Cronaca
Secondigliano, 18 kg di droga nella stanza del bimbo: 29enne in manette. Un’altra amara realtà del quartiere?
Blitz choc a Secondigliano: droga nascosta tra i giochi di un neonato! #Secondigliano #Carabinieri #LottaAllaDroga
In un quartiere come Secondigliano, dove le storie di routine si intrecciano con ombre di illegalità, l’ultimo blitz dei Carabinieri ha squarciato un velo su una realtà che fa riflettere. Qui, dove tutti conoscono tutti e le famiglie lottano per una vita normale, le forze dell’ordine hanno scoperto un nascondiglio di droga che sembra uscito da un brutto sogno: proprio nella cameretta di un neonato, tra culle e peluche destinati a un innocente, era stipato un vero e proprio arsenale di sostanze illecite.
Come cronista del posto, non posso fare a meno di pensare a quanto questo episodio rifletta la spregiudicatezza che infetta le nostre strade. I militari erano impegnati in un servizio mirato contro il traffico di armi e stupefacenti quando hanno fatto irruzione nell’abitazione di Gennaro Esposito, un 29enne del quartiere già segnalato per guai passati. Quello che sembrava un normale appartamento familiare si è trasformato in un fronte di guerra contro la legalità: durante la perquisizione, l’armadio della stanza del piccolo – un mobile innocuo, pieno di vestiti e giocattoli – ha rivelato un carico impressionante, pronto per inondare il mercato nero.
Pensateci: quasi 15 chili di hashish, oltre 1,8 chili di eroina e più di 800 grammi di cocaina, tutti meticolosamente confezionati per la distribuzione. È un colpo al cuore per una comunità come la nostra, dove i giovani crescono tra sogni e trappole. Questa vicinanza tra la droga e la culla di un neonato non è solo un fatto di cronaca; è un campanello d’allarme che grida la nostra vulnerabilità. Come locale, vedo in questo la faccia cinica di un sistema che ignora i rischi per le famiglie, trasformando case comuni in magazzini clandestini. Esposito è stato immediatamente arrestato e condotto in carcere con l’accusa di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio, ma questo non basta a spegnere le domande: quanti altri nascondigli come questo ci sono, sotto il naso di chi prova a vivere onestamente?
Le indagini proseguono, con gli inquirenti impegnati a smantellare la rete di fornitori e complici che alimentano questo circolo vizioso. Nel frattempo, episodi come questo ci spingono a riflettere su cosa serva davvero per invertire la rotta nel nostro territorio: più controlli, sì, ma anche opportunità per i giovani, per evitare che la disperazione diventi complice del crimine. Secondigliano merita di più di queste storie.
