Seguici sui Social

Cronaca

Sorrento saluta l’arrivo dei bus innovativi: una promessa di modernità, ma basterà a migliorare il traffico locale?

Pubblicato

il

Sorrento saluta l’arrivo dei bus innovativi: una promessa di modernità, ma basterà a migliorare il traffico locale?

Rivoluzione elettrica a Sorrento: dal rombo al sussurro, la mobilità green arriva in Penisola! #SorrentoSostenibile #TrasportoFuturo #CampaniaVerde

A Sorrento, la quiete della Penisola sta vivendo un piccolo ma significativo scossone verde, con l’arrivo dei primi autobus elettrici che promettono di silenziare per sempre il fragore dei vecchi diesel. Come un cronista del posto che percorre queste strade da anni, mi chiedo se questa sia davvero la svolta tanto attesa per un territorio dove il turismo e l’ambiente camminano sul filo del rasoio.

Dal deposito EAV di Sorrento, è partita stamattina una flotta di autobus elettrici di Classe I, destinati a rivoluzionare la linea 8 tra Meta e Massalubrense. Questi veicoli a zero emissioni non sono solo una novità tecnica, ma un segnale tangibile di come la Regione Campania stia finalmente investendo per modernizzare un sistema di trasporto che, fino a poco fa, arrancava tra guasti e smog. Pensateci: dopo le consegne a Ischia nello scorso ottobre e al polo di Galileo Ferraris all’inizio di novembre, ora la Penisola Sorrentina si unisce al gioco, portando a 17 i bus elettrici operativi su un totale di 36 previsti. È un passo avanti che, da locale, vedo come una vera iniezione di energia per le nostre vie affollate di pendolari e visitatori.

Ma dietro questa transizione c’è un investimento regionale da 12 milioni di euro, canalizzato attraverso la gara Acamir, che ha permesso di catapultarci in avanti di un decennio. Ricordate com’era nel 2015? Con appena 110 autobus in circolazione, tutti con un’età media di 16 anni – veri e propri “reperti” di un trasporto pubblico allo stremo – la situazione era disastrosa, tra ritardi e inquinamento che soffocavano i nostri paesaggi. Oggi, la flotta EAV sfiora i 410 veicoli, quasi quadruplicata e ringiovanita a un’età media sotto i 6 anni. Per chi vive qui, questo significa non solo aria più pulita, ma anche viaggi più affidabili e comodi, senza il rischio di rotture che un tempo facevano imprecare residenti e turisti.

Questi bus sono sparsi in una rete di sei depositi chiave: Ischia, Galileo Ferraris, Agnano, Comiziano, Torre Annunziata e, naturalmente, Sorrento. Quest’ultimo, con i suoi circa 80 dipendenti e una trentina di veicoli stanziali, è un pilastro per la transizione ecologica, a guardia di un territorio fragile come la Costiera. Come qualcuno che ha visto l’impatto del turismo di massa su queste curve mozzafiato, non posso fare a meno di riflettere: è ora che il sibilo elettrico diventi la norma, non solo per ridurre le emissioni, ma per preservare la bellezza che ci distingue. Certo, c’è ancora da lavorare – il traffico estivo resta un incubo – ma questo rinnovamento è un passo realistico verso una mobilità che rispetta davvero il nostro angolo di paradiso.

In fondo, da cronista locale, vedo questa rivoluzione non come una semplice novità, ma come un impegno che deve radicarsi nella quotidianità, assicurando che i benefici arrivino a tutti, dai pendolari mattinieri ai visitatori incantati dalle nostre baie. La sfida ora è mantenerla viva, trasformando il sussurro dei bus in un’eco duratura per il futuro della Penisola.

Fonte

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]