Cronaca
Nel Vesuviano, fermati i criminali itineranti: la polizia rilancia la guardia sul territorio.
#AllarmeCriminalitàNelVesuviano: Indagine Chiusa su Rapine e Furti che Hanno Terrorizzato la Comunità Locale
In un’area come il Vesuviano, dove la vita quotidiana è già segnata da traffico, tradizioni e sfide sociali, l’ondata di rapine e furti della scorsa primavera ha ribadito quanto sia fragile il senso di sicurezza che tutti diamo per scontato. Come cronista che vive e respira queste strade, non posso fare a meno di riflettere su come questi episodi non siano solo numeri in un rapporto, ma ferite aperte per i nostri vicini e commercianti, che si sono visti costretti a guardarsi le spalle in luoghi che dovrebbero essere tranquilli.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno finalmente portato a una svolta, con l’esecuzione di due misure cautelari ieri: un arresto in carcere e un obbligo di dimora. Questa operazione, coordinata dalla Procura di Nola e affidata alla Stazione di Sant’Anastasia, è scattata dopo un arresto in flagranza datato 21 giugno, che ha innescato una meticolosa ricostruzione della rete criminale. È un risultato che, da queste parti, apprezziamo per il suo tempismo, anche se ci fa interrogare su quanto ancora debba migliorare la prevenzione in un territorio dove il crimine si insinua come un’ombra persistente.
Il principale sospettato si ritrova ora a rispondere di otto rapine armate, perpetrate in appena due mesi tra maggio e giugno 2025. Una serie di colpi che ha attraversato comuni come Casalnuovo di Napoli, Pomigliano d’Arco, Marigliano, Castello di Cisterna, Mariglianella e Sant’Anastasia – luoghi che conosco bene, dove la gente va al mercato o porta i figli a scuola senza immaginare di diventare vittime. È un raid che ha esposto le vulnerabilità di queste comunità, dove la vicinanza alle grandi città come Napoli amplifica i rischi, ma anche la necessità di risposte più rapide dalle forze dell’ordine.
Il secondo individuo, invece, è stato colpito dall’obbligo di dimora a Casalnuovo e risulta coinvolto in:
Una tentata rapina a Sant’Anastasia il 25 maggio 2025.
Un furto con strappo a Somma Vesuviana il 20 giugno 2025.
E il reato di ricettazione di un’autovettura.
Queste ordinanze, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nola, sono state attuate dai militari di Sant’Anastasia nei comuni di Napoli e Casalnuovo. Come qualcuno che ha visto crescere l’allarme sociale in queste zone, mi chiedo se questo intervento sia solo la punta dell’iceberg: quante storie di ricettazione e scippi rimangono nell’ombra, alimentando un ciclo di illegalità che erode la fiducia nella nostra rete di sicurezza? Nel Vesuviano, dove le famiglie lottano già con disoccupazione e risorse limitate, eventi del genere non fanno che approfondire il divario tra comunità e istituzioni.
In fin dei conti, questa chiusura d’indagine è un passo avanti per ripristinare un po’ di tranquillità, ma serve molto di più – dialogo, risorse e una sorveglianza più capillare – per garantire che il Vesuviano non sia ricordato solo per le sue bellezze vulcaniche, ma anche per la sua resilienza contro il crimine. #Napoli #Vesuviano #GiustiziaPerIlTerritorio
