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Cronaca

Giovani atlete del Napoli Under 17 nel mirino di insulti sessisti online

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Giovani atlete del Napoli Under 17 nel mirino di insulti sessisti online

Insulti sessisti travolgono il calcio giovanile napoletano: un’onda di indignazione dopo una partita tra ragazzi e ragazze #CalcioGiovanile #Napoli #StopSessismo

Immaginate i campi da calcio di Napoli, dove l’energia della città – tra il chiasso delle strade affollate e il calore della comunità – si fonde con l’entusiasmo dei giovani atleti. È qui, in un pomeriggio qualunque, che una partita amichevole tra l’Under 17 femminile del Napoli e l’Under 14/15 maschile del Don Guanella si è trasformata in un momento di profonda amarezza, rivelando i lati oscuri del mondo digitale e della società.

Al termine della gara, vinta dalle ragazze, alcuni giocatori della squadra maschile hanno sfogato la loro delusione sui social, pubblicando foto dallo spogliatoio accompagnate da commenti volgari e offensivi. Hashtag come #nondovevatevincere, #tornateafareleballerine, #leavetepresepe***ane e #vogliamoireggiseni hanno inondato Instagram, bersagliando le giovani atlete con un sessismo che ha ferito non solo loro, ma l’intero tessuto sociale di una comunità che ama lo sport come simbolo di crescita.

La reazione è stata immediata e palpabile, come un’eco tra le vie di Napoli, dove il calcio non è solo un gioco, ma un pilastro di educazione e unione. Un responsabile della squadra femminile ha denunciato l’accaduto con parole che risuonano ancora: “fallimento generazionale e sociale” e “si perde nella vita prima ancora che nello sport”. È una riflessione che invita a pensare: in una città dove il calcio forgia sogni e resilienza, come possiamo permettere che diventi terreno di disuguaglianze?

Anche un genitore delle atlete si è unito al coro di voci, esprimendo un dolore condiviso: “veramente spiacevole” e “non ha protetto una situazione del genere”, criticando la società per la mancanza di supervisione. Questo episodio non è solo un incidente isolato; è un campanello d’allarme per i genitori e gli educatori, che si chiedono come proteggere i giovani da influenze tossiche in un’era dominata dai social.

Tra le reazioni più incisive, il Deputato di Alleanza Verdi-Sinistra ha espresso una condanna ferma, evidenziando il contrasto con i valori dello sport: “Siamo di fronte a un degrado morale che non ha nulla a che vedere con i valori dello sport. Questi messaggi, di cui i ragazzi si sono persino vantati sui social, non sono goliardia, ma manifestazioni di un sessismo inaccettabile che non possiamo permettere venga tollerato in un ambiente educativo come quello sportivo. È un insulto a tutte le donne e a tutti coloro che credono in una politica pulita e di valori”. Le sue parole portano con sé una micro-osservazione: in un contesto urbano come Napoli, dove lo sport dovrebbe unire le generazioni, questi atti di intolleranza minano la coesione sociale, ricordandoci che il vero gioco si vince con il rispetto.

Non pago di una semplice critica, il parlamentare ha richiesto azioni concrete: “L’azione non deve limitarsi alla semplice sanzione, ma deve includere l’istituzione di un percorso di formazione e sensibilizzazione obbligatorio per i giovani atleti, focalizzato sull’etica sportiva, il rispetto e la parità di genere. Inoltre, si attendono scuse ufficiali e pubbliche da parte della società e delle famiglie dei ragazzi nei confronti delle atlete offese e dei loro cari”. È un appello che, con moderata emozione, sottolinea l’opportunità di trasformare questo brutto episodio in un passo verso una maggiore consapevolezza.

Concludendo il suo intervento, ha offerto solidarietà: “La mia solidarietà va alle atlete, ai loro tecnici e alle famiglie. È il momento di dare un segnale forte: la volgarità e il sessismo non hanno cittadinanza sui campi da gioco. Lotteremo perché questo episodio non resti impunito e sia un monito per il futuro”. Mentre l’eco di queste parole si diffonde nella comunità napoletana, ci si interroga sul ruolo dello sport nel plasmare un futuro più inclusivo, dove ogni giovane possa giocare senza paura.

Questo incidente, nel cuore pulsante di Napoli, non fa che rafforzare l’idea che lo sport debba essere un faro di valori positivi, spingendo tutti noi a riflettere su come educare le prossime generazioni per un cambiamento duraturo.

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