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Cronaca

Napoli: raccolta 35 milioni di euro in 3 mesi con “obiettivo valore”

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Napoli: raccolta 35 milioni di euro in 3 mesi con “obiettivo valore”

La società di progetto Napoli Obiettivo Valore, in collaborazione con il Comune di Napoli, ha recuperato complessivamente 34.976.164 milioni di euro in poco più di tre mesi. Questo dato è stato reso noto dall’assessore al Bilancio del Comune, Pier Paolo Baretta, durante una conferenza stampa tenutasi presso la sala giunta di Palazzo San Giacomo. Tale somma rappresenta le entrate tributarie incassate fino al 15 marzo 2024 da Napoli Obiettivo Valore.

L’importo complessivo recuperato è suddiviso in tre categorie principali: circa 20,5 milioni di euro derivanti dal recupero della Tari, oltre 12,7 milioni di euro dall’Imu e più di 1,7 milioni di euro dalle violazioni del codice della strada.

Baretta ha sottolineato che questi risultati confermano il successo del lavoro svolto fino ad ora, in linea con gli obiettivi del Patto per Napoli stipulato due anni fa con il governo Draghi. L’obiettivo principale è colmare il deficit strutturale nella riscossione dei tributi, attraverso un sistema più efficiente e responsabile da parte dei cittadini, al fine di ridurre il debito, aumentare le risorse per la gestione quotidiana della città e, a lungo termine, abbassare le tasse.

Analogamente, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato positivamente i primi risultati della riscossione durante una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo San Giacomo. Ha sottolineato l’importanza cruciale della riscossione tributaria per garantire servizi di qualità ai cittadini, come trasporti, igiene urbana, manutenzione stradale e verde pubblico. Manfredi ha evidenziato che un incremento nella capacità di riscossione è fondamentale per garantire una migliore qualità della vita e una città più funzionale e rispondente alle aspettative dei suoi abitanti.

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L’ex capo ultrà del Napoli è un pentito nel blitz contro il clan Contini

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L’ex capo ultrà del Napoli è un pentito nel blitz contro il clan Contini

Genny “A carogna”, ex capo ultras del Napoli, oggi collaboratore di giustizia, ha rivelato dettagli sconcertanti sui legami tra il mondo delle cronche nere e quello della ristorazione. Le intercettazioni riportate da De Tommaso, dimostrano l’esistenza di interessi economici legati ai clan che gestiscono attività legate al settore alimentare.

Legami tra il mondo criminale e la ristorazione

Le rivelazioni di Genny “A carogna” mettono in luce quanto profondi siano i legami tra il mondo criminale e il settore della ristorazione. Le intercettazioni hanno portato alla luce un quadro inquietante, in cui clan organizzati gestiscono attività economiche lecite per riciclare denaro sporco e gestire traffici illeciti.

Rottura del silenzio e collaborazione con la giustizia

Genny, una volta capo di uno dei gruppi ultras più temuti del Napoli, ha deciso di collaborare con la giustizia per rivelare i dettagli di queste attività illegali. La sua testimonianza ha acceso i riflettori su un fenomeno poco conosciuto ma diffuso nel tessuto economico del paese.

Impatto sul territorio e la società

Le rivelazioni di Genny hanno generato sconcerto e preoccupazione tra la popolazione, evidenziando l’influenza nefasta che le attività criminali possono avere sull’economia locale e sulla sicurezza dei cittadini. Le autorità sono chiamate a fare luce su queste vicende e ad agire con determinazione per contrastare questo fenomeno.

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Massimo Di Caprio: da affari con clan a volto social della pizzeria Dal Presidente

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Massimo Di Caprio: da affari con clan a volto social della pizzeria Dal Presidente

“Massimiliano ‘a Capretta’, coinvolto nell’inchiesta contro i Contini dell’Alleanza di Secondigliano, è stato recentemente arrestato. Secondo quanto riferito dai pentiti, sarebbe stato in passato in contatto con diversi clan dei Mazzarella.

Le attività di Massimiliano ‘a Capretta

Massimiliano ‘a Capretta è una figura di spicco nell’ambiente criminale di Napoli, coinvolto in varie attività illecite tra cui estorsioni, traffico di droga e armi.

La sua presunta vicinanza ai clan dei Mazzarella

Secondo le informazioni dei pentiti, Massimiliano ‘a Capretta avrebbe avuto rapporti stretti con diversi clan dei Mazzarella, ampliando così il suo raggio di azione criminale.

Il lato social della pizzeria ‘Dal Presidente’

Nonostante le sue attività illegali, Massimiliano ‘a Capretta è anche conosciuto per essere il volto social della pizzeria ‘Dal Presidente’, che ha ottenuto una certa notorietà nella zona.

Continua a leggere su Fanpage per scoprire ulteriori dettagli sulla vicenda di Massimiliano ‘a Capretta e le sue connessioni nel mondo criminale di Napoli.”

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Pomigliano: Costa e Ruotolo supportano ex comandante allontanato per indagini

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Pomigliano: Costa e Ruotolo supportano ex comandante allontanato per indagini

Il vice presidente della Camera dei deputati Sergio Costa e il responsabile comunicazione del Pd, Sandro Ruotolo, esprimono il loro parere riguardo all’inchiesta di Fanpage.it che ha recentemente visto la luce.
Continua a leggere per scoprire cosa hanno dichiarato Costa e Ruotolo in merito al caso.

Costa e Ruotolo si esprimono sull’inchiesta di Fanpage.it

Sergio Costa, vice presidente della Camera dei deputati, e Sandro Ruotolo, responsabile comunicazione del Pd, hanno preso una ferma posizione dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Fanpage.it che ha messo in luce una serie di controversie. Entrambi i politici hanno espresso la loro condanna per quanto emerso e hanno sottolineato l’importanza di fare luce sui fatti investigati.

Il sostegno dell’ex comandante oggetto delle indagini

Costa e Ruotolo si sono schierati a fianco dell’ex comandante che è stato allontanato in seguito alle indagini condotte. I due hanno espresso solidarietà nei confronti dell’ex ufficiale e hanno ribadito l’importanza di garantire un’indagine approfondita e imparziale sui fatti emersi dall’inchiesta di Fanpage.it. La vicinanza al diretto interessato è stata evidenziata come un gesto di sostegno e solidarietà da parte dei due politici.

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Tragico incidente a Marigliano, donna in moto muore schiantandosi contro un palo

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Tragico incidente a Marigliano, donna in moto muore schiantandosi contro un palo

Tragedia a Scisciano: donna di 46 anni muore in un incidente stradale

Una donna di 46 anni è deceduta nel pomeriggio in un tragico incidente avvenuto in via Ponte dei Cani a Scisciano. Secondo le prime informazioni fornite, la donna sarebbe morta sul colpo a seguito dell’impatto. Sull’accaduto stanno indagando le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri della locale stazione.

Incidente mortale a Scisciano

La vittima, la cui identità non è stata ancora resa nota, si trovava alla guida di un veicolo che per cause ancora da accertare è finito fuori strada, causando il decesso della donna. La notizia ha scosso la comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia della vittima in questo momento di profondo dolore.

Indagini in corso

Al momento non sono chiare le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire con precisione quanto accaduto e capire se ci siano stati fattori esterni che hanno contribuito alla tragedia. La speranza è che la verità venga presto a galla per dare giustizia alla donna scomparsa e per garantire la sicurezza delle strade della zona.

Per ulteriori aggiornamenti sull’incidente a Scisciano e per rimanere informati sulle ultime novità, è possibile continuare a seguire gli sviluppi su [Fanpage Napoli](https://www.fanpage.it/napoli/incidente-a-marigliano-moto-si-schianta-contro-palo-morta-la-donna-alla-guida/).

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Incidente a Napoli: pedone investita, auto si ferma ma la seconda la travolge e scappa.

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Incidente a Napoli: pedone investita, auto si ferma ma la seconda la travolge e scappa.

Una donna è stata investita mentre attraversava la strada a Napoli e si trova attualmente ricoverata in gravi condizioni al Cardarelli. Il suo stato di salute è critico e i medici hanno espresso riserva sulla prognosi.

Incidente a Napoli: la donna investita in gravi condizioni

L’incidente si è verificato mentre la donna stava attraversando la strada. La prima auto si è fermata per darle la precedenza, ma purtroppo è stata travolta da una seconda auto che si è immediatamente data alla fuga.

Prognosi riservata per la donna investita

La vittima dell’investimento è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Cardarelli, dove si trova in pericolo di vita. Gli inquirenti sono al lavoro per identificare e rintracciare il conducente dell’auto che ha causato l’incidente e si è allontanato dal luogo dell’accaduto.

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Agente viaggi costretto a cedere agenzia al clan: “Massimo lo picchiava”

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Agente viaggi costretto a cedere agenzia al clan: “Massimo lo picchiava”

Nell’ambito di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza oggi sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 3.5 milioni di euro. Tra i beni sottoposti a sequestro vi è anche un’agenzia di viaggi, la cui precedente proprietà sarebbe stata costretta a cederla a un clan criminale locale. Inoltre, emerge che il precedente proprietario dell’agenzia di viaggi sarebbe stato vittima di ripetute aggressioni da parte di uno degli indagati coinvolti nell’operazione.

Traffico di influenze e minacce nel settore turistico

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato alla luce loschi traffici nel settore turistico, con il coinvolgimento di soggetti legati a gruppi criminali locali. Tra le varie attività sequestrate, l’agenzia di viaggi è emersa come uno dei centri nevralgici di un’economia criminale che sembra aver influenzato il mercato turistico locale.

Il dramma del precedente proprietario

Secondo quanto emerso dalle indagini, il precedente proprietario dell’agenzia di viaggi aveva subito gravi minacce e aggressioni da parte di uno degli indagati coinvolti nell’operazione della Guardia di Finanza. Questo tragico episodio mette in luce la difficile situazione di chi si trova invischiato nelle reti della criminalità organizzata, costretto a cedere la propria attività sotto minaccia e violenza.

Conclusioni

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza a Napoli ha permesso di portare alla luce loschi traffici nel settore turistico locale, con il sequestro di beni per un valore di 3.5 milioni di euro. Tra i beni sequestrati vi è un’agenzia di viaggi il cui precedente proprietario sarebbe stato costretto a cederla a un clan criminale locale, subendo ripetute aggressioni. Si spera che azioni come queste possano contribuire a contrastare la presenza e l’influenza della criminalità organizzata nei vari settori dell’economia locale.

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Direttore pizzeria “Dal Presidente” arrestato: zero reddito, lussuosi orologi sui social

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Direttore pizzeria “Dal Presidente” arrestato: zero reddito, lussuosi orologi sui social

Massimiliano Di Caprio, il direttore della pizzeria “Dal Presidente”, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sul riciclaggio del clan Contini. L’uomo è accusato di aver dichiarato un reddito di soli 30mila euro in 20 anni. Tuttavia, nonostante il suo modesto reddito, sulle sue pagine social sfoggia orologi di lusso che destano sospetti e curiosità.

Le accuse contro Massimiliano Di Caprio

L’arresto di Massimiliano Di Caprio è avvenuto in seguito alle indagini sul clan Contini e sul presunto riciclaggio di denaro sporco. Le autorità hanno scoperto che il direttore della pizzeria “Dal Presidente” avrebbe dichiarato un reddito incredibilmente basso rispetto allo stile di vita che conduce, evidenziato dalle sue foto sui social in cui sfoggia costosi orologi di lusso. Questa discrepanza tra il reddito dichiarato e il tenore di vita dell’uomo ha scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica e ha portato all’arresto di Di Caprio.

La vita di lusso di Massimiliano Di Caprio

Nonostante dichiari un reddito di 30mila euro in 20 anni, Massimiliano Di Caprio conduceva una vita di lusso e opulenza, come dimostrato dalle sue foto sui social in cui indossava orologi di marca e frequentava locali esclusivi. Le autorità hanno quindi avviato un’indagine approfondita sulle attività del direttore della pizzeria “Dal Presidente” e sul suo coinvolgimento nelle attività illecite del clan Contini.

La reazione dell’opinione pubblica

L’arresto di Massimiliano Di Caprio ha suscitato scalpore e indignazione nell’opinione pubblica, che non ha esitato a esprimere il proprio disappunto per il presunto coinvolgimento dell’uomo in attività illegali. Le foto sui social che mostravano Di Caprio in posa con orologi di lusso hanno alimentato i sospetti riguardo alla provenienza dei suoi beni e hanno contribuito a creare un clima di diffidenza nei confronti del direttore della pizzeria “Dal Presidente”.

Conclusioni

L’arresto di Massimiliano Di Caprio nell’ambito dell’inchiesta sul clan Contini ha portato alla luce una discrepanza significativa tra il suo reddito dichiarato e lo stile di vita che conduceva. Le autorità stanno indagando per chiarire il coinvolgimento dell’uomo in attività illecite e nel riciclaggio di denaro sporco. L’opinione pubblica segue con interesse gli sviluppi di questa vicenda, che ha suscitato dibattiti e polemiche riguardo alla trasparenza e all’onestà delle persone.

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Sequestrata autofficina abusiva a Arenaccia, multe per 7mila euro per rifiuti pericolosi senza autorizzazione

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Sequestrata autofficina abusiva a Arenaccia, multe per 7mila euro per rifiuti pericolosi senza autorizzazione

L’autorità competente ha eseguito dei controlli nella via Sant’Alfonso Maria dei Liguori e ha scoperto che un’autofficina operava senza le autorizzazioni necessarie. La Polizia Locale ha quindi proceduto al sequestro dell’attività.

Autofficina abusiva scoperta

Durante l’operazione di controllo è emerso che l’autofficina situata in via Sant’Alfonso Maria dei Liguori non aveva ottenuto le autorizzazioni richieste per operare legalmente. Questo ha portato alla decisione di procedere con il sequestro dell’attività. La mancanza di regolari autorizzazioni ha portato la Polizia Locale ad intervenire per garantire il rispetto delle normative vigenti.

Multe per un valore di 7mila euro

Oltre al sequestro dell’autofficina abusiva, sono state comminate multe per un valore complessivo di 7mila euro. Questa sanzione è stata applicata per le violazioni riscontrate durante i controlli effettuati dalle autorità competenti. La somma delle multe è stata calcolata in base alle infrazioni accertate e alle normative violate dall’attività.

Per ulteriori dettagli sull’operazione di sequestro dell’autofficina abusiva e sulle multe comminate, è possibile continuare la lettura dell’articolo seguendo il link fornito.

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Cronaca

Interrogazione Borrelli a Piantedosi su inchiesta Pomigliano d’Arco – Fanpage.it

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Interrogazione Borrelli a Piantedosi su inchiesta Pomigliano d’Arco – Fanpage.it

Il deputato dell’Avs, Francesco Borrelli, ha recentemente chiesto l’istituzione di una commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco e ha presentato la terza interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi.

La richiesta di accesso al Comune di Pomigliano d’Arco

Borrelli ha evidenziato la necessità di indagare approfonditamente sulle attività svolte all’interno del Comune di Pomigliano d’Arco, sollevando possibili questioni di trasparenza e regolarità amministrativa. La richiesta di istituire una commissione d’accesso rappresenta un passo importante per garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche e la tutela degli interessi dei cittadini.

La terza interrogazione parlamentare a Piantedosi

Con la presentazione della terza interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi, Borrelli mira a ottenere chiarimenti su eventuali criticità riscontrate all’interno del Comune di Pomigliano d’Arco e a promuovere azioni volte a garantire la legalità e la trasparenza nell’ambito amministrativo locale.

Per continuare a seguire gli sviluppi di questa vicenda e conoscere ulteriori dettagli sulla richiesta di Borrelli, è possibile leggere l’articolo completo [qui](https://www.fanpage.it/napoli/dopo-linchiesta-di-fanpage-it-su-pomigliano-darco-interrogazione-di-borrelli-al-ministro-piantedosi/).

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Due turisti messicani feriti gravemente precipitando dal ponte di Maiori con lo scooter

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Due turisti messicani feriti gravemente precipitando dal ponte di Maiori con lo scooter

Un grave incidente stradale ha coinvolto due turisti messicani a Maiori, sul ponte della SS 163 Amalfitana. Una donna è stata trasportata d’urgenza in elicottero all’ospedale di Salerno per le ferite riportate.

Incidente a Maiori

L’incidente è avvenuto in una giornata di sole, quando i turisti messicani stavano attraversando il ponte con il loro scooter. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, hanno perso il controllo del mezzo precipitando dal ponte.

Intervento tempestivo dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorsi, che hanno trasportato la donna ferita in elicottero all’ospedale di Salerno. Le condizioni della donna sono gravi, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Appello alla prudenza

Questo incidente è un ennesimo monito sull’importanza di guidare con prudenza e attenzione, specialmente in luoghi turistici e strade panoramiche come la Costiera Amalfitana. È fondamentale rispettare le regole della circolazione e guidare in modo responsabile, per evitare situazioni di pericolo per sé e per gli altri.

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