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Cronaca

Napoli, controlli serrati su e-bike modificate: 29 sequestri, un altro segnale contro l’abuso stradale sul territorio.

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Napoli, controlli serrati su e-bike modificate: 29 sequestri, un altro segnale contro l’abuso stradale sul territorio.

Operazione e-bike sotto i riflettori a Napoli: Controlli serrati in piazza mettono i freni alle modifiche illegali #Napoli #SicurezzaStradale #EBike

Napoli, con il suo eterno brio e le strade sempre in subbuglio, ha visto trasformarsi Piazza Plebiscito in un vero e proprio campo di battaglia contro le e-bike “truccate”. Quello che per i turisti poteva sembrare un’installazione artistica o l’anteprima di un evento cittadino era, in realtà, un’operazione mirata dei Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, affiancati dalla polizia municipale, per tenere a bada un problema che da tempo infesta le nostre vie.

In questo salotto monumentale della città, una piattaforma della Motorizzazione civile è stata schierata come un’arma tecnologica infallibile, capace di sondare velocità, potenza dei motori e alterazioni ai sistemi di sicurezza. È una risposta diretta a un fenomeno che non è solo una moda passeggera, ma un’abitudine diffusa: le e-bike modificate che superano i 25 km/h, trasformandosi di fatto in ciclomotori. E qui, come ben sanno i napoletani, entrano in gioco obblighi inesorabili, come assicurazione, targa e casco – regole che spesso vengono ignorate, alimentando un circolo vizioso di rischi e irresponsabilità.

Da Piazza Plebiscito, i controlli si sono estesi al cuore pulsante di Napoli: il centro storico, i vivaci vicoli di Chiaia e i movimentati Quartieri Spagnoli, fino a Piazza Dante. In tutto, sono stati esaminati 120 mezzi elettrici, con 29 risultati irregolari e immediatamente sequestrati. Il conteggio finale? Un bel po’ di multe: 161 sanzioni per violazioni al Codice della strada. Un bilancio che, secondo gli inquirenti, mira a colpire un’abitudine sempre più comune tra rider, giovanissimi e pendolari, che trattano queste e-bike come scooter mascherati, mettendo a repentaglio non solo se stessi, ma anche i passanti e il flusso caotico della nostra quotidianità.

Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo intervento riveli delle nostre dinamiche urbane. Napoli è una città che vive di velocità e improvvisazione, dove le regole della strada spesso cedono il passo alla creatività – o all’incoscienza. Ma quante volte abbiamo visto questi veicoli sfrecciare senza freni tra i turisti in via Toledo o i bambini nei vicoli? È un campanello d’allarme per una sicurezza stradale che va oltre i sequestri: serve un impegno costante, magari con più campagne di educazione tra i giovani, per evitare che queste operazioni rimangano solo spot isolati. Altrimenti, rischiamo di continuare a danzare su un filo teso tra modernità e disordine, con conseguenze che nessuno di noi può permettersi.

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