Cronaca
Tragedia sulla statale locale: insegnante investita e uccisa, il pirata ancora in fuga dopo giorni di inerzia.
#CacciaSenzaSostaAlPirata: La tragedia di Villa Literno scuote il Casertano, mentre la fuga del responsabile alimenta dubbi su controlli e comunità
Nel cuore della nostra terra casertana, dove le strade statali come la 7quater raccontano storie di fretta e disordine, la morte di Tina Spatarella, l’insegnante 61enne, è un’amara sveglia per tutti noi. Questa tragedia, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 novembre, non è solo un incidente: è un simbolo delle crepe nel tessuto sociale che le nostre comunità locali faticano a riparare, con pirati della strada che scappano e lasciano dietro ferite aperte.
Gli investigatori della Polizia di Stato stanno stringendo il cerchio attorno a un sospettato, un uomo probabilmente straniero, che potrebbe aver già varcato i confini italiani per sfuggire alla giustizia. È passato quasi una settimana da quel fatidico schianto nei pressi dello svincolo di Villa Literno, e la rabbia montata nella comunità scolastica e nel comprensorio non accenna a spegnersi. Tina, una figura pilastro per tanti studenti del Casertano, era in auto con altre tre persone quando una BMW l’ha tamponata a grande velocità, causando il caos e lasciando lei senza vita, mentre gli altri feriti lottano ancora in ospedale con condizioni stabili.
Ora, la BMW coinvolta – intestata a un cittadino romeno – è al centro delle indagini, ma l’intestatario sostiene una versione che sa di comodo: l’auto gli sarebbe stata rubata. Prosegue senza sosta la caccia al pirata della strada. Gli agenti della Stradale di Caserta stanno setacciando telecamere, tabulati telefonici e testimonianze, ricostruendo un identikit che punta dritto a qualcuno che ha lasciato in fretta Castel Volturno, forse consapevole di quanto sia facile perdersi nelle pieghe di un territorio come il nostro, dove il flusso di persone in arrivo e in partenza rende il controllo quasi un’illusione.
Come cronista che cammina queste strade ogni giorno, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo caso esponi i nodi irrisolti del Casertano: strade dissestate, un alto tasso di incidenti legati alla velocità, e una presenza straniera che, pur arricchendo il tessuto sociale, a volte sfocia in episodi come questo, alimentando sospetti e divisioni. Non è solo una caccia all’uomo; è un invito a chiederci se le nostre istituzioni stiano davvero facendo abbastanza per prevenire queste tragedie, o se siamo destinati a vedere altre famiglie distrutte dal prossimo “pirata”.
Mentre il fascicolo si infittisce con nuovi dettagli, l’auspicio è che giustizia arrivi presto per Tina e per i suoi cari, ma anche per l’intera comunità, che merita strade più sicure e una risposta concreta a questi drammi. Le indagini proseguono, e noi, qui sul territorio, restiamo vigili. #CasertanoSicuro #GiustiziaPerTina
