Cronaca
Napoli investe 11 milioni per restaurare Galleria Principe e Guglia dell’Immacolata, un passo atteso per preservare le nostre icone storiche.
Napoli si mobilita per i suoi tesori in declino: 11 milioni per restauro urgente!
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Come napoletano che cammina ogni giorno per queste strade cariche di storia, non posso fare a meno di riflettere su quanto sia paradossale che i simboli del nostro orgoglio cittadino, come la Galleria Principe e la Guglia dell’Immacolata, siano arrivati a un punto di crisi tale da richiedere un intervento massiccio. La Giunta comunale ha infatti approvato un piano di spesa da circa 11 milioni di euro per riportare al sicuro e allo splendore questi pezzi iconici del nostro patrimonio, un passo che, pur tardivo, dimostra un impegno reale verso la conservazione di ciò che rende Napoli unica.
Questa decisione arriva in un momento in cui l’allarme per lo stato di questi monumenti è palpabile tra i residenti. Il Comune, come specificato da Palazzo San Giacomo, mira a “garantire la sicurezza pubblica e la conservazione” di strutture che non sono solo edifici, ma racconti viventi della nostra identità partenopea. È un segnale che, da un lato, solleva il morale di chi, come me, ha assistito al lento decadimento di questi luoghi; dall’altro, fa sorgere domande su come siamo arrivati a questo punto, con anni di trascuratezza che hanno messo a rischio la vita quotidiana della città.
Per la Galleria Principe, il grosso dell’investimento – ben 10 milioni di euro – fa parte del Contratto Istituzionale di Sviluppo per il Centro storico, finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ricorderete tutti il cedimento del lanternone centrale lo scorso luglio, seguito da distacchi di intonaci che hanno spaventato la comunità. Un intervento d’emergenza aveva tamponato il peggio, ma ora, con l’approvazione del primo lotto del progetto esecutivo, si passa al vero restauro: facciate interne, pavimentazione e porticati saranno i primi a essere riportati in vita. Da locale, vedo questa come una vittoria agognata, un modo per ridare funzionalità a un luogo che è crocevia di storie personali e commerciali, anche se mi chiedo perché non sia stato affrontato prima, prima che i crolli diventassero routine.
Non da meno è la situazione della Guglia dell’Immacolata in Piazza del Gesù Nuovo, che si porta addosso i segni del tempo e dell’inquinamento. Dopo il distacco di un fregio marmoreo a febbraio, l’area è stata chiusa per precauzione, lasciando i passanti a navigare intorno a transenne che ormai fanno parte del paesaggio urbano. Con 950mila euro stanziati dal bilancio comunale, il progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato dato il via libera, includendo non solo la messa in sicurezza, ma anche il ripristino delle decorazioni, in linea con le indicazioni della Soprintendenza. È un intervento che, per me, rappresenta più di un restauro: è un atto di rispetto verso un simbolo religioso e culturale che svetta su una piazza viva, frequentata da famiglie e turisti, e che merita di essere preservata senza ulteriori ritardi, per evitare che il degrado scoraggi ulteriormente chi vive il quartiere.
Infine, la Giunta non ha trascurato altri angoli preziosi del Centro storico, approvando una variazione al Bilancio per il recupero del Sacro Tempio della Scorziata in vico Cinquesanti. Si tratta di un gesto che sottolinea l’attenzione broader del Comune verso il tessuto storico della città, trasformando questi luoghi da relitti del passato in spazi vivi e sicuri per la comunità.
In fondo, questi fondi non sono solo numeri su un bilancio: sono una promessa per i napoletani, un impegno a valorizzare ciò che ci rende orgogliosi, nonostante le sfide. Come cronista del territorio, spero che questo sia l’inizio di una cura più costante, perché Napoli merita di più che interventi all’ultimo minuto – merita di brillare come ha sempre fatto.
