Cronaca
Serie A, 12ª giornata: Di Bello al Napoli-Atalanta, Sozza per il derby milanese – Scelte che accendono discussioni tra i tifosi locali?
#SerieA12aGiornata: Arbitri in primo piano per un weekend di fuoco nel calcio italiano
La 12ª giornata di Serie A si annuncia come un turbine di emozioni, con gli arbitri al centro di match che potrebbero riscrivere le gerarchie del campionato. Come cronista locale che vive il calcio da queste parti, non posso fare a meno di notare come questi designatori non siano solo figure neutre, ma veri e propri attori su un palcoscenico carico di pressioni. In una stagione dove ogni gol e ogni fallo pesa come un macigno, la scelta degli ufficiali di gara riflette l’intensità del momento – e magari anche qualche tattica per tenere a bada le solite polemiche che infiammano i tifosi.
Prendiamo il derby della Madonnina: sarà Simone Sozza, della sezione di Seregno, a dirigere Inter contro Milan, fissato per domenica 23 alle 20.45 a San Siro. Un incarico di peso che lo vedrà affiancato dagli assistenti Peretti e Colarossi, mentre Marcenaro sarà il quarto uomo. Al Var opereranno Aureliano e Di Paolo, un team che la Lega ha scelto per garantire massima attenzione in una sfida che vale molto più di tre punti. Qui, da queste latitudini milanesi, so bene quanto questo derby sia più di una partita: è una questione di orgoglio cittadino, con stadi che tremano e social che impazziscono. Sozza dovrà navigare tra vecchie rivalità e pressioni mediatiche, sperando che ogni chiamata al VAR non diventi il pretesto per un’altra settimana di dibattiti accesi. È il classico appuntamento che mette alla prova non solo le squadre, ma l’intera credibilità del sistema arbitrale.
Ma il weekend parte già sabato con gli anticipi, dove l’adrenalina sale senza sosta. Al Franchi, Daniele Doveri è stato chiamato a gestire Fiorentina-Juventus, una gara che spesso sfocia in scintille. Conosco bene queste sfide: la Juventus, sempre sotto i riflettori per il suo passato turbolento, incontra una Fiorentina affamata di punti. Doveri, con la sua esperienza, dovrà bilanciare fermezza e diplomazia in un ambiente dove i tifosi non perdonano errori, ricordandoci come il calcio italiano sia ancora intrappolato in quel mix di passione e contestazione che rende tutto così imprevedibile. Poi, in serata alle 20.45, Marco Di Bello prenderà le redini di Napoli-Atalanta al Maradona. Un match che promette ritmi forsennati e alta pressione: Napoli, con le sue ambizioni scudetto, contro un’Atalanta sempre insidiosa. Da qui, nel Sud, vedo come queste partite riflettano le dinamiche locali, dove il tifo è viscerale e ogni decisione arbitrale può accendere dibattiti che vanno oltre il campo, toccando corde sociali e culturali.
Domenica, occhi puntati sulla Roma, attualmente in vetta e appaiata al Milan, che affronta Cremonese allo Zini. Giovanni Ayroldi di Molfetta è l’arbitro designato per questa sfida, che potrebbe sconvolgere gli equilibri in classifica. Come osservatore del territorio, mi chiedo se Ayroldi saprà gestire l’urgenza di una gara del genere: Roma è una macchina affamata, ma Cremonese, da provinciale agguerrita, potrebbe sfruttare ogni incertezza. Questo weekend non è solo calcio; è un test per il sistema, dove arbitri e squadre si sfidano in un balletto di strategie e speranze, in un campionato che, anno dopo anno, ci ricorda quanto il gioco sia specchio delle nostre comunità – piene di passione, ma anche di fragilità.
In fondo, questi incroci ad alta intensità non fanno che rafforzare il legame tra il calcio e la vita quotidiana qui in Italia, dove ogni fischio può diventare leggenda o polemica. Aspettiamo di vedere se gli arbitri sapranno reggere la tempesta.
