano cifre considerevoli per parcheggiare. Le autorità continuano a lavorare per migliorare la situazione, seguendo una media di 46 denunce mensili e un’attività informativa continua per delineare meglio la rete criminale dietro ai parcheggiatori abusivi.

Con questo impegno constante, Napoli spera di ridurre il controllo dei parcheggiatori abusivi, preservando l’integrità e la sicurezza della città.

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Taormina indagato a Napoli per corruzione: “La mia testa ai pm”

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Taormina indagato a Napoli per corruzione: “La mia testa ai pm”

Indagato per Corruzione: L’Avvocato Carlo Taormina Risponde alle Accuse

L’avvocato Carlo Taormina, sotto inchiesta della Procura di Napoli per corruzione in atti giudiziari, ha reagito con fermezza alle critiche sollevate dalle Camere Penali. In una nota, Taormina ha risposto alle accuse, sostenendo che alcuni colleghi abbiano violato il segreto professionale e formulato accuse infondate per proteggere se stessi.

La Difesa di Taormina

“Leggo un comunicato delle Camere Penali che mi attaccano per aver preannunciato denunce per calunnia,” ha dichiarato Taormina. “Accusandomi delle peggiori schifezze per salvarsi la pelle, senza capire la realtà fattuale e giuridica , hanno consegnato la mia testa a un pubblico ministero che la chiedeva.”

Le Accuse di Calunnia

Secondo Taormina, se le accuse fossero state fondate e lui avesse avuto qualcosa da rimproverarsi, la sua reazione sarebbe stata diversa. Ha dichiarato: “Ho fatto di tutto per evitare questa deriva. Ma alcuni colleghi hanno formulato accuse calunniose contro di me.” Taormina nega di aver istigato false testimonianze, specificando che le persone coinvolte lo conoscono proprio coloro che lo hanno attaccato.

Audizioni Preventive e il Caso Avellinese

Taormina respinge anche le accuse relative alle audizioni preventive ex art. 391bis cpp, affermando: “Non si comprende perché non avrei dovuto esercitare queste prerogative dell’avvocato. Sono stato infangato da chi cercava di non rispondere delle proprie colpe.”

Il contesto ostile nei confronti di Taormina risale a un processo avellinese, in cui ha difeso contro accuse che considera infondate e infamanti. “Dopo due anni e mezzo di processo, il tribunale ha dovuto scarcerare tutti gli imputati,” ha aggiunto Taormina.

Conclusioni e Riflessioni

Taormina conclude sostenendo di aver contribuito a fare giustizia, insieme ad altri, nonostante la gogna mediatica e le calunnie nei suoi confronti. “Chiedo scusa a tutti, ma la gogna mediatica e le calunnie che hanno sortito un effetto temporaneo, crolleranno miseramente,” ha concluso Taormina.

Le dichiarazioni dell’avvocato mettono in evidenza una situazione complessa e piena di sfaccettature, che solleva dubbi e interrogativi sulla trasparenza e l’etica nel mondo legale.


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Napoli: controlli, sequestri e multe nei negozi di Piazza Garibaldi

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Napoli: controlli, sequestri e multe nei negozi di Piazza Garibaldi

Napoli, Piazza Garibaldi: Controlli, Sequestri e Sanzioni nei Negozi

Nella giornata di ieri, un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Napoli, concentrandosi particolarmente su Piazza Garibaldi e le aree circostanti. L’iniziativa ha visto la partecipazione congiunta di polizia, carabinieri, guardia di finanza, ASL, polizia municipale e personale ASIA.

Identificazioni e Controlli Stradali

L’operazione ha portato all’identificazione di 100 persone, tra cui 32 con precedenti di polizia. Una delle persone identificate è stata denunciata per evasione. In totale, sono stati controllati 19 veicoli. Durante questi controlli stradali, le autorità hanno contestato 30 infrazioni al Codice della Strada, indicando un’attenzione particolare all’ordine pubblico e alla sicurezza stradale.

Sanzioni ai Negozianti e Sequestri di Alimenti

Parallelamente ai controlli stradali, gli operatori hanno ispezionato 8 esercizi commerciali. Queste verifiche hanno portato all’elevazione di 8 sanzioni amministrative per un totale di circa 10.000 euro. Gli esercizi commerciali sono stati multati principalmente per violazioni riguardanti la tracciabilità dei prodotti alimentari. In totale, sono stati sequestrati 20 kg di generi alimentari privi di tracciabilità, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative sanitarie.

Collaborazione Tra Diverse Forze dell’Ordine

Il successo dell’operazione è stato possibile grazie alla collaborazione tra vari enti e forze dell’ordine. Gli agenti dei Commissariati Vicaria-Mercato, Vasto-Arenaccia, Posillipo, San Carlo-Arena, San Paolo e Vomero hanno lavorato in sinergia con i militari dell’Arma dei Carabinieri, gli operatori della Guardia di Finanza, il personale del Reparto Mobile di Napoli, dell’ASL Napoli 1 Centro, della Polizia Municipale e del personale ASIA.

Obiettivi Futuri

L’operazione di controllo nella zona di Piazza Garibaldi rappresenta solo un tassello di un più ampio piano di monitoraggio e interventi che le forze dell’ordine hanno intenzione di proseguire. L’obiettivo è garantire sicurezza, legalità e rispetto delle normative a vantaggio di tutti i cittadini e dei commercianti onesti.

Conclusioni

Le attività di ieri dimostrano che un’azione coordinata e mirata può produrre risultati significativi in termini di sicurezza e ordine pubblico. La prosecuzione di tali iniziative è fondamentale per mantenere un ambiente sicuro e regolamentato nelle diverse aree della città di Napoli.

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Salvataggio a Ischia: Guardia Costiera soccorre 5 persone, 2 bambini

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Salvataggio a Ischia: Guardia Costiera soccorre 5 persone, 2 bambini

Salvataggio a Ischia: Operazione della Guardia Costiera per una Famiglia in Pericolo al Largo dell’Isola

Ischia. Un motoscafo di circa 9 metri ha lanciato un emergenza SOS mentre navigava al largo dell’isola, segnalando una potenziale via d’acqua a bordo.

Pronto Intervento della Guardia Costiera

In pochi minuti, le unità navali della Guardia Costiera sono arrivate sul luogo, hanno trasbordato i passeggeri e hanno messo in sicurezza l’imbarcazione.

Il Contesto dell’Intervento

L’operazione di soccorso si è svolta nelle acque antistanti Lacco Ameno. Un team di subacquei è attualmente impegnato nell’ispezione dello scafo per individuare la causa dell’allagamento e valutare le possibili soluzioni al problema.

A Bordo del Motoscafo

Sul motoscafo si trovava una famiglia composta da cinque persone, di cui tre adulti e due bambini. Dopo il lancio dell’allarme, la Capitaneria di Porto ha mobilitato le unità navali GC B 154 e MV CP 829, che sono state inviate immediatamente.

Condizioni Meteo Avverse

Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più difficili a causa delle avverse condizioni meteo, ma nonostante ciò, i soccorritori hanno agito rapidamente.

Operazione di Salvataggio

All’arrivo delle unità di soccorso, il motoscafo già presentava evidenti difficoltà con la cabina allagata. Grazie alla professionalità e alla rapidità degli equipaggi, i cinque naufraghi sono stati salvati e trasferiti sulla motovedetta, visibilmente scossi ma senza ferite.

Ispezioni e Prime Ipotesi

Nel frattempo, un team di subacquei è stato calato in acqua per esaminare lo scafo e individuare la fonte dell’allagamento. Le prime ipotesi suggeriscono una possibile falla nello scafo, ma saranno i rilievi dei subacquei a confermarlo. Nel frattempo, il motoscafo è stato messo in sicurezza e rimorchiato verso il porto più vicino per ulteriori controlli.

Le Testimonianze

“Stavamo navigando tranquillamente quando all’improvviso abbiamo sentito un forte rumore e l’imbarcazione ha iniziato a imbarcare acqua. Abbiamo cercato di attivare la pompa di sentina ma non è bastato. Abbiamo subito lanciato l’allarme e poco dopo sono arrivati i soccorsi. Non abbiamo parole per ringraziare la Guardia Costiera.”

Appello alla Prudenza

L’episodio odierno serve come monito per tutti i diportisti: è fondamentale controllare sempre lo stato dell’imbarcazione prima di uscire in mare e disporre di tutta l’attrezzatura di sicurezza necessaria. In caso di emergenza, è importante mantenere la calma e contattare immediatamente i soccorsi.

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Due ristoranti ambulanti con 300 posti rubavano la corrente

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Due ristoranti ambulanti con 300 posti rubavano la corrente

I controlli dei Carabinieri e dell’Enel sul lungomare Camillo Federico di Mondragone (Caserta) hanno portato alla luce un allaccio abusivo di corrente elettrica in due ristoranti ambulanti molto frequentati. Questa importante scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e legalità di tali attività commerciali, rappresentando un caso emblematico di furto di energia.

Le Forze dell’Ordine in Azione

Le indagini sono state condotte congiuntamente dai Carabinieri e dagli ispettori dell’Enel, che hanno intensificato i controlli nella zona del lungomare di Mondragone, nota per la sua affluenza turistica e la presenza di numerosi esercizi commerciali. Grazie a queste verifiche mirate, è stato possibile individuare il punto esatto in cui avveniva l’allaccio abusivo.

Il Modus Operandi degli Autori

Secondo le prime ricostruzioni, i proprietari dei ristoranti avrebbero utilizzato metodi sofisticati per collegarsi illegalmente alla rete elettrica, riducendo così i costi operativi a scapito della legalità e della sicurezza. Questo comportamento non solo li ha resi vulnerabili a pesanti sanzioni, ma ha anche messo a rischio la sicurezza dei clienti e degli stessi operatori.

Implicazioni Legali e Sanzioni

Il furto di energia elettrica è un reato grave che comporta penalità severe. Gli autori di tali atti possono essere soggetti a multe salate e procedimenti penali, oltre al risarcimento dei danni economici causati. Questo caso specifico serve da monito per altri imprenditori che potrebbero essere tentati da simili pratiche illecite.

La Risposta della Comunità Locale

L’intervento delle autorità è stato accolto positivamente dalla comunità locale, che ha espresso gratitudine per il rigoroso controllo delle attività commerciali nella zona. Garantire una concorrenza leale e la sicurezza pubblica rimane una priorità per le forze dell’ordine e le istituzioni locali.

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Incidente a Massa Lubrense: due moto, donna cade nella scarpata

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Incidente a Massa Lubrense: due moto, donna cade nella scarpata

Massa Lubrense: Terribile Scontro tra Moto e Lambretta, Donna Perde una Gamba

Un grave incidente stradale si è verificato nella serata di ieri a Massa Lubrense, precisamente in via Partenope vicino al capo di Sorrento, dove una donna ha riportato una gravissima ferita alla gamba.

Incidente davanti al Ristorante Franceschiello

L’incidente è avvenuto proprio nella curva davanti al famoso ristorante Franceschiello. Una moto si è scontrata frontalmente con una vecchia Lambretta su cui viaggiava una coppia di coniugi. In seguito al violento impatto, la donna ha subìto l’amputazione dell’arto inferiore, che tra l’altro è volato giù nella scarpata sottostante. L’arto è stato recuperato solo nella mattinata di oggi.

Primo Soccorso da un Medico Presente sul Posto

All’interno del ristorante vi era un medico tra i clienti, che è stato il primo a prestare soccorso alla donna, riuscendo a fermare l’emorragia. Senza il suo intervento tempestivo, le conseguenze per la donna sarebbero state ben più gravi. Attualmente è ricoverata in rianimazione presso l’ospedale di Sorrento.

Indagini in Corso

I carabinieri stanno conducendo indagini approfondite per stabilire le responsabilità dell’incidente. Dopo aver ascoltato i testimoni, hanno inoltre acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza private che sorvegliano la strada. Il giovane alla guida della moto è stato sottoposto a test per verificare se fosse idoneo a guidare al momento dell’incidente.

Indagini Coordinati dalla Procura di Torre Annunziata

La posizione del giovane motociclista è attualmente al vaglio del magistrato di turno della Procura di Torre Annunziata, che sta coordinando le indagini.

Ciro Serrapica

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Napoli, minacce al deputato Borrelli davanti al Cardarelli

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Napoli, minacce al deputato Borrelli davanti al Cardarelli

Napoli: Il Deputato Borrelli Minacciato di Morte Davanti al Cardarelli

Una scena inquietante si è svolta all’esterno del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, è stato minacciato di morte. I toni minacciosi e violenti utilizzati contro di lui sono stati registrati dal parlamentare stesso e successivamente pubblicati sui suoi profili social.

La Scena delle Minacce

Borrelli ha raccontato di essersi recato al Cardarelli per fare visita ai familiari delle vittime del recente crollo di Scampia. Giunto all’ingresso del pronto soccorso, ha osservato un motociclista che aveva parcheggiato la moto sul marciapiede, ostruendo l’accesso ai pedoni. Al rimprovero del deputato, il motociclista ha reagito in modo aggressivo, tentando più volte di scontrarsi fisicamente con Borrelli.

Parole di Violenza Inaudita

Le minacce rivolte al deputato sono state: "Ti sfondo il cervello, anche se c’è la polizia. Ti spacco il casco in faccia. Già mi sono fatto vent’anni. Ti sparo in faccia. Io non ho paura di niente". Borrelli ha descritto l’incidente come un esempio di "follia pura", commentando che è stato minacciato di morte soltanto per aver richiesto il rispetto di una regola tanto semplice quanto essenziale: non parcheggiare sui marciapiedi, specialmente all’ingresso di un pronto soccorso.

Continuo Crescendo di Violenza in Città

Secondo Borrelli, la violenza e l’aggressività stanno diventando sempre più comuni in città, specialmente in luoghi sensibili come ospedali e pronto soccorsi. Egli afferma: "Una violenza inaudita con parole intrise di cattiveria. Purtroppo non c’è angolo della città immune da questa pericolosissima deriva violenta". Il deputato ha sottolineato l’importanza di essere inflessibili con chi tenta di trasformare Napoli in un "far west" senza regole.

Conclusioni e Richieste

Borrelli ha ribadito che si trovava all’ospedale per supportare i familiari delle vittime e dei feriti del crollo avvenuto a Scampia. Ha espresso un appello affinché le autorità siano più severe contro chi perpetra atti di violenza e inciviltà: "Bisogna essere inflessibili contro chi vuole trasformare questa città in un far west senza regole".

L’incidente evidenzia un preoccupante aumento della violenza in spazi pubblici, sollevando serie preoccupazioni sulla sicurezza dei cittadini e sull’urgente necessità di maggiore vigilanza e intervento.

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